Reazioni del Silp per la Cgil sulla legge bavaglio del Governo Stampa
(ER) SICUREZZA. BONACCINI (PD): TAGLI DA 1 MLD, CHE DICE LA LEGA?

SEGRETARIO CONTRO MANOVRA, INTERCETTAZIONI E 'FAVOLETTA' RONDE

(DIRE) Bologna, 7 giu. - Due anni fa il centrodestra, e in particolare la Lega nord, "si riempirono la bocca con lo slogan "più sicurezza per tutti". Oggi il governo Berlusconi predispone invece "tagli per oltre 1 miliardo di euro nel triennio direttamente sul comparto sicurezza". E il Carroccio stavolta resta in silenzio. E' un giudizio severissimo quello di Stefano Bonaccini, segretario regionale del Pd, a proposito degli effetti della manovra sulla sicurezza, minata dal mix di tagli, leggi come quella sulla intercettazioni e progetti "improvvisati" e poi abbandonati in fretta, come le ronde. "E' bene che i cittadini lo sappiano- esordisce Bonaccini, intervenuto questa mattina ai lavori del congresso del Silp-Cgil a Modena- i tagli significano migliaia di uomini in meno sulle strade e quasi nessuno ammodernamento dei mezzi". E "la "favoletta" delle ronde incaricate di presidiare i territori e' finita ben presto- attacca ancora il segretario- anche perché alcuni sindaci di centrodestra, Alemanno e Moratti in primis, le hanno definite inutili. In un Paese democratico la sicurezza dei cittadini deve essere garantita non da ronde improvvisate ma soltanto da chi ha la competenza, la preparazione e gli strumenti per farlo. E si chiamano Forze dell'ordine". Da un lato, dunque, arriva "un colpo diretto a uomini e mezzi di chi dovrebbe presidiare il territorio; dall'altro emanazioni di leggi, si pensi alla cosiddetta 'legge bavaglio' sulle intercettazioni, che metteranno in seria difficoltà coloro, magistratura e Forze dell'ordine, che dovrebbero svolgere indagini per colpire il crimine". A questo punto, conclude Bonaccini, "sarebbe interessante sapere cosa ne pensa la Lega nord a proposito di legalità, rispetto delle regole e presidio del territorio".

(ER) SICUREZZA. SILP-CGIL: TAGLI E INTERCETTAZIONI, DANNI GRAVI

A CONGRESSO: 'NO' ANCHE A REATO IMMIGRAZIONE E ORDINANZE SINDACI

(DIRE) Modena, 7 giu. - Intercettazioni telefoniche, immigrazione, ordinanze dei sindaci e tagli alla sicurezza. Questi i temi posti al centro della riflessione del 3^ congresso regionale del Silp-Cgil dell'Emilia-Romagna dal titolo "Legalità e diritti per la democrazia e lo sviluppo", questa mattina alla Camera del lavoro di Modena. "La disarticolazione della legge sulle intercettazioni telefoniche produrrà danni gravissimi ed irreparabili i quali, purtroppo, saranno evidenti solo quando sarà troppo tardi. Si azzoppa una legge che finora è stato il principale strumento per combattere il crimine nelle città e le mafie nel Paese, garantendo, spero involontariamente, spazio al malaffare ed all'economia illegale". Questo il giudizio di Daniele Stefani, segretario regionale del sindacato di polizia della Cgil, sulla riforma della legge sulle intercettazioni telefoniche. "La legge contro le intercettazioni tutela esclusivamente chi ha l'abitudine a sottrarsi ai processi, chi vive nell'illegalità, chi delinque, chi è votato alla corruzione e al malaffare", aggiunge Stefani. Il Silp-Cgil critica inoltre la norma transitoria contro le intercettazioni telefoniche, che applica la legge anche ai processi in corso. "Ci pare tuteli una classe dirigente che intende costruire un muro invalicabile, una cortina difensiva fra sé ed il resto del Paese- spiega ancora il segretario- insomma, una tutela solo per quella classe dirigente, e quegli imprenditori, che si fregava le mani e gioiva davanti alla tragedia del terremoto, che si è arricchita sulla ricostruzione e sui maggiori lavori di appalto". Forti critiche anche al reato di clandestinità, "bandiera voluta dal Governo per rispondere ai sentimenti più biechi di larga parte della propria base elettorale", spiega ancora Stefani. Il Silp-Cgil considera la legge contro i clandestini uno strumento "che non solo non incide su alcuna faccia della sicurezza complessiva di un Paese, ma, anzi, mina gravemente le basi della convivenza civile e rende il clandestino ancor più sfruttato perché maggiormente ricattabile". Nel suo discorso il segretario regionale mette anche in guardia i primi cittadini sul tanto sbandierato tema delle ordinanze sindacali. "Il Governo vi nomina sceriffi, vi fiacca una stella sul petto e poi vi lascia soli a combattere i rapinatori di diligenze- spiega Stefani- invece di finanziare i vostri progetti per la sicurezza, vi sottrae costantemente risorse e vi abbandona al vostro destino". A proposito di risorse, il segretario cita la "riduzione del 30% sui bilanci della sicurezza", un taglio che "non può essere finalizzato ad eliminare gli sprechi, ma ridurrà l'operatività degli apparati". La Cgil avrebbe di gran lunga preferito che "il Governo avesse individuato gli sprechi, avesse tagliato le risorse per quelle voci e avesse dirottato quelle some per finanziare i settori operativi". Per Stefani, "se un Governo parla alle paure della gente, si finge di rassicurare con politiche repressive, mentre taglia drasticamente i finanziamenti per la sicurezza, ha evidentemente un fine occulto. Se si agevola l'evasione fiscale, se si lascia passare l'idea che per ogni illecito ci sarà prima o poi un condono, si sceglie deliberatamente di scardinare nel profondo il principio di legalità che regola la convivenza civile di una società. Si crea un disordine sociale così perverso- accusa il segretario regionale Silp- che presto le reali condizioni di sicurezza dei più deboli non potranno che peggiorare".

