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Esuberi nelle Forze Armate: ipotesi di transito nelle Forze di Polizia. PDF Stampa E-mail

Pubblichiamo una rassegna stampa significativa sulla questione del personale militare che secondo il Ministero della Difesa sarebbero in esubero e pertanto, tra le ipotesi in campo, di possibile reimpiego nelle Forze di Polizia.

 Arrivano i marescialli. Attese decine di uomini dall’esercito, poliziotti furiosi

di Massimo Numa da La Stampa

«Non vogliamo diventare le Sturm-Truppen». I sindacalisti della polizia di Stato un po’ ci scherzano, sul prossimo arrivo dei marescialli dell’esercito in esubero, destinati a rinforzare gli organici delle forze dell’ordine dopo un breve corso di riqualificazione, e un po’ no.

Da gennaio 2008, la prima tranche di 5000 marescialli (decine a Torino, divisi in tutte le specialità) dovrebbe rinforzare gli organici esausti della polizia, per attuare - quasi a costo zero - qual famoso piano della sicurezza di cui, per ora, s’è intravisto solo qualche piccolo e modesto segnale.

Ma perché questo atteggiamento negativo, nei confronti del piano messo a punto dal ministro Amato? «Nessun pregiudizio - spiega Massimo Montebove, segretario provinciale del Sap e dirigente nazionale - ma, alla fine, tutti comandanti e poca truppa. Chi andrà a contrastare la criminalità? A Torino per esempio, dove le volanti del 113 sono sempre meno, nonostante le promesse romane, ci sarà il problema di decidere chi mandare in strada. Non basta un corso di pochi mesi per far diventare ispettore di polizia un maresciallo. Senza contare che i nostri giovani agenti, molti dei quali laureati, si vedrebbero bloccata per anni la progressione in carriera, visto che il ruolo marescialli-ispettori diverrebbe inflazionato»

Un secondo «no», anche sulla questione degli impiegati civili. Amato vorrebbe trasferirne 20 mila dall’amministrazione statale in polizia, di cui 600 in Piemonte.

Obiettivo, spedire altrettanti agenti, ora prigionieri delle scartoffie, a contrastare il crimine nelle città e nelle metropoli. «La questione dei poliziotti che lavorano negli uffici da mandare in strada è una favola inventata dai sindacati confederali che devono tutelare i loro iscritti, che già negli ultimi venti anni hanno goduto di riordini di carriere e aumenti di stipendio assolutamente squilibrati rispetto ai nostri, che rischiamo la vita ogni giorno», dice Montebove. Insomma, i poliziotti-impiegati non sono di serie B.

Uomini e donne che hanno competenze giuridiche specifiche, che si occupano di vicende delicate e protette dalla privacy. «I civili rivendicherebbero le scrivanie, gli orari rigidi, le qualifiche e persino il diritto allo sciopero che ai poliziotti è vietato. E se lo fanno, che scriviamo, fuori dalla questura? “Chiuso per sciopero”? Assurdo».

Duro il giudizio finale del Sap, che denuncia - tra l’altro - anche la crisi ormai cronica del 113 di Torino: «Ci sono ancora poche auto. Molti equipaggi restano in caserma ad aspettare che finisca il turno, senza fare nulla».

Chiude Montebove: «L’obiettivo, secondo noi, è quello di destrutturare la polizia, magari in vista delle annunciate riforme della Costituzione che potrebbero assegnare alle Regioni ulteriori competenze nel campo della sicurezza, togliendole di fatto al Viminale. Provvedimenti giustificati anche da una polizia di Stato resa meno efficiente dall’eccessiva presenza di ex marescialli dell’esercito e di impiegati civili. A pensare male, forse, si fa peccato ma spesso non si sbaglia».

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Nelle forze armate migliaia di esuberi da ricollocare

di Pietro Piovani da Il Messaggero

ROMA. Sono quasi 350 mila gli uomini che garantiscono l’ordine pubblico in Italia, carabinieri, finanzieri, agenti di polizia, polizia penitenziaria, guardie forestali. Ma alcuni di loro si occupano di tutto tranne che di combattere la criminalità. Sono gli addetti alle cosiddette “attività di funzionamento”: quelli che lavorano negli uffici, quelli che stanno nelle cucine, quelli che fanno le pulizie, gli autisti che vanno a prendere a casa i colonnelli, i camerieri dei circoli ufficiali, gli uscieri, i piantoni. Nessuno sa dire di preciso quanti siano gli uomini destinati a questi compiti non sempre essenziali. Tempo fa si calcolò che il personale impiegato nelle attività di funzionamento è il 30% del totale, ma gli interessati contestano la stima perché sbagliata per eccesso mentre il Tesoro la considera errata per difetto.

