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Difesa: ipotesi Leva, luci e ombre di un ritorno alla naja. PDF Stampa E-mail

Difesa: ipotesi Leva, luci e ombre di un ritorno alla naja

Pro e contro verso recupero della leva,sistema misto non convince

La naja potrebbe tornare. O forse no. E' bastata la richiesta del ministro Arturo Parisi di una verifica sull'effettivo aggiornamento delle liste di leva per insinuare il dubbio e aprire il dibattito sui possibili vantaggi di un ritorno al passato. Tanto più che il reclutamento obbligatorio sarebbe effettivamente più di un'ipotesi di lavoro, al vaglio delle autorità competenti. Anche come semplice ipotesi comunque fa già discutere, e non è solo una questione politica o tecnico-militare. Perché, come ama dire Parisi, la difesa e la sicurezza dell'Italia deve riguardare tutti i cittadini e non soltanto una parte di essi. E' una questione di cultura, di "cultura della difesa".

In piena emergenza incendi, venerdì scorso, il ministro della Difesa ha fatto sapere con una nota di voler "verificare che l'aggiornamento delle liste di leva venga efficacemente proseguito, come richiesto dalle leggi per poter assicurare l'effettiva possibilità di attuazione delle procedure previste per l'eventuale reclutamento necessario per fronteggiare le situazioni di gravi crisi indicate dalla legge che ha istituito il servizio militare professionale". Una decisione che trova fondamento sulla "constatazione che il servizio di leva obbligatorio, nel rispetto della Costituzione, è stato sospeso, e non soppresso o abolito".

Quanto bastava per dare il via al dibattito. Il ritorno della leva avrebbe dei vantaggi? Il tentativo di formare un esercito di professionisti si è rivelato più arduo e costoso di quanto previsto? Ripristinare la leva sarebbe un passo indietro a detta di tanti. E non servirebbe neppure un sistema misto: Forze Armate composte da militari di leva e militari professionisti: "si procederebbe a due velocità, si fa notare, i professionisti sono meglio preparati ed hanno un'esperienza consolidata". E anche in termini di costi il risparmio non sarebbe apprezzabile. Da un punto di vista economico, riferiscono altre fonti, "tornare alla leva potrebbe costare di più: bisognerebbe adeguare gli stipendi dei militari di leva, che non potranno essere molto più bassi da quelli dei colleghi professionisti, mettere in conto il budget per i cicli di addestramento delle nuove reclute, così come i costi dell'allestimento di gran parte delle strutture che sono già state dismesse".

Un vero problema, considerato il budget ridotto a disposizione di via XX Settembre. Lo stanziamento complessivo per la Funzione Difesa per il 2007 rappresenta lo 0,96% del Pil. Una percentuale superiore a quella del 2006 (0,82%), con una variazione in termini monetari del 13,6%. Un budget però esiguo se rapportato agli sforzi e agli impegni delle nostre Forze Armate. Sono numeri importanti, che lo stesso ministro Parisi ha ricordato alla Commissione Difesa del Senato il 26 luglio. I nostri militari schierati all'estero nell'ambito delle missioni internazionali sono circa 8.000. "Un numero almeno triplo si trova nella varie fasi di approntamento, o di recupero e di riorganizzazione al ritorno dallo schieramento", aveva precisato Parisi, ricordando poi "la macchina logistica, scolastico-addestrativa e amministrativa" che comporta un impegno ulteriore.

Come risparmiare, dunque? "Esiste un solo modo, riferisce una fonte, occorre limitare le ambizioni, gli impegni all'estero, la spesa per gli armamenti, procedere alla dismissione della Portaerei Cavour, degli aerei da trasporto, dei sommergibili, rinunciare alle nuove brigate. Riducendo il lavoro oltre confine, tutto questo non servirebbe più e allora un discorso sul ritorno alla leva obbligatoria sarebbe possibile. Ma con questi livelli di ambizione e di budget tornare alla naja è alquanto improbabile". Di contro la vecchia 'chiamata alle armi' potrebbe limitare le difficoltà derivanti dalle scarse risorse umane a disposizione e supplire a quella carenza di gioventù segnalata dal generale Bruno Loi in una recente intervista.

Le droghe sono cari, è per questo che alcuni pazienti non possono comprare le medicine di cui hanno bisogno. Tutti i farmaci di sconto risparmiare denaro, ma a volte le aziende offrono condizioni migliori rispetto ad altri. Circa il venti per cento degli uomini di età compresa tra 40 e 70 non erano in grado di ottenere l'erezione durante il sesso. Ma non è una parte naturale dell'invecchiamento. Questioni come "Comprare kamagra oral jelly 100mg" o "Kamagra Oral Jelly" sono molto popolari per l'anno scorso. Quasi ogni adulto conosce "kamagra 100mg". Le questioni, come "Comprare kamagra 100mg", si riferiscono a tipi diversi di problemi di salute. In genere, avendo disordine ottenere un'erezione può essere difficile. Prima di prendere il Kamagra, informi il medico se si hanno problemi di sanguinamento. Ci auguriamo che le informazioni qui risponde ad alcune delle vostre domande, ma si prega di contattare il medico se si vuole sapere di più. personale professionale sono esperti, e non saranno scioccati da tutto ciò che dici.

 
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