INTERCETTAZIONI: DOMANI PRESIDIO POLIZIOTTI SILP AL SENATO 'ECCO SEI BUONE RAGIONI PER OPPORSI AL PROVVEDIMENTO'

(ANSA) - ROMA, 7 GIU - Gli operatori di polizia iscritti al Silp-Cgil saranno domani davanti al Senato per dire no al ddl sulle intercettazioni. Il sindacato indica ''sei buone ragioni'' per opporsi al provvedimento: ''attribuire al Tribunale del capoluogo del Distretto la competenza alle autorizzazioni sulle intercettazioni vuol dire rallentare uno strumento di indagine che è efficace soprattutto se è tempestivo; prevedere proroghe di 48 ore in 48 ore dopo la scadenza dei 75 giorni - sottolinea il Silp - vuol dire, nei fatti, rendere difficile l'uso di questo strumento investigativo anche se si è in presenza di un reato grave; prevedere per il solo accesso ai tabulati telefonici lo stesso tipo di autorizzazione previsto per le intercettazioni vuol dire rallentare lo sviluppo di un'indagine senza un ragionevole motivo; escludere dalle intercettazioni reati gravi come la corruzione, le estorsioni e l'usura - prosegue - vuol dire rendere più difficile l'individuazione delle organizzazioni mafiose che sono dietro a queste attività criminose; vietare le intercettazioni ambientali nei luoghi di privata dimora se non si sta compiendo in quel momento un reato vuol dire rendere inutile quell'intercettazione, perché in quel caso la soluzione e' intervenire e non intercettare; se obiettivo del ddl è veramente limitare le spese e garantire la privacy - conclude - perché è previsto l'ascolto presso gli uffici della Procura mentre la registrazione verrebbe effettuata in centri a carattere regionale, con le spese e i maggiori rischi di fuga di notizie che questo comporterebbe?''.

INTERCETTAZIONI: SILP, 24 ORE IN PIU' NON RISOLVONO PROBLEMI

(ANSA) - ROMA, 8 GIU - ''Non risolverebbe certamente i problemi degli investigatori passare da proroghe di 48 ore a proroghe di 72 ore dopo i 75 giorni di intercettazioni, perché tutto si risolverebbe in un via vai di auto delle forze di polizia per chiedere e ricevere autorizzazioni a continuare l'ascolto, anziché concentrarsi sugli aspetti operativi''. Lo afferma Claudio Giardullo, segretario generale del sindacato di polizia Silp-Cgil.

