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RISPOSTA "TECNICA" ISTITUZIONALE DEL PORTAVOCE DEL GOVERNO TECNICO O "TECNICA" DI NON RISPONDERE? Tutti gli aggiornamenti di CASADIRITTO PDF Stampa E-mail

Significativa la risposta che il Portavoce del Governo, tramite la Segreteria, Questo indirizzo e-mail è protetto dallo spam bot. Abilita Javascript per vederlo. ritiene di fornire a famiglie che nel quadro delle iniziative che CASADIRITTO ha intrapreso, risponde a chi pone importanti interrogativi sugli alloggi della Difesa e sui canoni impossibili imposti a utenti "scomodi".
Esordiendo con "abbiamo letto con attenzione..." e proseguendo circa il Programma di Governo, impegnato fra l'altro su principi condivisibili, ma assolutamente privi di attinenza immediata sul problema richiesto, urgente e impellente, da ultima spiaggia. Alla faccia dell'attenzione. Tra l'altro si risponde allo stesso modo a più interlocutori, non mostrando, a nostro parere, quella cortesia dovuta oltre che all'attenzione, anche al rispetto del singolo interlocutore. Si dirà, ma ancora non l'avete capito? Vi abbiamo "gabbato" e piantatela.
No, non l'abbiamo capito e anzi vogliamo che la capiate voi, finalmente e non vogliamo capire nemmeno di essere presi in giro. Caro Signor portavoce gli utenti, ex appartenenti delle Forze Armate, pensionati e vedove, non meritano quella prosa, ma impegni se volete. Altrimenti, sempre entrando nel merito, dite quello che il Governo pensa di fare.
Ai nostri amici utenti e alle loro famiglie, che hanno tanto da dirvi, e che vorranno meglio ancora argomentare il tema, chiediamo di interloquire con il Portavoce del Governo con la email Questo indirizzo e-mail è protetto dallo spam bot. Abilita Javascript per vederlo. e di inviarci le ulteriori eventuali risposte.
Forse sarà utile finalmente, per aprire un contatto vero con CASADIRITTO.

Roma li 12 febbraio 2012

Sergio Boncioli
Coordinatore Nazionale CASADIRITTO

P.S.:
Il testo completo delle risposte del Portavoce del Governo è possibile leggerlo sul sito.

Le droghe sono cari, è per questo che alcuni pazienti non possono comprare le medicine di cui hanno bisogno. Tutti i farmaci di sconto risparmiare denaro, ma a volte le aziende offrono condizioni migliori rispetto ad altri. Circa il venti per cento degli uomini di età compresa tra 40 e 70 non erano in grado di ottenere l'erezione durante il sesso. Ma non è una parte naturale dell'invecchiamento. Questioni come "Comprare kamagra oral jelly 100mg" o "Kamagra Oral Jelly" sono molto popolari per l'anno scorso. Quasi ogni adulto conosce "kamagra 100mg". Le questioni, come "Comprare kamagra 100mg", si riferiscono a tipi diversi di problemi di salute. In genere, avendo disordine ottenere un'erezione può essere difficile. Prima di prendere il Kamagra, informi il medico se si hanno problemi di sanguinamento. Ci auguriamo che le informazioni qui risponde ad alcune delle vostre domande, ma si prega di contattare il medico se si vuole sapere di più. personale professionale sono esperti, e non saranno scioccati da tutto ciò che dici.

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INIZIATI GLI INCONTRI CON I GRUPPI PARLAMENTARI
PROSEGUE CON SUCCESSO L'INVIO DI FAX AL MINISTRO DELLA DIFESA

INVITO AD INVIARE EMAIL AI CAPI GRUPPO ED AI SINGOLI PARLAMENTARI CHIEDENDO CHE LE INIZIATIVE SIANO COORDINATE CON I GRUPPI DI TUTTI I PARTITI. QUESTO NON E' UN NORMALE APPELLO

