POLEMICA TRA COCER CC E COIR
PALIDORO, INTERROGAZIONE
DELLA SEN. BRISCA MENAPACE: COMANDANTI CHE CERCANO DI
CONDIZIONARE DIPENDENTI E
DELEGATI. LA RISPOSTA DEL SOTTOSEGRETARIO VERZASCHI. Pubblichiamo di
seguito l’interrogazione
al ministro della Difesa con la quale senatrice Lidia BRISCA MENAPACE
(Partito
della Rifondazione Comunista) dà notizia di tentativi di
condizionamento di
taluni comandanti in atto presso alcuni reparti dei Carabinieri nei
confronti
di militari e di delegati di Cobar e Coir per ostacolare, in
particolare, la
forte richiesta di sindacato avanzata dal Coir PALIDORO e dal Cobar
confluente. SENATO DELLA
REPUBBLICA -
LEGISLATURA 15 ATTO DI SINDACATO
ISPETTIVO N. 3-00662 (Pubblicato il 15
maggio
2007 - Seduta n. 152) SEN. LIDIA BRISCA MENAPACE - Al Ministro della
difesa. - Premesso che: è in atto
una discussione negli organismi delle
Rappresentanze militari (Cocer - Comitato centrale di rappresentanza)
in merito
alla necessità di riformare e cambiare l'attuale legge
istitutiva delle
Rappresentanze militari; alcune Rappresentanze
militari (Cocer Guardia di finanza e
Cocer Aeronautica militare) hanno già assunto precisi orientamenti
in direzione
della "sindacalizzazione" come una alternativa valida all'attuale
sistema di rappresentanza; alcuni organismi di
base e intermedi (Cobar - Comitato di
base di rappresentanza - e in particolare il Coir
“Palidoro”) dell'Arma dei
Carabinieri hanno deliberato all’unanimità in tale
direzione chiedendo al Cocer
di riunirsi per discutere e decidere; all'interrogante
risulta che alcuni Comandanti dell'Arma
dei Carabinieri,in particolare quelli dell' UU. MM. e SS. "Palidoro"
si stiano recando presso alcuni reparti di tale struttura per esprimere
a tutto
il personale riunito e ai singoli componenti dei Cobar e del Coir la
contrarietà della scala gerarchica agli atti deliberati dai
vari organismi; in tal modo
contravverrebbero all'articolo 20 della legge
di principio sulla disciplina militare, attuando gravi forme di
condizionamento
del libero esercizio del mandato dei singoli componenti dei Consigli di
Rappresentanza militare, si chiede di sapere
se il Ministro intenda intervenire
presso il Comando generale dell'Arma dei carabinieri per impedire e
verificare
le responsabilità di tali forme di condizionamento. (3-00662) *********************************** Legislatura
15º - 4ª
Commissione permanente - Resoconto sommario n. 75 del 14/06/2007 Il
sottosegretario VERZASCHI risponde quindi
all’interrogazione numero 3-00662 concernente le
Rappresentanze militari,
precisando che, nell’ambito del dibattito apertosi sulle
prospettive di riforma
della relativa legge istitutiva, non vi sono evidenze che confermino
l’esercizio di pressioni o forme di condizionamento da parte
di alcuni
comandanti dell’Arma dei carabinieri su singoli componenti
dei Consigli di
rappresentanza militare.
In particolare, con riferimento al diverso
orientamento emerso nell’ambito del COIR "Palidoro" circa
l’ipotesi
di una sindacalizzazione degli organismi di rappresentanza, rende noto
che la
sezione COCER dell’Arma dei carabinieri ha auspicato una
riforma che escludesse
la creazione di qualsiasi forma di struttura esterna di tipo sindacale.
La
diversità di tali posizioni, tuttavia, si inquadra in un
fisiologico confronto
dialettico. Sottolinea quindi l’atteggiamento di apertura
dell’Amministrazione
militare nel valutare le istanze che emergono dal mondo delle Forze
armate,
anche alla luce del completamento del processo di professionalizzazione
del
personale. Al riguardo, si
riporta a quanto affermato dal Ministro della difesa il 5 luglio
scorso, nel
corso dell’audizione sulle linee programmatiche del suo
dicastero dinanzi alle
Commissioni difesa congiunte dei due rami del Parlamento, laddove
è stata
confermata l’esigenza di apportare le necessarie modifiche
alla disciplina
concernente gli organismi di rappresentanza, in funzione del mutato
contesto
delle Forze armate. ******************************** La
senatrice BRISCA MENAPACE (RC-SE),
notato che il contenuto
della risposta del Sottosegretario si iscrive nel quadro delineato dal
Ministro
nella citata audizione, in relazione al dibattito apertosi sulle
prospettive di
riforma dell’ordinamento del 1978, si dichiara parzialmente
soddisfatta, in
quanto, al di là delle valutazioni di merito concernenti la
non concreta fattibilità
di una maggiore sindacalizzazione degli organismi di rappresentanza, sembrerebbe
attualmente precluso
– stando a quanto affermato da singoli componenti dei COBAR e
del COIR – anche
il mero dibattito circa una prospettiva in tal senso. La
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