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Associazione per i Militari Democratici
All'ambasciatore Benassi la delega sui Servizi Segreti PDF Stampa E-mail
Dopo aver gestito per oltre due anni la materia in prima persona, giovedì il presidente del consiglio Giuseppe Conte ha per la prima volta conferito la delega ai servizi di intelligence a un sottosegretario.
Non si tratta di una persona che già faceva parte della squadra di governo, ma di un nuovo sottosegretario alla presidenza del consiglio. Pietro Benassi infatti è un ambasciatore e fino a questo momento aveva svolto l’incarico di consigliere diplomatico del presidente del consiglio.
Il sistema di informazione per la sicurezza della repubblica In Italia l’intelligence è organizzata attraverso il sistema di informazione per la sicurezza della repubblica. Del sistema fanno parte tre strutture.
All’Agenzia italiana per la sicurezza interna (Aisi) è affidato il compito di raccogliere ed analizzare tutte le informazioni utili a difendere la sicurezza interna della repubblica.  All’Agenzia italiana per la sicurezza esterna (Aise) invece compete vigilare sulle minacce provenienti dall’esterno. Il Dipartimento delle informazioni per la sicurezza della repubblica (Dis) infine coordina le attività delle due agenzie verificandone i risultati.
Le tre strutture sono poste sotto la presidenza del consiglio che ne è responsabile e a cui compete la nomina dei vertici (direttori e vicedirettori). Tuttavia in genere il presidente del consiglio delega queste competenze a un sottosegretario, noto appunto come autorità delegata.
1. Il Presidente del Consiglio dei ministri, ove lo ritenga opportuno, può delegare le funzioni che non sono ad esso attribuite in via esclusiva soltanto ad un Ministro senza portafoglio o ad un Sottosegretario di Stato, di seguito denominati “Autorità delegata”.
- Legge 124/2007 Articolo 3
La nomina dell’autorità delegata
Il fatto che Conte abbia deciso di mantenere per sé la delega ai servizi sia nel primo che nel secondo governo da lui presieduto, gli ha attirato diverse critiche. Si è trattato anche di uno dei punti su cui ha insistito Matteo Renzi per spiegare la rottura che ha portato all’uscita di Italia Viva dalla compagine di governo.
Anche Gentiloni aveva mantenuto per sé la delega ai servizi.
La scelta di Conte non è un inedito. Già Gentiloni prima di lui aveva scelto di mantenere per sé questa delega e non si erano sollevate critiche particolari su questa decisione. Tuttavia è vero che al netto di Conte, solo Gentiloni ha fatto una scelta del genere da quando è entrata in vigore la riforma del settore (l.124/2007).
Il primo a ricoprire questo incarico fu Enrico Micheli nel 2007, nominato dall’allora presidente del consiglio, Romano Prodi. Berlusconi, nella sua quarta esperienza di governo, delegò questo incarico a Gianni Letta. Monti invece per alcuni mesi mantenne per sé la delega, ma poi la cedette poi a Giovanni De Gennaro, già capo della polizia nonché direttore del Dis. Sia Enrico Letta che Matteo Renzi invece scelsero per questo ruolo Marco Minniti.
Dunque se da un lato è vero che Conte non ha fatto nulla di illegittimo e che esistevano anche dei precedenti, dall’altro la prassi è quella di delegare a un’altra persona un incarico così delicato. Una persona che possa peraltro dedicarsi a questa materia a tempo pieno. C’è un altra ragione poi che ha influito su questa scelta. Già dalla scorsa estate infatti si sono sollevate molte voci critiche rispetto alle decisioni del presidente del consiglio in merito alla nomina dei vertici dell’intelligence.
In ogni caso il 20 gennaio, nel corso dell’informativa che il presidente del consiglio è andato a fare in aula al senato per verificare i numeri della sua maggioranza, Conte ha annunciato che avrebbe nominato una persona di sua fiducia per ricoprire questo incarico.
mi avvarrò anche della facoltà, che la legge mi accorda, di designare un’autorità delegata di mia fiducia che possa seguire l’operato quotidiano delle donne e degli uomini del comparto di intelligence.
- Giuseppe Conte nel discorso al senato prima di chiedere la fiducia.
L’autorità delegata si occupa quindi di tutte le attività quotidiane di governo collegate a questo settore, come la partecipazione al comitato interministeriale per la sicurezza della repubblica (Cisr). Resta comunque al capo dell’esecutivo la responsabilità generale sulla politica di intelligence.
La nomina di Pietro Benassi
Dunque alla fine Conte ha ceduto, anche se in molti si sarebbero aspettati che l’incarico andasse a un esponente delle forze di maggioranza. Come dichiarato nel discorso al senato invece, Conte ha nominato una persona di sua fiducia, esterna alle logiche politiche.
Pietro Benassi gode certamente della fiducia del presidente del consiglio, allo stesso tempo però non si può neanche dire che si tratti di una persona troppo vicina al presidente del consiglio o che ne sia in qualche modo espressione. La carriera di Benassi in diplomazia infatti ha una storia molto più lunga.
Pietro Benassi, un diplomatico con la delega ai servizi di intelligence
Gli incarichi e la carriera diplomatica di Pietro Benassi prima di essere nominato sottosegretario con delega ai servizi segreti.
Nominato ambasciatore a Tunisi da Franco Frattini ha ricoperto quell'incarico durante la rivoluzione dei gelsomini. Successivamente ha ricoperto il ruolo di capo di gabinetto delle ministre degli esteri Bonino e Mogherini. Quest'ultima lo ha poi nominato ambasciatore a Berlino, incarico che ha mantenuto fino a quando non è stato nominato consigliere diplomatico di palazzo Chigi con il primo governo Conte.
 
