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CASADIRITTO fa inviare quasi 5000 fax al Ministro della Difesa PDF Stampa E-mail
ALLOGGI DIFESA: AL MINISTRO ON. LA RUSSA GIA' PERVENUTI 4500 FAX DA PARTE DELLE FAMIGLIE DEI MILITARI CHE CHIEDONO DI ESSERE ASCOLTATE.
SI VA VERSO I 5000 FAX E CASADIRITTO SE NE FA INTERPRETE.

Si sta dispiegando con un carico di convinta partecipazione, l'iniziativa di migliaia di famiglie coordinate dal Comitato CASADIRITTO, che con l'invio di fax in maniera diretta ,stanno letteralmente sommergendo la scrivania del Ministro della Difesa On.Ignazio La Russa.
Niente contrapposizione. Questa dovrà essere la fase di interlocuzione e di ragionamento, seppure nell'"ultimo miglio".
Infatti CASADIRITTO CHIEDE AL Ministro della Difesa che, nel momento in cui il Decreto a sua firma varcherà la soglia del Parlamento (Commissione Difesa) ,vengano recepite quelle modifiche alla bozza in esame per renderla pienamente compatibile nella forma e nella sostanza con quanto previsto dalla Legge 244 art. 2 , commi dal 627 al 631 - laddove viene previsto un piano di costruzione di alloggi attraverso un finanziamento ricavato dalla vendita di alloggi ritenuti non più utili per esigenze d'Istituto.
Le famiglie che in un modo così inusuale nel mondo delle stellette , si stanno rivolgendo direttamente al Ministro della Difesa affinché venga ricevuto il Comitato CASADIRITTO ,sono paradossalmente oggetto sia di eventuali vendite ,o al contrario di eventuali imminenti recuperi coatti (sfratti) nel caso che il loro alloggio non faccia parte di quelli individuati negli elenchi che dovranno essere elaborati in un secondo tempo. Quello che rende la situazione drammatica, se non verranno accolte le proposte di CASADIRITTO ,è che alla semplice uscita del Regolamento, che in un primo non conterrà gli elenchi delle case da alienare, i Comandi si apprestino ad affilare i coltelli(sfratti)poiché nella loro autonomia,intendono che la clausola di attuale sospensione dei recuperi forzosi, previsti per Legge (comma 630) decada al momento dell'uscita del Decreto (Regolamento ).
Ebbene , come si fa ad applicare una norma che provocherà un danno irreversibile alle nostre famiglie di militari, civili,pensionati come quello di uno sfratto ,quando in quel momento non è dato sapere quali saranno gli alloggi da porre in vendita ?
Infatti lo stesso Generale Resce , nella sua qualità di Direttore Generale del Demanio Militare prevede , come da lui dichiarato in sede di audizione in Commissione Difesa ,alla Camera dei Deputati, un arco di tempo di circa 20 mesi per l'approntamento degli elenchi.
Può quindi accadere che dopo effettuato un recupero coatto, la Difesa si trovi a vendere quello stesso alloggio, fatto oggetto di recupero ,ad altro soggetto. QUESTO NON DEVE ACCADERE.
Al contrario risulta che un solerte Comando già mette nero su bianco sostanzialmente questo concetto : te ne devi andare alla semplice uscita del Regolamento.
Sappiamo che il Ministro, una volta sentite le nostre ragioni documentate,difficilmente potrà avvallare e tollerare una situazione così paradossale ; noi siamo in grado di indicare la via d'uscita,quando il Ministro, come auspicato, accorderà l'incontro.
L'altra questione in ballo è il rispetto nei contenuti, di quanto esplicitamente indicato nella Legge riguardo alla tutela di quegli utenti con redditi medio-bassi impossibilitati all'acquisto e per i quali la bozza non trova rispondenza.
Un breve cenno sui fax . Da una rapida ma capillare indagine ,a CASADIRITTO risulta che già 4500 fax siano arrivati a Palazzo Baracchini ,sul tavolo del Ministro La Russa.
Entusiasmante e consapevole è la partecipazione degli utenti e delle loro famiglie. Unanime è la partecipazione di interi Comprensori sia nelle grandi città che nelle zone più decentrate. Dalla Cecchignola (Roma) sono partiti più di 500 fax, da Ascoli Piceno una decina. Da Roma, Taranto,Bari, La Spezia ,Genova, Bologna, Padova , Venezia, Vicenza , Bolzano ,Milano ,Torino ,Modena, Ferrara ,Rimini,Verona, Firenze , Pisa , Grosseto,Macerata, Napoli, Cagliari, Sassari, Palermo, Messina Catania e Caserta le adesioni più numerose. E centri più piccoli come Gaeta, Cesano. Olgiate Olona, Aulla, Conegliano Veneto, Bassano del Grappa, La Maddalena, Sesto Fiorentino.
Di particolare rilievo i fax che sono giunti anche da L'Aquila ,perfino dagli abitanti di via Filomusi Guelfi ,un complesso di case della Difesa danneggiato in modo definitivo dal recente terremoto.
Di positivo ci sono apparsi importanti segnali dal Palazzo. Le nostre famiglie rimangono in attesa, CASADIRITTO con loro , auspica che la convocazione avvenga prima della trasmissione della bozza del Decreto al Parlamento.

Roma lì 13 giugno 2009

Sergio Boncioli
Coordinatore Nazionale
CASADIRITTO

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