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Riordino Carriere: continua l'esame parlamentare dei disegni di legge. AMID avanza una proposta sul metodo da seguire. PDF Stampa E-mail

Riordino Carriere: continua l'esame parlamentare dei disegni di legge

Giovedì 21 settembre si sono riunite congiuntamente le Commissioni 1ª (Affari Costituzionali) e 4ª (Difesa), per proseguire l'esame dei disegni di legge nn. 142 e 430, sul riordino delle carriere delle Forze di polizia.

(142) MANTOVANO ed altri. - Disposizioni particolari relative al personale delle Forze di polizia e delle Forze armate e delega al Governo per il riordino dei ruoli del medesimo personale

(430) SAPORITO ed altri. - Disposizioni relative al personale delle Forze di polizia e delle Forze armate e delega al Governo per il riordino dei ruoli del medesimo personale

- e petizione n. 100 ad essi attinente

(Esame congiunto e rinvio)

Il senatore SAPORITO (AN), relatore per la 1ª Commissione, riferisce sui contenuti dei disegni di legge in titolo, che ripropongono - in identico testo - un disegno di legge approvato dalla Camera dei deputati all'inizio del 2006 e trasmesso al Senato nell'imminenza del termine della XIV legislatura. Proprio tale circostanza impedì la conclusione di quell'iter che si intende qui riprendere.

Il provvedimento si inserisce in una serie di interventi legislativi realizzati dai Governi che si sono succeduti nelle ultime due legislature, indipendentemente dall'appartenenza agli opposti schieramenti politici, finalizzati a soddisfare le esigenze di perequazione e di riordino dei ruoli delle forze di polizia e delle forze armate. I disegni di legge propongono di conferire al Governo una delega per l'esercizio della quale risultano essere già stanziate - per il triennio - somme pari a circa 300 milioni di euro. Ritiene che occorra in primo luogo definire l'ambito di applicazione, chiarendo se si intenda comprendervi anche il personale direttivo e dirigente: una scelta che ha evidenti conseguenze in termini di oneri finanziari.

Chiede quindi al Governo di fornire informazioni circa l'effettiva sussistenza e la consistenza delle risorse destinate al provvedimento in esame; in secondo luogo sollecita il Governo a chiarire se vi sia la disponibilità a definire con l'iniziativa in esame il riordino dei ruoli non direttivi e non dirigenziali, con l'impegno di provvedere, entro la legislatura, anche a quello dei ruoli direttivi e dirigenziali, prevedendo appositi stanziamenti.

Conclude proponendo di procedere all'audizione dei rappresentanti delle organizzazioni sindacali delle forze di polizia a ordinamento civile e dei COCER interforze; dichiara, infine, di ritenere utile istituire un comitato ristretto per l'elaborazione di un testo da sottoporre all'esame delle Commissioni riunite.

La relatrice per la 4ª Commissione VILLECCO CALIPARI (Ulivo) rileva che i due disegni di legge modificano le norme che disciplinano le promozioni, i periodi di permanenza nei vari gradi e qualifiche ed i criteri di remunerazione di tutto il personale che rientra nel comparto della difesa e della sicurezza. In particolare, essi prevedono di riordinare la dirigenza, armonizzandone i trattamenti con quelli della dirigenza pubblica, ciò che implica la destinazione a tale settore di significativi miglioramenti economici; di unificare il ruolo degli agenti e degli assistenti con quello dei sovrintendenti e dei loro equivalenti nelle Forze armate, ciò che equivale a prevedere una carriera unica per le qualifiche di base, con promozioni ad anzianità e conseguenti miglioramenti economici, una promozione al grado apicale prima della cessazione dal servizio e condizioni migliorative del trattamento di quiescenza; di incrementare il trattamento economico del personale appartenente al ruolo degli ispettori e dei marescialli, valorizzandone economicamente le responsabilità funzionali; di realizzare un'area di natura dirigenziale, unificando il ruolo dei commissari e dei dirigenti della polizia, delle Forze armate e alcuni ruoli tecnici degli altri corpi armati; di riconoscere e valorizzare le funzioni di natura dirigenziale svolte dagli ufficiali superiori delle Forze armate e dei funzionari delle corrispondenti qualifiche delle Forze di polizia; di concedere perequazioni di natura economica tra il ruolo dei marescialli e quello degli ispettori; di valorizzare il trattamento economico del personale ad ordinamento civile e militare delle qualifiche iniziali; di intervenire sui contenuti del rapporto di impiego della dirigenza.