''Ancora una volta - rileva Giardullo - l'obiettivo sembra quello di svuotare di contenuto uno dei più importanti strumenti investigativi, anziché assicurare alle forze di polizia efficaci strumenti di lotta al crimine e di tutela della legalità. Per questi motivi - aggiunge - dopo la manifestazione di oggi davanti al Senato proseguiremo nella nostra mobilitazione, per scongiurare il ridimensionamento delle potenzialità operative delle forze di polizia e, quindi, un pericoloso abbassamento della soglia di legalità nel Paese''.

INTERCETTAZIONI: FNSI, SOSTEGNO A PROTESTA POLIZIOTTI IMPEGNO COMUNE PER TUTELARE LOTTA INCISIVA A CRIMINALITA'

(ANSA) - ROMA, 8 GIU - La Federazione nazionale della stampa italiana esprime ''ai poliziotti che manifestavano davanti al Senato contro il ddl Alfano la solidarietà e la comprensione dei giornalisti italiani''.

''Infatti una folta delegazione di rappresentanti dei comitati di redazione - si legge in una nota -, che hanno partecipato stamattina alla Conferenza nazionale sulla spinosa questione del ddl intercettazioni ed i massimi dirigenti della Fnsi, guidati dal Segretario Generale Franco Siddi e dal Presidente Roberto Natale, si sono incontrati con gli agenti e funzionari del Silp-Cgil e con il loro Segretario generale Claudio Giardullo. L'impegno manifestato, anche con prossime iniziative comuni, è stato quello difendere strenuamente le norme sulle intercettazioni contro il progetto in esame al Senato al fine di tutelare da una parte una incisiva lotta alla criminalità e alla corruzione e dall'altra ad impedire il 'silenzio di Stato' sull'informazione''.

(ER) SICUREZZA. BONACCINI (PD): TAGLI DA 1 MLD, CHE DICE LA LEGA?

SEGRETARIO CONTRO MANOVRA, INTERCETTAZIONI E 'FAVOLETTA' RONDE

(DIRE) Bologna, 7 giu. - Due anni fa il centrodestra, e in particolare la Lega nord, "si riempirono la bocca con lo slogan “più sicurezza per tutti". Oggi il governo Berlusconi predispone invece "tagli per oltre 1 miliardo di euro nel triennio direttamente sul comparto sicurezza". E il Carroccio stavolta resta in silenzio. E' un giudizio severissimo quello di Stefano Bonaccini, segretario regionale del Pd, a proposito degli effetti della manovra sulla sicurezza, minata dal mix di tagli, leggi come quella sulla intercettazioni e progetti "improvvisati" e poi abbandonati in fretta, come le ronde. "E' bene che i cittadini lo sappiano- esordisce Bonaccini, intervenuto questa mattina ai lavori del congresso del Silp-Cgil a Modena- i tagli significano migliaia di uomini in meno sulle strade e quasi nessuno ammodernamento dei mezzi". E "la “favoletta†delle ronde incaricate di presidiare i territori e' finita ben presto- attacca ancora il segretario- anche perché alcuni sindaci di centrodestra, Alemanno e Moratti in primis, le hanno definite inutili. In un Paese democratico la sicurezza dei cittadini deve essere garantita non da ronde improvvisate ma soltanto da chi ha la competenza, la preparazione e gli strumenti per farlo. E si chiamano Forze dell'ordine". Da un lato, dunque, arriva "un colpo diretto a uomini e mezzi di chi dovrebbe presidiare il territorio; dall'altro emanazioni di leggi, si pensi alla cosiddetta 'legge bavaglio' sulle intercettazioni, che metteranno in seria difficoltà coloro, magistratura e Forze dell'ordine, che dovrebbero svolgere indagini per colpire il crimine". A questo punto, conclude Bonaccini, "sarebbe interessante sapere cosa ne pensa la Lega nord a proposito di legalità, rispetto delle regole e presidio del territorio".

