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Trentamila poliziotti in corteo a Roma contro i tagli del governo PDF Stampa E-mail
Forte contestazione delle forze di polizia sotto il ministero della Funzione pubblica. Al corteo in corso oggi (28 ottobre) a Roma, i 30mila poliziotti che si oppongo ai tagli del governo si esprimono in questi termini: "Brunetta buffone", "Le ronde sono vergognose".
I sindacati delle forze di polizia denunciano "le irresponsabili scelte del governo", come la riduzione di oltre 40mila unità il numero degli operatori in servizio e la "sottrazione del il 44% delle risorse alle attività operative e organizzative". Criticano inoltre la decisione "di rinviare di tre anni il rinnovo del contratto collettivo di lavoro e di sottrarsi all'impegno di realizzare un nuovo modello di sicurezza che esalti le professionalità".
Trentamila poliziotti in corteo a Roma contro i tagli del governo. "Le ronde sono vergognose". Contestato il ministro della Funzione pubblica. Quarantamila tagli in organico. "Il governo indifferente alla sicurezza dei cittadini"
Forte contestazione delle forze di polizia sotto il ministero della Funzione pubblica. Al corteo in corso oggi (28 ottobre) a Roma, i 30mila poliziotti che si oppongo ai tagli del governo si esprimono in questi termini: "Brunetta buffone", "Le ronde sono vergognose".
I sindacati delle forze di polizia denunciano "le irresponsabili scelte del governo", come la riduzione di oltre 40mila unità il numero degli operatori in servizio e la "sottrazione del il 44% delle risorse alle attività operative e organizzative". Criticano inoltre la decisione "di rinviare di tre anni il rinnovo del contratto collettivo di lavoro e di sottrarsi all'impegno di realizzare un nuovo modello di sicurezza che esalti le professionalità".
Le organizzazioni sindacali della Polizia di Stato, della polizia Penitenziaria e del Corpo Forestale hanno organizzato una manifestazione, partita alle 9.30 da piazza della Bocca della Verità per arrivare a piazza Navona, contro i tagli alla sicurezza e per la difesa di dignitose condizioni economiche e professionali.
Le scelte del governo- sostengono i sindacati - "smentiscono gli impegni assunti in campagna elettorale, ed esprimono una sostanziale indifferenza verso il diritto alla sicurezza dei cittadini e verso i diritti professionali di chi in condizioni di crescente disagio assicura il massimo impegno a garanzia della convivenza civile e la sicurezza del paese".
Sicurezza, forze di polizia manifestano contro i tagli
Le organizzazioni sindacali della Polizia di Stato, della polizia Penitenziaria e del Corpo Forestale hanno organizzato oggi (28 ottobre) una manifestazione con corteo che è partito alle 9.30 da piazza della Bocca della Verità (Roma) e giungerà a piazza Navona, contro i tagli alla sicurezza e per la difesa di dignitose condizioni economiche e professionali. E' quanto si apprende in una nota.
"Con questa giornata di protesta - continua la nota - i sindacati delle Forze di polizia denunciano le irresponsabili scelte del governo di ridurre di oltre 40mila unità il numero degli operatori in servizio, di sottrarre il 44 per cento delle risorse alle attività operative e organizzative, di rinviare di tre anni il rinnovo del contratto collettivo di lavoro e di sottrarsi all'impegno di realizzare un nuovo modello di sicurezza che esalti le professionalità".
"Sono scelte, queste del governo - conclude la nota -, che smentiscono gli impegni assunti in campagna elettorale, e esprimono una sostanziale indifferenza verso il diritto alla sicurezza dei cittadini e verso i diritti professionali di chi in condizioni di crescente disagio assicura il massimo impegno a garanzia della convivenza civile e la sicurezza del paese".
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40MILA POLIZIOTTI CONTRO GOVERNO,BASTA BLUFF/ANSA
CORTEO A ROMA,NO A RONDE.CONTESTATO BRUNETTA, DIFENDIAMO PURE TE
Basta con ''i bluff e gli annunci'' del governo, basta con la ''politica delle promesse'' e degli ''impegni disattesi'', basta con i ministri che ''offendono'' e la ''vergogna delle ronde'', un tentativo ''miseramente fallito di privatizzare la sicurezza''. Ma soprattutto, basta con i tagli a uomini, mezzi, strutture, perche cosi' facendo ''si sta mettendo a repentaglio sicurezza e liberta' dei cittadini''.
