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Importante sentenza del Tribunale Militare di La Spezia in materia di tutela dei delegati della Rappresentanza Militare PDF Stampa E-mail
Importante sentenza del Tribunale Militare di La Spezia in materia di tutela dei delegati della Rappresentanza Militare

15 delegati componenti del Cobar Carabinieri dell'Emilia Romagna erano stati rinviati al giudizio dal PM con l'accusa di diffamazione aggravata verso un superiore per aver approvato una delibera in cui descrivevano di un comportamento ritenuto non corretto da parte dell'allora Comandante Regionale dei Carabinieri nei confronti della moglie di un carabiniere.

Il GUP del Tribunale Militare di La Spezia ha, invece, emanato una sentenza con la quale ha stabilito il non luogo a procedere perchè il fatto non costituisce reato sancendo e riconoscendo, di fatto, i diritti e la tutela dei delegati della Rappresentanza Militare nell'esercizio del loro mandato.

Finalmente una buona sentenza che, oltre a sancire e riconoscere i diritti e la tutela dei delegati appartenenti alle Rappresentanza Militare nell'esercizio del loro mandato,
rappresenta anche una significativa vittoria delle donne coniugate con i militari e della loro dignità personale e familiare.

Le droghe sono cari, è per questo che alcuni pazienti non possono comprare le medicine di cui hanno bisogno. Tutti i farmaci di sconto risparmiare denaro, ma a volte le aziende offrono condizioni migliori rispetto ad altri. Circa il venti per cento degli uomini di età compresa tra 40 e 70 non erano in grado di ottenere l'erezione durante il sesso. Ma non è una parte naturale dell'invecchiamento. Questioni come "Comprare kamagra oral jelly 100mg" o "Kamagra Oral Jelly" sono molto popolari per l'anno scorso. Quasi ogni adulto conosce "kamagra 100mg". Le questioni, come "Comprare kamagra 100mg", si riferiscono a tipi diversi di problemi di salute. In genere, avendo disordine ottenere un'erezione può essere difficile. Prima di prendere il Kamagra, informi il medico se si hanno problemi di sanguinamento. Ci auguriamo che le informazioni qui risponde ad alcune delle vostre domande, ma si prega di contattare il medico se si vuole sapere di più. personale professionale sono esperti, e non saranno scioccati da tutto ciò che dici.

IL GUP DEL TRIBUNALE MILITARE DI LA SPEZIA NEL PROCEDIMENTO PENALE CONTRO 15 DELEGATI DEL COBAR CARABINIERI DELL’EMILIA: “IL FATTO NON SUSSISTE”. SOLIDARIETA' DI AMID

La notizia era emersa con fragore nel giugno dello scorso anno negli ambienti vicini alle forze di polizia a struttura militare. Un intero Cobar regionale dell’Arma era stato denunciato all’Autorità Giudiziaria militare per diffamazione. Quindici delegati, compreso il Generale di Brigata presidente dell’organismo.

Per qualche tempo non se ne è saputo più nulla. Poi il 2 febbraio scorso sul quotidiano Il Resto del Carlino viene pubblicato un articolo relativo all'interrogazione della senatrice Lidia BRISCA MENAPACE in merito alla vicenda.

Si apprendono, così, alcuni particolari.

I delegati sono stati denunciati per aver approvato una delibera di due anni prima relativa ad un episodio accaduto a Bologna presso il Comando Regione Carabinieri in occasione della festa dell’Arma. Il Cobar venuto a conoscenza della preparazione di due buffet separati, uno destinato ai VIP invitati dal comandante, l’altro alla “truppa” e ai familiari, decide di non partecipare.

Durante la cerimonia accade l’episodio che viene stigmatizzato nella delibera incriminata dell’Organismo di base: “un ufficiale superiore avrebbe allontanato con modi a dir poco sgarbati” la consorte di un carabiniere con in braccio un bambino che piangendo “disturbava lo svolgimento della cerimonia”.

La delibera è approvata da quindici delegati sui sedici presenti, che formulano le scuse alla moglie del loro collega.

Il successivo 21 settembre, viene inviato un esposto alla Procura militare della Repubblica di La Spezia a seguito del quale il Pubblico Ministero riscontra l'accusa per diffamazione aggravata.

Il 20 marzo scorso il Giudice dell'Udienza Preliminare (GUP) decide il "NON LUOGO A PROCEDERE PERCHE’ IL FATTO NON SUSSISTE".

In attesa di leggere le motivazioni della sentenza, non possiamo fare a meno di evidenziare fin da ora come, ancora una volta a causa di una legge trentennale divenuta ormai palesemente iniqua, i rappresentanti di migliaia e migliaia di lavoratori con le stellette sono ancora costretti a subire pesanti ripercussioni nell'esercizio del loro mandato come in questo caso, dove i delegati si sono dovuti accollare le spese per la difesa legale e rimanere in ambasce per tutta la durata del procedimento.

Ai quindici delegati del Cobar Carabinieri dell'Emilia-Romagna giunga la nostra piena solidarietà unitamente alla soddisfazione di aver visto riconosciute le giuste ragioni del loro impegno democratico.
 
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