Premessa l’esigenza di analizzare ciascuno di questi punti, la relatrice ritiene che il riordino delle carriere dei militari e dei poliziotti, pur condivisibile, vada tuttavia effettuato sulla base di risorse certe e disponibili e con il consenso delle categorie interessate; condizioni sulla cui sussistenza nelle due iniziative legislative formula forti riserve.

I provvedimenti ricalcano fedelmente quello approvato dalla Camera al termine della precedente legislatura e trasmesso al Senato qualche settimana prima dello scioglimento. Durante l'iter del provvedimento alla Camera fu da più parti rilevato come il testo fosse sprovvisto di una relazione tecnica, ciò che non consentiva di definirne i costi, decisamente rilevanti e stimabili intorno al miliardo di euro. Anche le due iniziative legislative in esame costituiscono un insieme di norme dal costo non quantificato né si conosce neppure di quali risorse si possa esattamente disporre. Si tratta dunque di norme "manifesto", che tuttavia inducono aspettative che potrebbero essere destinate a rimanere deluse per mancanza di copertura finanziaria. Sono altresì molto evidenti i contrasti che le norme in questione determinano all'interno del comparto sicurezza e difesa. Non a caso nella precedente legislatura la maggioranza delle rappresentanze sindacali e militari prese posizione contro l’analogo provvedimento.

Le norme contenute nelle due iniziative legislative in esame definiscono dunque nuovi rapporti tra Pubblica Amministrazione e cittadini, nei quali determinano una situazione giuridica di legittimo interesse, rimettendo poi la possibilità di soddisfazione all’esistenza di risorse economiche da reperire con le future manovre economico-finanziarie. Ciò costituisce - insiste la relatrice - un assurdo inaccettabile anche sul piano morale. A tale proposito, ella sollecita maggior attenzione e maggior rispetto nei confronti delle Forze di polizia e le Forze armate, chiamate a svolgere compiti peculiari e delicatissimi. Da ciò l’esigenza di approfondire accuratamente i contenuti dei provvedimenti e di chiarire gli aspetti dei costi e della copertura finanziaria.

Passando quindi al merito delle iniziative, la relatrice ricorda che al momento il personale è articolato su quattro ruoli, ruolo truppa (articolato su 4 gradi), ruolo sergenti (articolato su 3 gradi), ruolo marescialli e ruolo ufficiali (non dirigenti e dirigenti). La prima questione concerne l'unificazione dei due ruoli (truppa e sergenti) e i loro equivalenti nelle Forze di polizia (agenti e sovrintendenti) in un unico ruolo. Si tratta di un passaggio condivisibile, che risolve il problema di due carriere troppo corte, che si esauriscono nei primi 16-18 anni di servizio, ma crea sperequazioni ai danni di coloro che già si trovano nel ruolo dei sergenti e dei sovrintendenti, e che verrebbero così scavalcati dai nuovi arrivati.

Il secondo aspetto riguarda il ruolo ispettori/marescialli, che ha bisogno di un doppio intervento: garantire una progressione economica certa che sganci la carriera gerarchica da quella amministrativa, da un lato; aprire il ruolo dando sbocco ai gradi della carriera superiore sulla base di titoli e requisiti adeguati, dall’altro. Nulla di ciò è effettuato con le iniziative in esame, che si limitano ad intervenire sui sostituti commissari.

Quanto alla questione della dirigenza, va rilevato che, mentre nel pubblico impiego sono ormai molti i settori nei quali i laureati entrano direttamente nella carriera dirigenziale, non è così in questo comparto. Inoltre, a differenza della dirigenza pubblica, quella delle Forze di polizia non è stata contrattualizzata, mentre per quella delle Forze armate non è prevista attualmente nemmeno la concertazione. Migliorare il loro trattamento economico è dunque possibile se si interviene sull'intero comparto. La strada maestra è quella della contrattualizzazione e non semplicemente della delegificazione, che porterebbe al risultato di fissare annualmente lo stipendio dei dirigenti sulla base della media degli aumenti concessi ai contrattualizzati e con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri.

