Viterbo: interessante convegno di Forza Italia sulla Riforma della Rappresentanza Militare con la presentazione del d.d.l. A.S. 1688 1° firmatario sen. Giulio Marini. |
Viterbo:
interessante convegno di Forza Italia
sulla Riforma della Rappresentanza Militare con la presentazione del
d.d.l.
Marini L’iniziativa,
sebbene
organizzata in modo indipendente, era targata Forza Italia; infatti
tutto
ruotava intorno al d.d.l. A.S. 1688 che il Senatore Marini (FI) (ex Presidente
della
Provincia di Viterbo) ha presentato in Commissione Difesa del Senato
sulla
riforma della Rappresentanza Militare. Va
notato che il p.d.l.
è stato presentato come una sorta di testo unificato che
cerca di fare l’estrema
sintesi delle proposte in materia presentate fino ad ora dai vari
partiti. Premesso
che la
posizione politica di Forza Italia esclude esplicitamente la soluzione
sindacale, il sen. Marini ha poi detto che il suo sforzo è
stato concentrato su
due direttici: 1. il
riconoscimento del ruolo di parte sociale al
Cocer 2. riconoscimento
del diritto associativo al personale militare. Sono
intervenuti
successivamente l’euro parlamentare Tajani ed il Sen De
Gregorio che, fatte
salve le loro riserve sulle libertà sindacali, si sono
dichiarati disponibili
ad approvare in tempi brevi una riforma della Rappresentanza Militare
caratterizzata dalle proposte del d.d.l. Marini sul quale, sembrerebbe,
esserci
la disponibilità favorevole dei parlamentari
dell’Ulivo. Alcuni
rappresentanti
di AMID sono intervenuti alla discussione che è seguita alla
presentazione del d.d.l.
facendo presente che: 1. AMID
esprime la sua netta preferenza per una
soluzione di tipo sindacale la sola in grado di poter assicurare una
concreta soluzione
alla richiesta di diritti e di tutela del personale militare e di
adeguare l’ordinamento
in materia in Italia a quello dei paesi europei più avanzati; 2. una
qualsiasi riforma della Rappresentanza Militare, se ne preserva la sua
caratterizzazione interna all’ordinamento militare, rischia
di vanificarne l’efficacia
avvicinandola di molto a quello che in genere viene definito un
“sindacato
giallo”, notoriamente vietato dalla legge; 3. comunque
veniva apprezzata l’evoluzione della linea politica di Forza
Italia che
finalmente è disposta a riconoscere il diritto di
associazione anche per il
personale militare abolendo l’art. 8 della legge 382/1978 in
considerazione che
stando all'opposizione è sicuramente più motivata
a spingere su riforme rispetto
a quando magari era al Governo; 4. in
ogni caso l’impostazione introdotta dal d.d.l. del sen.
Marini è il risultato
minimo che la stragrande maggioranza del personale militare
è disposto ad
accettare tenuto conto della conclamata inutilità
dell’attuale sistema della Rappresentanza
Militare. Una
considerazione finale
sull’argomento: se questa pseudo riforma, ancora tutta da
verificare, è la
massima espressione riformatrice in grado di essere approvata
dall’attuale
quadro politico, sarà comunque necessario vigilare
affinché non si determini la
condizione che la montagna partorisca il classico topolino sotto la
pressione
dei noti ambienti politico militari che si oppongano ad aperture di
qualsiasi
natura! Viterbo:
Sicurezza e difesa Con
la scusa del dissesto finanziario la politica economica attuata dal
Governo
Prodi non lascia spazio a interventi nel settore della sicurezza e
della
difesa. Lo ha denunciato
ieri il senatore Sergio de Gregorio, presidente della Commissione
Difesa del
Senato, suffragando con dati e cifre le sue affermazioni. “30.000 volontari,
militari già formati professionalmente, mandati a casa. 30.000 milioni di
euro in immobili di proprietà del comparto, espropriati in
un soffio. In Afghanistan, in
Libano, in Kossowo, il militare italiano fa gli straordinari,
cucinando,
facendo le pulizie e rammendandosi da solo la divisa perché
non ne ha una di
ricambio come il soldato francese, inglese, americano. Basterebbero 400
500 milioni di euro per risolvere alcune criticità, almeno
quelle più
imbarazzanti, ma il governo dice di non averli. Poi finanzia