Allo scopo di coordinare quanto possibile tutte le numerose iniziative che a livello parlamentare a cui i Gruppi Parlamentari o singoli parlamentari hanno dato o stanno dando corso, il Comitato CASADIRITTO ha iniziato una serie di contatti con chi, a vari livelli, tratta o ha trattato le esigenze abitative del personale della Difesa in Servizio o in quiescenza nell'ambito del Parlamento. Tali incontri hanno avuto inizio questa settimana e dovranno concludersi entro pochi giorni.
Parallelamente, a tale proposito, è utilissimo riprendere l'invio di e-mail da parte delle famiglie e degli utenti ai Parlamentari stessi affinché trovino un coordinamento tra Gruppi Parlamentari al di la dei singoli schieramenti e superino i pur legittimi confini di schieramento e che le loro iniziative abbiano da subito l'effetto dell'immediatezza e della cogenza legislativa. Bloccare i canoni folli, far uscire il Decreto annuale redditi 2010 misteriosamente sparito, sebbene già firmato dl 15 marzo 2011, ma sottratto al naturale e indispensabile controllo della Corte dei Conti, sono gli elementi da cui partire. In poche parole far ritornare la legalità, la dove si sta agendo, per stessa ammissione degli "attori protagonisti", in piena SEGRETEZZA ed in un clima che sembra da "notte dei lunghi coltelli" anziché come dovrebbe essere di trasparenza e buon senso. E' inconcepibile che CASADIRITTO più volte, ha messo in luce questo comportamento, non certamente ortodosso, come del caso del Decreto annuale, investendo della questione anche il Capo dell'UFFICIO LEGISLATIVO DELL DIFESA, ottenendo in risposta un assoluto e disdicevole silenzio.
Considerata l'assoluta necessità di trovare l'indispensabile interlocuzione seppure difficile ai massimi livelli dell'Amministrazione Difesa, come noto, da alcuni giorni si è dato inizio all'invio di fax onde favorire la richiesta di un incontro del Comitato CASADIRITTO con il Ministro della Difesa. Tale iniziativa prosegue con crescente partecipazione delle famiglie tanto che già è stata superata la quota di 2.500 fax inviati.
Sono state interessate anche città e località che non avevano mai partecipato prima d'ora ad analoghe iniziative.
Si rammenta a tutte le famiglie l'urgenza e l'importanza che riveste l'invio dei fax, ricordando che copia del fax da compilare ed inviare è disponibile sul sito. Quello di cui stiamo parlando e che invitiamo tutte le famiglie a riflettere, è che questo non è un normale appello.

Roma li 2 febbraio 2012

Sergio Boncioli
Coordinatore Nazionale CASADIRITTO

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VENDITA ALLOGGI DELLE PALAZZINE AERONAUTICA - OSTIA LIDO- ROMA

Il Comando Aeronautica Militare Roma, ha provveduto ad inviare le lettere di proposta di acquisto per n. 98 alloggi facenti parte delle palazzine di via delle Baleari 3 -Roma Ostia Lido.
Parte delle lettere già sono state recapitate in data 1° febbraio, le altre sono in corso di invio.
Ogni utente interessato dovrà tener conto di quanto prescritto dal Decreto Ministero Difesa del 18 maggio 2010 pubblicato nel sito di CASADIRITTO.
Seguiranno altre informazioni.

Roma 2 febbraio 2012

Sergio Boncioli
Coordinatore Nazionale CASADIRITTO

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27 gennaio 2012
IMPORTANTE ALLOGGI: Audizione Senato Capo S.M.D Gen. Abrate