Per queste ragioni, la relatrice esprime forti riserve sui disegni di legge. Chiede inoltre al rappresentante del Governo di chiarire quali siano le risorse allo scopo realmente disponibili.

Il riordino dei ruoli - ella conclude - è un problema che coinvolge tutte le parti politiche e merita di essere affrontato in maniera bipartisan e con serenità. In considerazione delle manifestazioni di contrarietà espresse, a suo tempo, dalle parti interessate, ella segnala infine l’esigenza di procedere ad audizioni dei sindacati di Polizia e delle Rappresentanze militari, anche atteso che nella manovra di bilancio dello scorso anno non sono stati previsti neppure gli accantonamenti utili al rinnovo dei contratti.

Il presidente BIANCO ricorda che all'esame dei disegni di legge in titolo è connesso quello della petizione n. 100, con la quale si sollecita l'approvazione di una legge delega per il riordino delle carriere delle forze di polizia e delle forze armate.

Il senatore MANTOVANO (AN) concorda con la relatrice Villecco Calipari nel ritenere che il Parlamento e il Governo non debbano suscitare attese destinate ad essere deluse: a tal fine ritiene prioritario sollecitare il Governo a presentare la relazione tecnica. Paventa il rischio che le somme già destinate al provvedimento in esame possano essere distolte da tale finalità, qualora non si avviasse un immediato e fattivo esame dei disegni di legge: un'ipotesi che va scongiurata, anche ove si verificasse la necessità di stanziare ulteriori somme.

Ritiene utile procedere nel più breve tempo possibile alle audizioni richieste, che devono però, a suo giudizio, coinvolgere anche i vertici delle forze di polizia e delle forze armate. Quanto alle manifestazioni di contrarietà cui ha fatto riferimento la relatrice Villecco Calipari, considera irrealistico attendere l'unanimità delle posizioni delle organizzazioni sindacali quale presupposto dell'iniziativa legislativa.

Il presidente BIANCO propone che le Commissioni riunite tornino a riunirsi la prossima settimana, in una data da concordare, per ascoltare l'intervento dei rappresentanti del Governo, con particolare riferimento ai profili finanziari; saranno quindi definiti modalità e tempi per le audizioni richieste.

Le Commissioni riunite concordano.

Il seguito dell'esame è quindi rinviato.

La seduta termina alle ore 14,40.

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Legislatura 15º - Commissioni 1° e 4° riunite - Resoconto sommario n. 3 del 28/09/2006

COMMISSIONI 1ª e 4ª RIUNITE

(Affari Costituzionali)

(Difesa)

GIOVEDÌ 28 SETTEMBRE 2006

3ª Seduta

Presidenza del Presidente della 1ª Commissione

BIANCO

Interviene il sottosegretario di Stato per la difesa Casula.

La seduta inizia alle ore 14,05.

IN SEDE REFERENTE

(142) MANTOVANO ed altri. - Disposizioni particolari relative al personale delle Forze di polizia e delle Forze armate e delega al Governo per il riordino dei ruoli del medesimo personale

(430) SAPORITO ed altri. - Disposizioni relative al personale delle Forze di polizia e delle Forze armate e delega al Governo per il riordino dei ruoli del medesimo personale

- e petizione n. 100 ad essi attinente

(Seguito dell'esame congiunto e rinvio. Richiesta di relazione tecnica, ai sensi dell’articolo 76-bis, comma 3, del Regolamento)

Prosegue l'esame congiunto, sospeso nella seduta del 21 settembre.

Il sottosegretario CASULA, premesso che i disegni di legge ripropongono il testo del provvedimento approvato dalla Camera dei deputati nel gennaio del 2006, il cui iter non si è concluso a causa del termine della legislatura, rileva che essi rappresentano un compromesso tra posizioni estremamente diversificate, in relazione alle strutture e alle categorie di personale alle quali si riferiscono. Pur affermando che, in linea di principio, il Governo concorda sulla necessità di pervenire ad un riordino delle carriere, segnala tuttavia l’insufficienza dei fondi destinati alla copertura finanziaria dei disegni di legge, essendo stata una parte di essi già utilizzata per la copertura di altro provvedimento. Al riguardo occorrerà comunque una nuova relazione tecnica.