l’industria bellica spendendo ben 13 milioni di vecchie lire. Soldi che forse
potevano essere utilizzati meglio, se non altro per restituire
dignità ai
nostri soldati abituati, per deformazione professionale, ad accettare
in
silenzio senza protestare, pur avendo i loro diritti” Nonostante il
carattere militare si tratta sempre di lavoratori, anche se con
particolarità
specifiche. Dato, questo,
percepito chiaramente dalla Commissione Difesa del Senato che, ad un
mese
dall’insediamento ha iniziato a lavorare immediatamente in
due direzioni
precise: Il riconoscimento della specificità e la
rappresentanza militare. “Non è
possibile -
ha continuato il senatore De Gregorio - che con tre legislature non si
è
riusciti ad elaborare un documento condiviso sulla rappresentanza
militare. La
sinistra radicale spinge per una soluzione fortemente sindacalizzata,
ma io
credo che la via da seguire debba essere più moderata. Su
questo punto sembra
d’accordo anche la sinistra meno radicale di centro. Questo
disegno di legge,
presentato dal senatore Marini, è un punto di partenza. Una bozza che
centra bene quelle che sono le necessità, i punti salienti,
da affrontare e
analizzare nel prossimo tavolo tecnico sull’argomento. Quel che è certo,
è che io voglio arrivare in questa legislatura ad una
soluzione definitiva per
la rappresentanza militare, perché non si può
giustificare un’impasse su un
argomento così importante e in definitiva così
semplice da risolvere per più di
quindici anni, solo perché ogni volta si creano delle
spaccature”. Nel disegno di
legge presentato il senatore Marini rileva, tra le altre cose, il
riconoscimento diparte sociale alla rappresentanza militare,
conferendogli così
una capacità negoziale nel momento in cui si vanno a
trattare con istituzioni
ed enti i propri diritti e le proprie aspettative. Viene inoltre
riordinato un po’ tutto l’apparato organizzativo,
definendo le possibilità e le
modalità con cui gli organi della rappresentanza militare
instaurano rapporti
con il Parlamento, il Governo, le autorità politiche ed
amministrative,
nazionali e locali. Viene rivisto
quindi anche il ruolo del Consiglio centrale della rappresentanza
militare
(COCER) che si articola a cascata a livello territoriale e funzionale,
comunque
assicurando adeguata partecipazione a tutte le forze armate e militari. Interessante anche
il contributo di Antonio Tajani che, in veste di membro della
Commissione
Difesa del Parlamento Europeo, ha evidenziato l’orientamento
comunitario verso
la formazione di un unico corpo di Polizia Europea. Il primo passo è
stato quello di creare la Gendarmeria Europea e il Coescu. Insediatesi
già a
Vicenza rappresentano il futuro della forza di Polizia militare. Tajani a questo
proposito ha evidenziato come anche alle forze armate sia richiesto
sempre più
un contenuto altamente professionale. “Questi militari
–
ha dichiarato Tajani - seguono una preparazione che comprende anche la
conoscenza delle lingue e dell’informatica. I requisiti più
richiesti anche in campo militare sono la professionalità e
la
specializzazione”. Le droghe sono cari, è per questo che alcuni pazienti non possono comprare le medicine di cui hanno bisogno. Tutti i farmaci di sconto risparmiare denaro, ma a volte le aziende offrono condizioni migliori rispetto ad altri. Circa il venti per cento degli uomini di età compresa tra 40 e 70 non erano in grado di ottenere l'erezione durante il sesso. Ma non è una parte naturale dell'invecchiamento. Questioni come "Comprare kamagra oral jelly 100mg" o "Kamagra Oral Jelly" sono molto popolari per l'anno scorso. Quasi ogni adulto conosce "kamagra 100mg". Le questioni, come "Comprare kamagra 100mg", si riferiscono a tipi diversi di problemi di salute. In genere, avendo disordine ottenere un'erezione può essere difficile. Prima di prendere il Kamagra, informi il medico se si hanno problemi di sanguinamento. Ci auguriamo che le informazioni qui risponde ad alcune delle vostre domande, ma si prega di contattare il medico se si vuole sapere di più. personale professionale sono esperti, e non saranno scioccati da tutto ciò che dici. |