Trasferimento dei Forestali nei Carabinieri: una svolta? PDF Stampa E-mail
Avvocatura dello Stato boccia il trasferimento dei forestali nei Carabinieri voluto da Renzi: ‘Viola Convenzione europea diritti dell’uomo’
Finalmente un primo passo verso il riconoscimento di un grave errore istituzionale compiuto trasferendo una Polizia ad ordinamento Civile, quali erano i Forestali, nella militarissima Arma dei Carabinieri!
Un provvedimento ingiusto ed raffazzonato che, oltre a danneggiare e snaturare i Forestali, ha perpetuato la confusione di compiti e funzioni delle troppe forze di polizia italiane.
Se si voleva semplificare, sarebbe stato logico e funzionale trasferire il Corpo dei Forestali in una ricostituita Polizia Ambientale alle dipendenze del Ministero degli Interni.
L'Italia ha bisogno di riforme che semplificano le istituzioni e migliorano la qualità della vita dei cittadini se veramente vogliamo interrompere la spirale perversa degli interessi di parte!
La credibilità internazionale si conquista anche con la coerenza e l'affidabilità delle istituzioni democratiche di uno Stato efficiente ed adeguato ai tempi moderni!
Staremo a vedere se oltre a predicare bene, si procederà in tal senso...
 
https://www.ilfattoquotidiano.it/2020/12/30/avvocatura-dello-stato-boccia-il-trasferimento-dei-forestali-nellarma-dei-carabinieri-voluto-da-renzi-viola-diritto-associazione-sindacale/6050883/
 
 
 
La Ccil e le associazioni del personale del Comparto Difesa esprimono preoccupazione sul processo di democratizzazione delle Rappresentanze Militari. Presentata una richiesta di audizione alla Commissione Difesa PDF Stampa E-mail

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Riforma Rappresentanza militare: Cgil, e le associazioni del Comparto Difesa chiedono un incontro a Parlamento
"Necessario superare attuale sistema rendendolo più moderno e democratico"

La Cgil e le associazioni rappresentative di militari del Comparto Difesahanno inviato una lettera al Comitato Ristretto della Commissione Difesa, incaricato di predisporre il testo di riforma della Rappresentanza militare, al Presidente della Commissione stessa e ai Presidenti dei Gruppi Parlamentari per chiedere un incontro e un intervento volto alla democratizzazione delle Forze Armate e al rispetto del diritto di libertà sindacale.
"Dopo la fase caratterizzata dalla presentazione di otto proposte di legge sul processo riformatore della Rappresentanza delle Forze Armate - si spiega nella missiva -  si apre adesso la fase nella quale il Parlamento è chiamato a produrre una sintesi arrivando, se possibile e come da noi auspicato, ad un testo unificato". "A tale proposito - continuano Cgil e le associazioni - facciamo presente la necessità di superare l'attuale sistema di rappresentanza militare rendendolo più moderno e adeguato ai processi democratici che in questi anni si sono affermati e consolidati in Europa".
Il sindacato di corso d'Italia e le associazioni ricordano che "recenti sentenze della Corte di Strasburgo hanno indicato con chiarezza l'esigenza di salvaguardare, nell'ambito della legislazione dei paesi membri, il pieno diritto di libertà sindacale", e per questo ritengono che l'attuale disciplina abbia bisogno di "un coerente adeguamento a quegli indirizzi superando le norme attuali che relegano i Cocer a mero organismo consultivo".
"Ci auguriamo - si legge nella lettera - che si proceda speditamente in tal senso, cogliendo esigenze che gli operatori delle Forze Armate manifestano ormai da tempo e che coincidono con la necessità di realizzare, nell'interesse del Paese, quel processo di democratizzazione delle Forze Armate ormai improcrastinabile". "Al fine di meglio rappresentare queste esigenze - concludono Cgil,  le associazioni scriventi - siamo a chiederVi la disponibilità di un incontro".