Il senatore DE GREGORIO(Misto-Inm), presidente della 4a Commissione, segnala la necessità di pervenire prioritariamente alla esatta definizione degli stanziamenti allo stato disponibili ai fini della copertura del progetto di riordino, onde valutare quali siano gli interventi normativi compatibili.

Il presidente BIANCO propone di acquisire ulteriori informazioni, con particolare riguardo alla copertura finanziaria del provvedimento in esame, demandando agli Uffici di presidenza riuniti il compito di definire un calendario per il seguito dei lavori e per eventuali audizioni.

Il senatore SAPORITO (AN), relatore per la Commissione affari costituzionali, osserva che se dall’ambito di applicazione della legge venissero escluse le fasce direttive e dirigenziali, le risorse sarebbero sufficienti per gli obiettivi che ripropone il disegno di legge. È, pertanto, possibile e doveroso concludere tempestivamente l’iter d’esame, portando a compimento il progetto di riordino.

Il senatore MANTOVANO (AN) ricorda che la relazione tecnica presentata dal Governo all’inizio del 2006 in occasione dell’esame del disegno di legge che fu approvato dalla Camera dei deputati nella scorsa legislatura, formulava riserve sulla copertura finanziaria solo per quanto riguarda il meccanismo di rinvio della parte economica relativa a ufficiali e dirigenti. Si sorprende dunque che quella certificazione sia revocata in dubbio in questa nuova fase, con l’argomento che una parte delle risorse sarebbe stata destinata ad altro provvedimento.

Essendo contrario all’ipotesi di rinvio dell’esame prospettata dal rappresentante del Governo, propone che si richieda al Governo una relazione tecnica aggiornata, nonché l’esplicitazione delle reali intenzioni sul progetto di riordino di cui al disegno di legge in esame. In proposito, chiede che sia acquisito anche il parere del rappresentante del Ministero dell’interno.

Il senatore RAMPONI (AN) sottolinea la necessità di dare al Governo un tempo ragionevolmente contenuto per approfondire la questione, acquisendo i rispettivi orientamenti dei Ministeri dell’interno e di quello della difesa, ciascuno per la propria parte di competenza. Ricorda quindi che gli stanziamenti di cui si tratta furono messi a disposizione successivamente all’attentato alle truppe italiane di stanza a Nassirya, anche come dimostrazione di sostegno e di attenzione nei confronti delle Forze armate e delle Forze di polizia. Pur se una parte di quegli stanziamenti sono stati utilizzati per la copertura finanziaria del cosiddetto riallineamento delle Forze di polizia, disposto con la legge n. 263 del 2004, le somme residue sono ancora disponibili. Propone pertanto che, dopo aver acquisito gli orientamenti dei due Dicasteri interessati, si proceda alle audizioni dei rappresentanti delle categorie, per proseguire quindi l’esame congiunto dei provvedimenti.

Il presidente BIANCO sottolinea la necessità di fornire risposte serie, tempestive e non demagogiche sul progetto di riordino dei ruoli del personale delle Forze di polizia e delle Forze armate. Ritiene dunque opportuno acquisire ogni utile elemento di valutazione, in particolare sotto il profilo della copertura finanziaria, invitando il Governo a presentare entro un breve termine la relazione tecnica. Dopo aver acquisito anche il parere del Dicastero dell’interno, le Commissioni riunite potranno concordare in sede di Uffici di presidenza riuniti i tempi per il seguito dell’esame, nonché il calendario delle audizioni.

Le Commissioni riunite convengono, infine, di richiedere la relazione tecnica di cui all’articolo 76-bis, comma 3, del Regolamento, sollecitando il Governo anche a definire in modo univoco il proprio orientamento sull’approvazione tempestiva dei disegni di legge.

Il seguito dell’esame congiunto è quindi rinviato.

La seduta termina alle ore 14,30.

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clicca quì per visualizzare la proposta di AMID per realizzare il Riordino delle Carriere

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