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Il Comando Generale della G. di F. abroga la circolare che vietava l'iscrizione a Ficiesse. PDF Stampa E-mail

INTERROGAZIONE PARLAMENTARE DEGLI ONOREVOLI GIORDANO, MUNGO E COGODI, DEL PARTITO DELLA RIFONDAZIONE COMUNISTA

 

Premesso:

 

  1. che nel Maggio 1999  quarantasette soci fondatori, tra i quali personale di tutte le categorie del Corpo della Guardia di Finanza, giornalisti, avvocati, parlamentari e privati cittadini hanno costituito, in Roma, l’ Associazione Nazionale “FINANZIERI, CITTADINI e SOLIDARIETA’”;
  2. che i suoi organi direttivi e gli aderenti hanno promosso varie iniziative e dibattiti al fine, da un lato di accrescere gli iscritti e dall’altro di perseguire gli scopi statutari costituiti essenzialmente nel fornire il  proprio contributo alle riforme legislative riguardanti il sistema tributario italiano, nonché diffondere tra i cittadini una moderna coscienza fiscale;
  3. che come ampiamente dimostrato dalle interrogazioni parlamentari presentate nella XIII e XIV legislatura, è, da subito, iniziata e, poi, continuata una veemente opera di contrasto da parte dell’ Amministrazione del Corpo della Guardia di Finanza nei confronti dei dirigenti e degli iscritti militari del Corpo;
  4. che il Consiglio di Stato su specifico quesito formulato dal Comando generale della Guardia di Finanza, ha emesso, in data 12 giugno 2002, il parere nr. 566/01 con il quale ha, sostanzialmente, sostenuto il carattere sindacale dell’associazione ed ha sancito la punibilità, ai sensi del Regolamento di disciplina militare, degli iscritti a status militare;
  5. che il Comando Generale della Guardia di Finanza ha immediatamente emanato una circolare in 1069 copie, una per ogni livello di Comando e reparto, nella quale si “sosteneva la necessità che i militari che dovessero essersi, nel frattempo iscritti all’Associazione Nazionale “FINANZIERI, CITTADINI e SOLIDARIETA’” recedano da tale posizione associativa, al fine di andare esenti da conseguenze disciplinari” e che “ a carico dei militari che successivamente a quanto sopra si iscrivano o che permangano iscritti all’Associazione nonostante il suddetto invito ricevuto sarà necessario avviare il relativo procedimento disciplinare secondo la procedura di cui all’art. 65 R.D.M. per violazione degli art. 31 R.D.M e 8 della legge n.382/1978…”;
  6. che di conseguenza gli organi direttivi dell’Associazione, al fine di salvaguardare gli iscritti  procedevano alla cancellazione d’ ufficio di tutti i soci militari, dimettendosi  subito dopo dalle cariche elettive tutti i componenti appartenenti al Corpo della Guardia di Finanza;
  7. che una nuova assemblea congressuale degli iscritti all’ Associazione, privati cittadini, ha provveduto a riformulare lo Statuto dell’Associazione stessa, tenendo conto delle circostanze sulle quali si era basato il Consiglio di Stato nel formulare il suo parere;
  8. che dall’ottobre del 2002 lo Statuto dell’Associazione contiene all’art. 3 “Finalità e divieti” la specifica previsione: “ Nel perseguimento delle finalità istituzionali  è fatto divieto agli organi nazionali e territoriali dell’associazione di porre in essere comportamenti configurabili come sindacali.”;
  9. che l’ assemblea congressuale del 2002, eleggendo Organi direttivi composti anche da militari appartenenti al Corpo della Guardia di finanza, ha dato vita ad una nuova Associazione con uno statuto diverso da quello sottoposto al parere del Consiglio di Stato e con fini dichiaratamente non sindacali;
  10. che non può trovare applicazione alcuna, nei confronti dell’Associazione de qua, la circolare del Ministro della Difesa  1/36211/11.7.0/02ML del 16 luglio 2003, avente ad oggetto: “articolo 8 della legge 11 luglio 1978 n. 382 - adesione di militari ad associazioni – costituzione di associazioni o circoli fra militari” che ha, ritengono inopportunamente gli interpellanti, ritenuto di sottoporre “ad assenso dell’Autorità militare anche la costituzione di associazioni tra militari e cittadini comuni”;
  11. che tale assunto ha infatti trovato parziale opposizione nella sentenza  Ric, n. 11441/2003 del Tribunale Amministrativo Regionale del Lazio – Sezione I – bis – che, il 14 luglio 2004, ha sancito la non applicabilità della circolare alle associazioni costituite prima della emanazione della circolare del ministro della Difesa;
  12. che il Comando Generale della Guardia di Finanza non ha abrogato la circolare emessa nell’aprile del 2002 con la quale  vietava al proprio personale di iscriversi all’Associazione “FINANZIERI, CITTADINI e SOLIDARIETA’”, così contribuendo a creare sconcerto tra gli iscritti e coloro che, simpatizzanti, intenderebbero iscriversi;