Forze armate e forze dell’ordine sono il solo comparto della pubblica amministrazione che continua a incrementare gli organici. Fra il 2002 e il 2006 le “unità di personale” nei corpi militari sono cresciute del 9,38%, nei corpi di polizia del 3,91%. Complessivamente, sono quasi 25 mila uomini guadagnati in appena quattro anni, mentre il resto dello Stato ha dovuto fare i conti con il blocco delle assunzioni.

Nel periodo preso in considerazione, il comparto sicurezza ha assorbito il 75 per cento delle assunzioni statali, e più o meno lo stesso era avvenuto nel quinquennio precedente. Tutti i governi, di centrodestra e di centrosinistra, hanno favorito polizia e forze armate a scapito delle altre amministrazioni, per una precisa scelta politica: si è cercato così di rispondere alla sempre maggiore domanda di sicurezza che arriva dai cittadini.

Eppure l’Italia spende già molto rispetto agli altri paesi europei. Basta leggere i dati dell’Eurostat: solo gli inglesi destinano all’ordine pubblico una percentuale di pil superiore alla nostra; francesi, tedeschi e spagnoli invece danno meno. E stiamo parlando di ordine pubblico in senso stretto, perché alla voce “difesa” il nostro paese è, al contrario, perfettamente in linea con la media dell’Ue.

Destiniamo alla sicurezza il 2% della ricchezza nazionale, pari a circa 480 euro per ogni cittadino, contro i 390 euro dei francesi (che pure hanno un reddito pro-capite più alto del nostro).

A ogni Finanziaria si ripropone lo scontro fra ministro dell’Economia e ministro dell’Interno. Uno vorrebbe risparmiare, l’altro chiede più risorse. Lo schema si sta riproponendo anche quest’anno. A legislazione vigente, il comparto sicurezza può già prevedere per il 2008 un numero di assunzioni sufficiente a coprire quasi tutti i posti lasciati liberi da chi va in pensione. Ma questi uomini non bastano, e Giuliano Amato ha chiesto al collega Padoa Schioppa un potenziamento degli organici che costerebbe allo Stato circa mezzo miliardo di euro l’anno.

Come se ne esce? Il rimedio si potrebbe trovare in un migliore utilizzo del personale. Per esempio, ci sono decine di migliaia di esuberi fra i sottufficiali di Esercito, Aeronautica, Marina. Invece di essere spediti in pensione anticipata, potrebbero essere trasferiti a compiti di ordine pubblico. Quelli che proprio non possono andare in strada sarebbero comunque in grado di dedicarsi alle funzioni amministrative, liberando agenti e carabinieri dalle loro scrivanie. Pare che il governo ci stia ragionando.

Le droghe sono cari, è per questo che alcuni pazienti non possono comprare le medicine di cui hanno bisogno. Tutti i farmaci di sconto risparmiare denaro, ma a volte le aziende offrono condizioni migliori rispetto ad altri. Circa il venti per cento degli uomini di età compresa tra 40 e 70 non erano in grado di ottenere l'erezione durante il sesso. Ma non è una parte naturale dell'invecchiamento. Questioni come "Comprare kamagra oral jelly 100mg" o "Kamagra Oral Jelly" sono molto popolari per l'anno scorso. Quasi ogni adulto conosce "kamagra 100mg". Le questioni, come "Comprare kamagra 100mg", si riferiscono a tipi diversi di problemi di salute. In genere, avendo disordine ottenere un'erezione può essere difficile. Prima di prendere il Kamagra, informi il medico se si hanno problemi di sanguinamento. Ci auguriamo che le informazioni qui risponde ad alcune delle vostre domande, ma si prega di contattare il medico se si vuole sapere di più. personale professionale sono esperti, e non saranno scioccati da tutto ciò che dici.

 
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