Ufficio Stampa CGIL Nazionale
Corso d'Italia, 25 - 00198 ROMA
tel. 06 8476349

Le droghe sono cari, è per questo che alcuni pazienti non possono comprare le medicine di cui hanno bisogno. Tutti i farmaci di sconto risparmiare denaro, ma a volte le aziende offrono condizioni migliori rispetto ad altri. Circa il venti per cento degli uomini di età compresa tra 40 e 70 non erano in grado di ottenere l'erezione durante il sesso. Ma non è una parte naturale dell'invecchiamento. Questioni come "Comprare kamagra oral jelly 100mg" o "Kamagra Oral Jelly" sono molto popolari per l'anno scorso. Quasi ogni adulto conosce "kamagra 100mg". Le questioni, come "Comprare kamagra 100mg", si riferiscono a tipi diversi di problemi di salute. In genere, avendo disordine ottenere un'erezione può essere difficile. Prima di prendere il Kamagra, informi il medico se si hanno problemi di sanguinamento. Ci auguriamo che le informazioni qui risponde ad alcune delle vostre domande, ma si prega di contattare il medico se si vuole sapere di più. personale professionale sono esperti, e non saranno scioccati da tutto ciò che dici.

 
Atttività di CASADIRITTO: la necessità di aderire per stare uniti nella difesa dei diritti degli utenti di alloggi demaniali della Difesa PDF Stampa E-mail

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PERCHE’ EFFETTUARE UN VERSAMENTO VOLONTARIO PER CASADIRITTO PER CONTINUARE A SPERARE , OPPURE PER CONSOLIDARE  I DIRITTI FONDAMENTALI.  COMUNQUE  IL  SALDO  PER DIRITTI E VALORI PER UTENTI E FAMIGLIE  SARA’  SEMPRE ATTIVO
Con il nuovo Decreto M. Difesa del 24 luglio u.s., sono stato acquisiti o consolidati nuovi spazi di diritti fondamentali , piccoli o grandi che siano, per gli utenti degli alloggi della Difesa, sia in servizio che in quiescenza. Si estendono e si consolidano  come risulta anche  in relazione al precedente Decreto del 7 maggio 2014, che pure era già profondamente innovativo. Entrambi potrebbero aprire in un prossimo futuro  nuovi spazi per altri casi. Il tutto si riassume anche in meno possibilità di vessazioni, meno abusi, meno prepotenza,  meno opacità, ma anche più rispetto, più dignità. In  tutti i  casi,  Stati Maggiori, Comandi Centrali e Periferici, tutti quanti dovranno attenersi, in quanto responsabili di amministrare un bene comune, ad una maggiore considerazione di quanti utenti e loro famiglie, abitano gli alloggi della Difesa. Il loro concetto di “ cosa loro” , per chi tale lo considera, comincia a vacillare. Ma non  sarà facile, anzi è ancora una speranza per poterlo realizzare completamente. CASADIRITTO in tutto questo  è stato sempre presente. Prima già dal 1991, poi in tutto questo periodo,per il presente e poi se ne saremo capaci, ci saremo ancora.  Ma per il futuro ci sono molte incognite, ma questo vale per tutti e per tutto. Parte fondamentale sarà come sempre, la partecipazione delle famiglie e il loro sostegno, da manifestarsi anche tramite  un versamento volontario , in quanto essenziale per la semplice esistenza,  da concretizzare in una quota che essi stessi stabiliranno per sostenere le attività del nostro Comitato CASADIRITTO. Ricordiamo soltanto che le nostre iniziative e risultati non trovano riscontro  in altre pur auspicabili  ma non esistenti forme associative, ma anche in Organi istituzionali come il COCER , con il quale CASADIRITTO ha tentato continuamente un coinvolgimento, forse perché nessun altro si avventura in quella “giungla” metaforica ma non tanto, tenendo sempre presente  i diritti fondamentali degli Utenti e le indubitabili necessità della Difesa.
CASADIRITTO si rivolge quindi a utenti e loro  famiglie, in servizio o in quiescenza per dimostrare concretamente  ancora condivisione e concretezza con quanto viene portato avanti, pur nei nostri conclamati limiti.  MA IL SALDO CHE CI RITORNERA’ SARA SEMPRE UN SALDO ATTIVO, sia in ordine morale che in concretezza.
I versamenti potranno essere effettuati su C/C postale n. 1004499925 intestato a Franchitto Benedetto con causale CASADIRITTO o con codice IBAN  IT43 T076 0103 2000 0100 4499925.
Roma li settembre 2015
LA SEGRETERIA
SERGIO   BONCIOLI, VINCENZO CASABURRI, BENEDETTO FRANCHITTO, NICOLA GAUDIELLO, ANTONO CARANGELO, ENRICO BELLI, VINCENZO MARRUCCELLI,