Erano in 40 mila oggi a Roma i poliziotti, gli agenti penitenziari e i forestali che sono arrivati da tutta Italia per protestare contro il governo per la politica sulla sicurezza. Un corteo 'duro', visti i partecipanti - con tanto di cartelli e striscioni contro Berlusconi (''Papi...guarda come ci hai cucinato'' diceva uno dei tanti) - che ha attraversato il centro di Roma e che ha visto sfilare una accanto all'altra per la prima volta le bandiere di tutti i sindacati del comparto, quelli di destra e quelli di sinistra. E, anche, gli uomini con le stellette, nonostante la normativa lo vieti: il Cocer della Guardia di Finanza, che era presente con uno striscione, le rappresentanze sindacali di Marina e Aeronautica, che hanno inviato la loro solidarieta'.
''Quando governavano gli altri'' dice dal palco a nome di tutti il segretario del Siulp Felice Romano, gli uomini che oggi siedono a palazzo Chigi ''ci chiamavano 'i nostri ragazzi'. Ma la verita' e' che al momento dei fatti, per noi che ogni giorno rischiamo di farci ammazzare, non hanno fatto nulla''. Una colpa che ''ricade solo su questo governo, che non ha mantenuto una delle promesse fatte in campagna elettorale ai poliziotti e soprattutto ai cittadini''. Al centro della protesta, la riduzione dell'organico di 40mila unita', il taglio del 44% delle risorse per le attivita' operative, il rinvio di tre anni del rinnovo del contratto. ''Questo governo ha avuto anche i nostri voti - ripetono - e da lui abbiamo avuto solo promesse.
Ora ci troviamo con le macchine che fanno schifo e senza benzina''. Un governo che ''ci ha regalato anche l'umiliazione di essere senzatetto, perche' non paghiamo gli affitti''.
Il piu' contestato e' stato il ministro della Funzione Pubblica Renato Brunetta: al suo indirizzo, sotto la sede del ministero, e' partita una bordata di fischi e il grido di ''buffone, buffone''. ''Lo sappiamo che sei chiuso dietro il tuo scranno d'oro - gli hanno gridato i poliziotti - Noi difendiamo anche la tua sicurezza e tu ci hai preso in giro e ci hai dato dei 'panzoni'''. Accuse a cui ha risposto il portavoce del ministro: tutto il comparto sicurezza, ha detto, rappresenta per il governo una ''peculiarita' specifica'' tanto che ''e' difficile riscontrare negli anni precedenti un bilancio piu' favorevole''. E comunque, tutti quelli che oggi hanno manifestato sappiano che ''il Governo non ha alcuna intenzione di cedere a ricatti, a manifestazioni di piazza e a strumentalizzazioni politiche''.
Ben diversa la lettura dell'opposizione, con il neo segretario del Pd Pier Luigi Bersani che si e' anche affacciato a piazza Navona. ''La sicurezza non si fa con le ronde ma con i poliziotti - ha affermato - e' ora che il governo venga in Parlamento per dare risposte serie e concrete su questo tema''.
Bersani ha anche criticato l'ipotesi di trovare i fondi per leforze dell'ordine dai proventi dello scudo fiscale: ''non e' con l'illegalita' che si finanzia la legalita'''. Accanto ai poliziotti anche il leader dell'Idv Antonio Di Pietro, secondo il quale ''se anche le forze di polizia sono costrette a scendere in piazza per far valere i loro diritti allora vuol dire che siamo veramente alla vigilia di uno sfascio''. A parlare per la maggioranza sono i presidenti dei gruppi del Pdl di Senato e Camera, Gasparri e Cicchitto. ''Stiamo affrontando con determinazione e con misure concrete tutte le problematiche che interessano il comparto'' hanno scritto in una nota congiunta ricordando la decisione di stanziare cento milioni per il rinnovo del contratto. Una ''risposta patetica'', l'ha bollata la presidente dei senatori del Pd Anna Finocchiaro. (ANSA).

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