(ER) SICUREZZA. SILP-CGIL: TAGLI E INTERCETTAZIONI, DANNI GRAVI

A CONGRESSO: 'NO' ANCHE A REATO IMMIGRAZIONE E ORDINANZE SINDACI

(DIRE) Modena, 7 giu. - Intercettazioni telefoniche, immigrazione, ordinanze dei sindaci e tagli alla sicurezza. Questi i temi posti al centro della riflessione del 3^ congresso regionale del Silp-Cgil dell'Emilia-Romagna dal titolo "Legalità e diritti per la democrazia e lo sviluppo", questa mattina alla Camera del lavoro di Modena. "La disarticolazione della legge sulle intercettazioni telefoniche produrrà danni gravissimi ed irreparabili i quali, purtroppo, saranno evidenti solo quando sarà troppo tardi. Si azzoppa una legge che finora è stato il principale strumento per combattere il crimine nelle città e le mafie nel Paese, garantendo, spero involontariamente, spazio al malaffare ed all'economia illegale". Questo il giudizio di Daniele Stefani, segretario regionale del sindacato di polizia della Cgil, sulla riforma della legge sulle intercettazioni telefoniche. "La legge contro le intercettazioni tutela esclusivamente chi ha l'abitudine a sottrarsi ai processi, chi vive nell'illegalità, chi delinque, chi è votato alla corruzione e al malaffare", aggiunge Stefani. Il Silp-Cgil critica inoltre la norma transitoria contro le intercettazioni telefoniche, che applica la legge anche ai processi in corso. "Ci pare tuteli una classe dirigente che intende costruire un muro invalicabile, una cortina difensiva fra sé ed il resto del Paese- spiega ancora il segretario- insomma, una tutela solo per quella classe dirigente, e quegli imprenditori, che si fregava le mani e gioiva davanti alla tragedia del terremoto, che si è arricchita sulla ricostruzione e sui maggiori lavori di appalto". Forti critiche anche al reato di clandestinità, "bandiera voluta dal Governo per rispondere ai sentimenti più biechi di larga parte della propria base elettorale", spiega ancora Stefani. Il Silp-Cgil considera la legge contro i clandestini uno strumento "che non solo non incide su alcuna faccia della sicurezza complessiva di un Paese, ma, anzi, mina gravemente le basi della convivenza civile e rende il clandestino ancor più sfruttato perché maggiormente ricattabile". Nel suo discorso il segretario regionale mette anche in guardia i primi cittadini sul tanto sbandierato tema delle ordinanze sindacali. "Il Governo vi nomina sceriffi, vi fiacca una stella sul petto e poi vi lascia soli a combattere i rapinatori di diligenze- spiega Stefani- invece di finanziare i vostri progetti per la sicurezza, vi sottrae costantemente risorse e vi abbandona al vostro destino". A proposito di risorse, il segretario cita la "riduzione del 30% sui bilanci della sicurezza", un taglio che "non può essere finalizzato ad eliminare gli sprechi, ma ridurrà l'operatività degli apparati". La Cgil avrebbe di gran lunga preferito che "il Governo avesse individuato gli sprechi, avesse tagliato le risorse per quelle voci e avesse dirottato quelle some per finanziare i settori operativi". Per Stefani, "se un Governo parla alle paure della gente, si finge di rassicurare con politiche repressive, mentre taglia drasticamente i finanziamenti per la sicurezza, ha evidentemente un fine occulto. Se si agevola l'evasione fiscale, se si lascia passare l'idea che per ogni illecito ci sarà prima o poi un condono, si sceglie deliberatamente di scardinare nel profondo il principio di legalità che regola la convivenza civile di una società. Si crea un disordine sociale così perverso- accusa il segretario regionale Silp- che presto le reali condizioni di sicurezza dei più deboli non potranno che peggiorare".

INTERCETTAZIONI: DOMANI PRESIDIO POLIZIOTTI SILP AL SENATO 'ECCO SEI BUONE RAGIONI PER OPPORSI AL PROVVEDIMENTO'