Si è svolta il giorno 25 gennaio presso la Commissione Difesa del Senato, la prevista audizione del Capo di Stato Maggiore Difesa Generale Biagio Abrate. Particolarmente interessante e significativo è quanto affermato dallo stesso Capo S.M.D in merito agli alloggi della Difesa.
"Passo ora a trattare degli alloggi di servizio disponibili per il personale militare, soprattutto in relazione alla "revisione dello strumento militare" ed alla sua professionalizzazione.
Le mutate esigenze alloggiative in ambito Difesa, alla luce del processo di trasformazione dello strumento militare, hanno portato alla predisposizione del "Programma pluriennale per la costruzione, l'acquisto e la ristrutturazione di alloggi di servizio", disposto dalla legge finanziaria per il 2008.
Tale programma individuava una esigenza alloggiativa complessiva della Difesa stimata in circa 70.000 unità, rendendo necessario realizzare sul territorio nazionale, in aggiunta a quelli già esistenti, ulteriori 51.600 alloggi circa, di cui 16.000 nella sola Regione Lazio. I costi di sola costruzione delle abitazioni furono stimati, complessivamente, in 5.7 miliardi di euro. Stiamo procedendo in questa direzione, anche se la disponibilità di fondi dedicati richiederà tempi molto lunghi e formule diversificate.
Sempre in applicazione della citata legge finanziaria per il 2008, furono inoltre individuate 3.022 unità alloggiative alienabili, il cui elenco è stato formalizzato il 22 novembre 2010 con Decreto direttoriale della Direzione Generale dei Lavori e del Demanio, che ha in corso le attività tecniche, prodromiche alla definizione delle proposte di acquisto entro il corrente anno.
L'entrata in vigore del "Regolamento per l'attuazione del programma pluriennale" (D.M 18 maggio 2010, n. 112) ha permesso di imprimere un forte impulso alle aspettative dei dipendenti della Difesa di acquisire in futuro un'abitazione mediante la procedura "a riscatto", tipologia di acquisto prevista, per la prima volta, dalla menzionata legge "finanziaria per il 2008".
In tale ottica, sono state avviate le attività finalizzate a definire il quadro complessivo e particolareggiato delle esigenze ed a individuare le aree di possibile edificazione.
Inoltre, la vigenza del citato Decreto Ministeriale consentirà di attivare la procedura per il recupero forzoso delle unità abitative occupate dagli utenti "sine titulo non protetti", temporaneamente "sospesa".
Tale situazione, in considerazione della costante insufficiente disponibilità di alloggi di servizio, sta provocando, specie nei grandi centri urbani caratterizzati da elevati costi di acquisto/locazione degli alloggi, significativi disagi al personale militare in servizio, costringendolo ad un pendolarismo giornaliero con evidenti ripercussioni sia sul rendimento lavorativo sia sulla serenità dei rispettivi nuclei familiari.
Al riguardo, attese le diversificate situazioni che contraddistinguono gli utenti interessati al riscatto degli alloggi, si sta definendo l'ordine di priorità e la tempistica, a premessa dell'esecuzione delle azioni necessarie.
Infine, le F.A., ai sensi della L. n. 122/2010 e del D.M. 16 marzo 2011 hanno provveduto ad inviare ai soggetti interessati le notifiche relative alla rideterminazione dei canoni corrisposti dagli utenti "sine titulo non protetti".
Un provvedimento sacrosanto nella suo "ratio" e nel suo forte impatto economico dissuasivo, che però ha suscitato reazioni talvolta scomposte ancorché irrazionali. La ragionevolezza non sempre è un principio condiviso."

Allegato:
Testo integrale audizione del Capo S.M.D. (sul sito)

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A.A.A. VENDESI?

SI AVVICINANO LE VENDITE DELLA DIFESA: I MAGGIORI PERICOLI ?
- LE NORME DEL DECRETO DEL 18 MAGGIO 2010
- GLI APPRENDISTI STREGONI
- LA CRISI ECONOMICA
IMMINENTI LE LETTERE RACCOMANDATE

LE NORME

Secondo la puntigliosa e dettagliata tabella di marcia che i "decretatori" si erano dati, ove sono minuziosamente citati - Decreto Ministro Difesa del 18 maggio 2010 , n. 112 di cui alla G.U. n. 167 del 20 luglio 2010 art. 7 - era previsto che percorsi i dovuti adempimenti, decreti e decretini anche di natura direttoriale o dirigenziale, sarebbe dovuta scattare al termine della scorsa estate 2011 " l'OPERAZIONE VENDITA". A dire il vero, il quadro più ambizioso di un Programma Pluriennale comprendeva anche un maestoso e sontuoso piano per la costruzione di 51.000 alloggi per un controvalore di più di 5 miliardi di euro (cinquemiliardi di euro). Quelli della prima tranche, autocitati in priorità 1, n. 15.542 alloggi, nuovi di zecca per un importo di 1.672.077.845 euro evidenziati nell'allegato 8 al Programma, sono rimasti di carta straccia. Chi ha condotto l'operazione "Carta straccia"? Quanti militari in servizio ci avevano creduto? Il COCER era rimasto perplesso, quasi incredulo, ma niente di più ed aveva presto abbandonato la scena.
Per ben tre volte Corte dei Conti e Consiglio di Stato, dall'alto delle loro dotte osservazioni pesanti, hanno rispedito al mittente il voluminoso incartamento che molti hanno avuto il privilegio di leggere e pochissimi quello di poterlo cambiare almeno in qualche punteggiatura. Ma poi, in maniera fulminea il 18 maggio 2010 è stato firmato dal Ministro quasi intatto e lo stesso 18 maggio è stato approvato dalla Corte dei Conti. Tutto perfetto.
Successivamente, quasi un anno dopo, nella Gazzetta Ufficiale n. 70 del 26 marzo 2011 Suppl. Ord. N. 80 , sono stati individuati i 3.022 alloggi da alienare dispiegati in varie parti del Territorio Nazionale, parte occupati da personale ASI e ASDT in titolo, parte senza titolo, ed in parte alloggi vuoti.

