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Benemerito O.d.G. del congresso provinciale della CGIL di Ravenna PDF Stampa E-mail

CONGRESSO PROVINCIALE DELLA CGIL DI RAVENNA

 

ORDINE DEL GIORNO

PER LA DEMOCRAZIA NELLE FORZE ARMATE E NELLE FORZE DI POLIZIA

La difesa del disegno originario della Costituzione, in cui la CGIL è oggi impegnata, significa oggi anche difesa ed ampliamento dei diritti democratici degli appartenenti alle Forze Armate e di Polizia. Il Governo di destra anche in questo campo persegue un disegno politico autoritario, proponendo una riforma dei codici militari che allarga a dismisura i reati militari ed attua e restringe i già limitati spazi democratici dei cittadini in uniforme.

Gli stessi corpi già smilitarizzati conoscono oggi una nuova e più militaresca lettura della disciplina, della catena di comando e dell’ossequio a regole gerarchiche, che prevalgono sulla professionalità, preparazione ed efficienza individuale e collettiva nel servizio. E’ questo il caso della P.S. (vedi i fatti e le violenze del G8 di Genova e Napoli e le conseguenti promozioni di funzionari protagonisti di quei tristi episodi indagati e rinviati a giudizio) o dei VV.FF. che in proposte di legge presenti in Parlamento  si vorrebbe portare sotto il controllo della Difesa.

La CGIL, che insieme a CISL e UIL sostenne e guidò il movimento per la riforma della Polizia, attuata con la legge n. 121 del 1981, è anche oggi impegnata a contrastare queste tendenze autoritarie, per affermare i diritti democratici degli appartenenti alle forze di Polizia ed alle Forze Armate.

Oggi è necessaria una riforma della legge 382 dell’11/7/78 che abbia contenuti adeguati alla realizzazione di un vero rapporto democratico nelle Forze armate e per la loro rappresentanza militare. Deve essere prevista una rappresentanza definita per legge, come avviene per la legge elettorale per il pubblico impiego e le sue RSU, esterna a qualsiasi vincolo gerarchico e disciplinare e completamente distinta ed autonoma dalla catena di comando.

E’ inoltre necessario definire, nel rispetto della Costituzione, il pieno diritto di associazione per i militari di ogni ordine e grado.

Il sistema elettorale della rappresentanza deve prevedere l’elezione diretta, su liste specifiche per tutti i livelli della rappresentanza, che possono essere presentate liberamente dalle associazioni o da singoli gruppi di militari, assegnando i seggi in modo proporzionale.

L’elettorato attivo deve essere universale e riguardare tutti gli appartenenti alle Forze Armate; gli eletti devono essere direttamente proporzionali al numero degli appartenenti ad ogni ordine, grado e stato giuridico

A livello centrale, in fase di contrattazione, i comandi generali e gli stati maggiori non devono avere il potere spettante alle sole rappresentanze militari, ma devono essere la naturale controparte nella contrattazione ai rispettivi livelli.

La piattaforma contrattuale dovrà essere definita dalla rappresentanza assistita dalle associazioni a tutti i livelli, centrale e periferico. La rappresentanza dovrà avere la titolarità della trattativa contrattuale di 1° e 2° livello e potrà essere assistita dalle associazioni sia nella trattativa che nelle sedute di informazione e concertazione; provvederà inoltre alla tenuta delle assemblee di informazione e approvazione della piattaforma.

I singoli componenti della rappresentanza non devono essere sottoposti in nessun modo al regolamento di disciplina militare, nell’esercizio delle loro funzioni o quando esprimono posizioni in pubbliche riunioni o manifestazioni.

Le Forze di Polizia smilitarizzate partono da una realtà sindacale già consolidata, con il SILP per la CGIL, che celebra in queste settimane il suo Congresso nazionale con oltre 10.000 iscritti, e la organizzazione della Polizia penitenziaria e delle Guardie forestali nella F.P. E’ tuttavia giunto il momento di superare l’art. 82 della legge n. 121 del 1981, consentendo l’affiliazione dei sindacati di polizia alle Confederazioni.

La CGIL di Ravenna auspica che un eventuale programma per un governo democratico del paese, da presentare alle elezioni del 2006 contenga anche l’affermazione di questi contenuti, che ritiene irrinunciabili.

 

Ravenna, 18/01/2006

 

APPROVATO

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