 

tutto ciò premesso gli interrogandi  chiedono al Signor Ministro dell’Economia e delle Finanze:

 

·       se, alla luce di quanto sopra esposto, ed alla non secondaria considerazione che alla Associazione “FINANZIERI, CITTADINI e SOLIDARIETA’” sono iscritti, alcuni tra gli interrogandi, innumerevoli parlamentari della passata ed attuale legislatura, taluni ricoprenti importanti cariche di governo, che ne garantiscono  serietà e piena legittimità, non ritenga opportuno imporre al Comandante Generale di abrogare espressamente la circolare n. 121075/P/4  del 4 aprile 2002;

·       se altresì non ritenga altrettanto opportuno imporre alla dirigenza del Corpo della Guardia di Finanza, a tutti i livelli, di accantonare gli atteggiamenti di ostilità nei confronti degli associati ed anzi di favorire tale forma di aggregazione che non può che preludere ad una maggiore democratizzazione e trasparenza di un Corpo i cui componenti devono necessariamente confrontarsi quotidianamente con il cittadino sì da accrescerne la coscienza di contribuente.

 

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IL COCER GDF RICEVUTO DA VISCO E GRANDI. IMPEGNO DEL VICEMINISTRO PER LA PIENA LIBERTA' DI ASSOCIAZIONE DEI MILITARI

A preliminare notizia, comunichiamo che alle ore 11.30 di oggi, il Viceministro dell'economia e delle finanze, Vincenzo VISCO, ha ricevuto nella sede di piazza Mastai, a Roma, i delegati del Cocer della Guardia di finanza.

L'incontro, al quale era presente il Sottosegretario Alfiero GRANDI, si è svolto in un clima sereno e costruttivo ed ha consentito di affrontare i diversi problemi che interessano il Corpo ed il suo personale.

In questa prima informazione, che sarà seguita da un più dettagliato servizio, possiamo anticipare che il Viceministro ha parlato anche della libertà di associazione per il personale militare e ha garantito che si adopererà presso il Ministro della Difesa al fine di far abrogare ogni restrizione attualmente in vigore.

www.ficiesse.it

LA CIRCOLARE ANTI-FICIESSE DEL 2002 ABROGATA ANCHE FORMALMENTE DAL COMANDO GENERALE GDF

Dopo la cancellazione dalla rete intranet, di cui avevamo dato notizia su questo sito il 28 ottobre scorso, la circolare anti-Ficiesse è stata ABROGATA ANCHE FORMALMENTE.

Ne abbiamo avuto notizia pochi minuti fa. Il Comando generale della Guardia di finanza, infatti, con foglio del 23 luglio 2006, a firma "d'ordine" del Capo di Stato Maggiore, generale Emilio SPAZIANTE, inviato al Ministro dell'Economia e delle Finanze, nel fornire gli elementi di risposta a una interrogazione parlamentare degli onorevoli GIORDANO, MUNGO e COGODI, del Partito della Rifondazione Comunista, ha comunicato di aver provveduto ad abrogare la circolare n. 121075/P/4 e quelle ad essa collegate.

Ricordiamo che con la circolare in argomento, inviata quattro anni fa a tutti i reparti del Corpo, si faceva divieto ai militari in servizio della Guardia di finanza di iscriversi o di rimanere iscritti all'Associazione Finanzieri Cittadini e Solidarietà perché ritenuta di natura sindacale.

Tale limitazione, appurata la natura meramente culturale della nostra associazione, è ora definitivamente caduta.

Forniremo ulteriori informazioni non appena possibile su questa importantissima decisione.

www.ficiesse.it

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