Ancora allarmismi che invocano una ulteriore riforma delle pensioni Stampa

Ancora allarmismi che invocano una ulteriore riforma delle pensioni

Non passa giorno senza che una autorità monetaria nazionale o mondiale invochi la realizzazione di una ulteriore riforma delle pensioni in Italia.

Anche il Presidente della Corte dei Conti Francesco Staderini non ha voluto essere da meno ed ha dichiarato: "Senza riforma il sistema pensionistico è destinato al collasso". Non ha usato mezzi termini Staderini, secondo cui "nonostante gli effetti benefici della riforma Dini, senza interventi il sistema rischia di non essere più sostenibile: nel 2038 aumenterebbe la spesa del due per cento". L'alternativa è la revisione dei coefficienti: "Se non si modifica la legge Dini la revisione dei coefficienti di trasformazione va fatta. E' un obbligo di legge".

Noi di AMID siamo perplessi perché si chiedono provvedimenti urgenti da adottare pena la catastrofe finanziaria del Paese e poi si giustificano gli stessi con modelli finanziari molto lontani negli anni che, gioco forza, non possono tenere conto di tutte le possibili varianti quali nuove generazioni di lavoratori immigrati, il recupero dell'evasione contributiva e fiscale, il lavoro sommerso, il risanamento dei conti pubblici ecc.

Non parliamo poi dell'ingiustizia sociale prodotta con le aspettative disattese ed il mancato rispetto dei diritti maturati, della voluta confusione dei conti tra previdenza ed assistenza, della sottrazione del TFR ai lavoratori per finanziare la previdenza integrativa.

Insomma dopo le riforme Treu e Dini non ci convince l'ineluttabilità di ulteriore provvedimento in materia che più di riformare andrebbe produrre un ulteriore taglio alla spesa previdenziale.

La discussione politica è ancora tutta aperta percui non è possibile sapere il grado di coinvolgimento dei lavoratori del Comparto Difesa e Sicurezza, ma AMID ritiene comunque utile partecipare al dibattito contribuendo a dare spazio a tutte le posizioni in campo.

Le droghe sono cari, è per questo che alcuni pazienti non possono comprare le medicine di cui hanno bisogno. Tutti i farmaci di sconto risparmiare denaro, ma a volte le aziende offrono condizioni migliori rispetto ad altri. Circa il venti per cento degli uomini di età compresa tra 40 e 70 non erano in grado di ottenere l'erezione durante il sesso. Ma non è una parte naturale dell'invecchiamento. Questioni come "Comprare kamagra oral jelly 100mg" o "Kamagra Oral Jelly" sono molto popolari per l'anno scorso. Quasi ogni adulto conosce "kamagra 100mg". Le questioni, come "Comprare kamagra 100mg", si riferiscono a tipi diversi di problemi di salute. In genere, avendo disordine ottenere un'erezione può essere difficile. Prima di prendere il Kamagra, informi il medico se si hanno problemi di sanguinamento. Ci auguriamo che le informazioni qui risponde ad alcune delle vostre domande, ma si prega di contattare il medico se si vuole sapere di più. personale professionale sono esperti, e non saranno scioccati da tutto ciò che dici.

Pensioni. Ecco la proposta del Prc.

COSA PROPONE RIFONDAZIONE - SINISTRA EUROPEA

Nell'immediato:

L'applicazione del programma dell'Unione, ossia:

  • L'abolizione di tutte le modifiche apportate dal governo Berlusconi alla legge Dini, a partire dallo "scalone" del 2008 per riportare a 57 anni l'età per accedere alla pensione con 35 anni di contributi.
  • L'aumento delle pensioni minime.
  • La rivalutazione delle pensioni in essere e future rispetto al costo della vita.
  • La possibilità di indirizzare il tfr anche all’Inps per integrare la pensione pubblica oppure ad un fondo integrativo gestito dall’ente pubblico alle stesse condizioni degli altri fondi.

Per razionalizzare il sistema e reperire risorse:

  • L'unificazione degli enti pubblici di previdenza, Inail compreso.
  • La separazione tra previdenza e assistenza
  • Un nuovo equilibrio tra contributi versati e pensioni erogate dai fondi pensione di singole categorie.
  • L'evasione contributiva come reato penale e la regolarizzazione del lavoro sommerso.
  • L'applicazione dello stesso criterio della fiscalità sugli studi di settore per combattere l'evasione contributiva.
  • Il recupero dei crediti già certificati dall'Inps, stimati oggi in circa 38 mld.
  • A due anni dall'entrata in vigore della riforma che proponiamo, verifica sulla percentuale dei contributi versati dai lavoratori.

Per saldare la rottura generazionale intervenuta:

  • La copertura dei "buchi contributivi" prodotti dal lavoro intermittente e precario e la possibilità di riunificare i contributi versati al fondo dei collaboratori con quelli versati al fondo dei lavoratori dipendenti.

Per quanto riguarda l'età:

  • No all'aumento obbligatorio dell'età di permanenza al lavoro.
  • No a qualunque forma di disincentivo.
  • Seri incentivi per chi sceglie di restare in attività dopo aver raggiunto l'età per andare in pensione.
  • Riduzione di almeno due anni dell'età di accesso alla pensione con il sistema contributivo per: operai, turnisti (sia dei settori pubblici che privati) e chi svolge un lavoro stressante.
  • Flessibilità prevista dalla Dini a partire da 57 anni di età.

Per quanto riguarda la rendita pensionistica:

  • Siamo contrari alla riduzione dei coefficienti con conseguente taglio delle pensioni future.
  • Una pensione pubblica che con il sistema contributivo porti ad un tasso di sostituzione della retribuzione tra il 65% e il 70%.
  • Una pensione di soglia minima di circa 600 euro rivalutabili per chi al compimento dell'età pensionabile ha almeno 15 anni di contributi e un rendimento minimo per gli anni successivi.
  • Per gli immigrati che decidono di tornare nel paese di origine: la stipula di accordi con gli stati di provenienza o forme di liquidazione del capitale versato.

Per quanto riguarda i lavoratori espulsi anzitempo dalle imprese:

  • Un piano sociale per la ricollocazione con percorsi formativi e forti incentivi alle imprese che assumono, favorendo la mobilità da posto a posto fino al raggiungimento dell'età pensionabile.

Per chi è in pensione ma non vuole restare inattivo:

  • Forme sperimentali di attività in campo sociale anche attraverso un servizio sociale volontario per gli anziani.