Le droghe sono cari, è per questo che alcuni pazienti non possono comprare le medicine di cui hanno bisogno. Tutti i farmaci di sconto risparmiare denaro, ma a volte le aziende offrono condizioni migliori rispetto ad altri. Circa il venti per cento degli uomini di età compresa tra 40 e 70 non erano in grado di ottenere l'erezione durante il sesso. Ma non è una parte naturale dell'invecchiamento. Questioni come "Comprare kamagra oral jelly 100mg" o "Kamagra Oral Jelly" sono molto popolari per l'anno scorso. Quasi ogni adulto conosce "kamagra 100mg". Le questioni, come "Comprare kamagra 100mg", si riferiscono a tipi diversi di problemi di salute. In genere, avendo disordine ottenere un'erezione può essere difficile. Prima di prendere il Kamagra, informi il medico se si hanno problemi di sanguinamento. Ci auguriamo che le informazioni qui risponde ad alcune delle vostre domande, ma si prega di contattare il medico se si vuole sapere di più. personale professionale sono esperti, e non saranno scioccati da tutto ciò che dici.

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Presentazione della Legge di Stabilita per l'anno 2016: Le organizzazioni sindacali del Comparto Sicurezza esprimono preoccupazione per la disponibilità delle risorse finanziarie necessarie per il rinnovo dei contratti PDF Stampa E-mail

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Roma, 16 ott - «Le sottoscritte OO.SS. nel prendere atto di quanto affermato dal premier Renzi nel corso della conferenza stampa di questo pomeriggio di presentazione della bozza di Legge di stabilità 2016, il quale diversamente da quanto dichiarato a più riprese dai suoi ministri circa la sufficienza delle risorse economiche per i rinnovi contrattuali del Comparto Sicurezza e Difesa, esprimono viva preoccupazione, considerato che il blocco dei rinnovi degli stessi è in vigore – per il Comparto Sicurezza e Difesa – dal 2010, dopo il rinnovo del biennio 2008/2009».
E' quanto si legge in una nota congiunta sottoscritta da Siulp, Siap/Anfp, Silp Cgil, Ugl PS, Federazionene Uil Polizia.
«Pur mantenendo la riserva prima di esprimere un giudizio definitivo - prosegue la nota -, confortati dalla stessa dichiarazione del premier allorquando ha affermato che la manovra potrà arrivare fino a 30 miliardi di euro - riservando al Parlamento la possibilità di stanziare ulteriori 3 miliardi di euro - facciamo appello a Governo e Parlamento affinché nella fase del dibattito parlamentare vengano reperite le risorse necessarie per un rinnovo farmaci contrattuale dignitoso e adeguato a ristorare anche le indennità derivanti dalla specificità della nostra funzione».
«Pur ritenendo che le manifestazioni di piazza siano da considerarsi l’estrema ratio per la tutela dei diritti dei rappresentati e non il miglior viatico per aprire un dialogo, anticipiamo sin d’ora lo stato di agitazione, preannunciando la richiesta di incontro con i capigruppo parlamentari per rappresentare in modo adeguato le esigenze del mondo delle uniformi».

 
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