(ANSA) - ROMA, 7 GIU - Gli operatori di polizia iscritti al Silp-Cgil saranno domani davanti al Senato per dire no al ddl sulle intercettazioni. Il sindacato indica ''sei buone ragioni'' per opporsi al provvedimento: ''attribuire al Tribunale del capoluogo del Distretto la competenza alle autorizzazioni sulle intercettazioni vuol dire rallentare uno strumento di indagine che è efficace soprattutto se è tempestivo; prevedere proroghe di 48 ore in 48 ore dopo la scadenza dei 75 giorni – sottolinea il Silp - vuol dire, nei fatti, rendere difficile l'uso di questo strumento investigativo anche se si è in presenza di un reato grave; prevedere per il solo accesso ai tabulati telefonici lo stesso tipo di autorizzazione previsto per le intercettazioni vuol dire rallentare lo sviluppo di un'indagine senza un ragionevole motivo; escludere dalle intercettazioni reati gravi come la corruzione, le estorsioni e l'usura - prosegue - vuol dire rendere più difficile l'individuazione delle organizzazioni mafiose che sono dietro a queste attività criminose; vietare le intercettazioni ambientali nei luoghi di privata dimora se non si sta compiendo in quel momento un reato vuol dire rendere inutile quell'intercettazione, perché in quel caso la soluzione e' intervenire e non intercettare; se obiettivo del ddl è veramente limitare le spese e garantire la privacy - conclude - perché è previsto l'ascolto presso gli uffici della Procura mentre la registrazione verrebbe effettuata in centri a carattere regionale, con le spese e i maggiori rischi di fuga di notizie che questo comporterebbe?''.

INTERCETTAZIONI: SILP, 24 ORE IN PIU' NON RISOLVONO PROBLEMI

(ANSA) - ROMA, 8 GIU - ''Non risolverebbe certamente i problemi degli investigatori passare da proroghe di 48 ore a proroghe di 72 ore dopo i 75 giorni di intercettazioni, perché tutto si risolverebbe in un via vai di auto delle forze di polizia per chiedere e ricevere autorizzazioni a continuare l'ascolto, anziché concentrarsi sugli aspetti operativi''. Lo afferma Claudio Giardullo, segretario generale del sindacato di polizia Silp-Cgil.

''Ancora una volta - rileva Giardullo - l'obiettivo sembra quello di svuotare di contenuto uno dei più importanti strumenti investigativi, anziché assicurare alle forze di polizia efficaci strumenti di lotta al crimine e di tutela della legalità. Per questi motivi - aggiunge - dopo la manifestazione di oggi davanti al Senato proseguiremo nella nostra mobilitazione, per scongiurare il ridimensionamento delle potenzialità operative delle forze di polizia e, quindi, un pericoloso abbassamento della soglia di legalità nel Paese''.

INTERCETTAZIONI: FNSI, SOSTEGNO A PROTESTA POLIZIOTTI IMPEGNO COMUNE PER TUTELARE LOTTA INCISIVA A CRIMINALITA'

(ANSA) - ROMA, 8 GIU - La Federazione nazionale della stampa italiana esprime ''ai poliziotti che manifestavano davanti al Senato contro il ddl Alfano la solidarietà e la comprensione dei giornalisti italiani''.

''Infatti una folta delegazione di rappresentanti dei comitati di redazione - si legge in una nota -, che hanno partecipato stamattina alla Conferenza nazionale sulla spinosa questione del ddl intercettazioni ed i massimi dirigenti della Fnsi, guidati dal Segretario Generale Franco Siddi e dal Presidente Roberto Natale, si sono incontrati con gli agenti e funzionari del Silp-Cgil e con il loro Segretario generale Claudio Giardullo. L'impegno manifestato, anche con prossime iniziative comuni, è stato quello difendere strenuamente le norme sulle intercettazioni contro il progetto in esame al Senato al fine di tutelare da una parte una incisiva lotta alla criminalità e alla corruzione e dall'altra ad impedire il 'silenzio di Stato' sull'informazione''.

Le droghe sono cari, è per questo che alcuni pazienti non possono comprare le medicine di cui hanno bisogno. Tutti i farmaci di sconto risparmiare denaro, ma a volte le aziende offrono condizioni migliori rispetto ad altri. Circa il venti per cento degli uomini di età compresa tra 40 e 70 non erano in grado di ottenere l'erezione durante il sesso. Ma non è una parte naturale dell'invecchiamento. Questioni come "Comprare kamagra oral jelly 100mg" o "Kamagra Oral Jelly" sono molto popolari per l'anno scorso. Quasi ogni adulto conosce "kamagra 100mg". Le questioni, come "Comprare kamagra 100mg", si riferiscono a tipi diversi di problemi di salute. In genere, avendo disordine ottenere un'erezione può essere difficile. Prima di prendere il Kamagra, informi il medico se si hanno problemi di sanguinamento. Ci auguriamo che le informazioni qui risponde ad alcune delle vostre domande, ma si prega di contattare il medico se si vuole sapere di più. personale professionale sono esperti, e non saranno scioccati da tutto ciò che dici.