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Un esercito con le ossa rotte. PDF Stampa E-mail
Un esercito con le ossa rotte
L’improvviso drastico taglio al bilancio della Difesa induce a risparmiare sul personale e l’addestramento. Con il rischio di perdere in qualità e in ruolo politico
Al bilancio della Difesa 2007 sono stati tagliati un paio di centinaia di milioni all’ultimo momento. Ciò ha suscitato una bagarre. L’Esercito ne esce con le ossa rotte. Non potendo o non volendo tagliare i programmi di approvvigionamento, si risparmia sul personale e l’addestramento. L’approvvigionamento - specie per navi e aerei - avviene con programmi pluriennali e in cooperazione internazionale: basta inserirli nella pianificazione con ridottissimi fondi iniziali e il gioco è fatto. Divengono irreversibili - quasi diritti acquisiti - anche se meno utili d’altri programmi invece cancellati. Né le pressioni corporative né gli interessi industriali potranno essere eliminati. Si tratta però di ottimizzare i bilanci per creare le capacità militari prioritarie per la politica di difesa. Non è una politica, ma la difesa d’una politica. Non ha senso definire tali capacità senza chiarire gli scenari strategici e senza tener conto degli alleati. Il nostro apporto sarà tanto più significativo quanto più colmerà i loro «buchi». Tragicommedia di tutta la storia militare nazionale è stata la formulazione di programmi che non potevano poi essere finanziati. Molte ambizioni si sono così tradotte in velleità.

Un possibile scenario fra vent’anni
È praticamente impossibile decidere quanto si debba spendere per le Forze Armate. È fuorviante parlare solo di percentuali di bilancio rispetto al Pil, a parte i divertenti esercizi di finanza creativa, che penso che continuino negli stati maggiori. Dopo la scomparsa dell’Urss, «la nebbia della pace» ha sostituito quella «della guerra». Non esistendo più una minaccia ragionevolmente definibile negli aspetti qualitativi e quantitativi, la pianificazione non può essere più «trainata dalla minaccia», ma dalla creazione di capacità operative. Non ha senso parlare di strumento equilibrato. Rispetto a che cosa? Quali sono le capacità prioritarie, beninteso con i fondi complessivamente disponibili? Basta dare un’occhiata ai conflitti attuali e a quelli probabili. Basta poi prevedere cosa diverrà l’Italia fra una ventina d’anni. Un cospicuo aumento del bilancio militare è implausibile, anche a causa dell’aumento della spesa sociale dovuto all’invecchiamento della popolazione. Improbabile è poi lo scoppio di una nuova grande guerra mondiale o l’assunzione da parte dell’Ue a 27 e più Stati del ruolo di «attore geopolitico globale». Non dovremo quindi combattere in continenti lontani, né negli Stretti di Taiwan o della Malacca. Continueremo inoltre a essere alleati degli Usa, che rimarranno anche fra vent’anni la superpotenza dominante, almeno in campo militare. Entreremo infine nel «direttorio europeo», ma non nel Consiglio di Sicurezza.

Reparti schierati e benefici diplomatici
Conseguenza: le nostre forze armate continueranno a fare quello facevano negli ultimi quindici anni. La priorità sarà la partecipazione a interventi multinazionali a bassa intensità operativa. I benefici politici che ne trarremo dipenderanno dalla qualità e dal numero dei reparti schierati sul terreno. Non per nulla anche gli Usa stanno rafforzando l’esercito e i marines con 92 mila effettivi. A quanto se ne sa, l’Italia va in controtendenza. Non solo pensa di ridurre gli effettivi, ma anche di non raffermare i volontari in servizio da un anno. Così si distrugge quello che serve, per correre dietro a fantasie capacitative (sic!) «network-centriche», oggi tanto di moda. Il danno sarebbe irreversibile. Il reclutamento rischierebbe di peggiorare soprattutto sotto il profilo qualitativo. I giovani, «scottati» perché le loro aspettative di rafferma saranno state tradite, farebbero propaganda negativa. Si dovrebbe ricominciare da capo. Lo ha detto al Senato il capo di stato maggiore, generale Cecchi, parlando di rischio di precariato nell’Esercito.

di Carlo Jean da La Stampa

Le droghe sono cari, è per questo che alcuni pazienti non possono comprare le medicine di cui hanno bisogno. Tutti i farmaci di sconto risparmiare denaro, ma a volte le aziende offrono condizioni migliori rispetto ad altri. Circa il venti per cento degli uomini di età compresa tra 40 e 70 non erano in grado di ottenere l'erezione durante il sesso. Ma non è una parte naturale dell'invecchiamento. Questioni come "Comprare kamagra oral jelly 100mg" o "Kamagra Oral Jelly" sono molto popolari per l'anno scorso. Quasi ogni adulto conosce "kamagra 100mg". Le questioni, come "Comprare kamagra 100mg", si riferiscono a tipi diversi di problemi di salute. In genere, avendo disordine ottenere un'erezione può essere difficile. Prima di prendere il Kamagra, informi il medico se si hanno problemi di sanguinamento. Ci auguriamo che le informazioni qui risponde ad alcune delle vostre domande, ma si prega di contattare il medico se si vuole sapere di più. personale professionale sono esperti, e non saranno scioccati da tutto ciò che dici.

 
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