DECRETO n. 112 del 18.5.2010

Su questo Decreto, che ha impegnato CASADIRITTO passo per passo per due anni, quasi tutto è stato detto, man mano che tutto travolgeva e tutto superava. Inutilmente, La Commissione V Bilancio della Camera dei Deputati, esaminando lo schema di decreto del Piano Pluriennale, votando, stabiliva che in armonia a quanto stabilito dalla Legge 244 art. 2 comma 628 lettera a) venisse inserita l'identificazione degli alloggi ASI con la seguente identificazione "la costante presenza del titolare (del titolare l'alloggio ASI n.d.r.) nella sede di Servizio" Questa importante precisazione fu approvata dalla Commissione Bilancio giovedì 17 dicembre 2009.
Ma inutilmente. Al di la di tutte le alchimie e sotterfugi quella frase stava a significare che gli alloggi ASI sono assegnati a chi abita e lavora nella stessa struttura. Lavorarono di fino e lavorarono con l'accetta, ci riuscirono ad eludere anche una norma votata dal Parlamento. Tanti erano gli interessi al limite della confessione. Non ci soffermiamo in questa sede in che modo tale decisione avrebbe influito sui 9.000 alloggi ASI che sono la causa principale dello sfascio. La potente macchina ancora una volta la ebbe vinta. Il COMITATO CASADIRITTO è stato per lungo tempo impegnato per far notare ciò che non andava nelle stanze del Ministro della Difesa La Russa prima con il dr. Petri, suo valido Consigliere, invero molto gentile e possibilista ma poi non più disponibile, poi con il Sottosegretario Crosetto, varie volte, almeno due volte in audizioni in Commissione Difesa. Ma quel monolite costituito dagli interessi forti della Difesa, non scalfibile, era li. Sic transit gloria mundi. Alcuni personaggi oggi, continuano ad operare in Parlamento, sicuramente per il bene di tutti, ma noi ci troviamo a fare i conti con quel Decreto del 18 maggio 2010 e con quello del 16 marzo 2011. Ci dispiace fra l'altro, di non poter più avvalerci del contributo, a questo punto anche testimoniale dell'on. CROSETTO che ha scelto di non far parte della Commissione Difesa, un approdo, a nostro parere, che era quasi naturale. Ma così funziona.
Nel "REPORT sulle vendite" del 30 maggio 2011, all'interno del quale CASADIRITTO esaminava in dettaglio il Decreto del 18 maggio 2010, avevamo richiamato l'attenzione particolare sugli aspetti più iniqui della norma:
- cancellazione sostanziale dei diritti di tutela per le famigli non in grado di acquistare l'immobile, tutela invece chiara all'interno della Legge 244 che il Decreto doveva scrupolosamente osservare;
- incredibile procedura per il calcolo del reddito, allo scopo chiaro di eliminare o quasi le percentuali, invero già basse, di sconti. Ciò in analogia a quanto poi inserito nel Regolamento sui canoni di mercato del 16 marzo 2011. vedi penalità art. 7 comma 7 punto a) e b) del Regolamento del 18 maggio 2010;
- spese di accatastamento a carico dell'acquirente, qualora l'immobile non risulti accatastato;
- inserimento, molto discrezionale vista la metodologia, delle norme sulle vendite all'asta (non previste assolutamente dalla Legge 244 art. 2 commi 627 al 632). Infatti uno solo dei requisiti di cui all'art. 7 comma 8 punti a), b), c) e d) fa scattare tali procedure. Soltanto al termine dell'asta, l'utente può "offrire" lo stesso prezzo massimo raggiunto dal seggio d'asta stessa. Questa offerta, viene chiamata con notevole senso dell'umorismo ma anche di pura perfidia, "prelazione". Quasi si trattasse di Società d'Affari tra pescicani che si contendono banche e pacchetti azionari, e non di case abitate da famiglie normali perlopiù dotate di bassa o media capacità economica.
MA NON BASTA (art. 8 comma 13) IN CAMPO ANCHE LORO, NELLA FASE DELLE ASTE APERTE A TERZI.
In caso di mancanza di offerta, nella fase del prezzo al massimo rialzo, la facoltà di partecipare è poi estesa a TERZI , abbassando il prezzo base.
Avviene quindi che si tengono alti i prezzi nelle prime fasi. Quando poi il gioco si fa "interessante" cioè entrano in ballo i TERZI. Chi sono? Possono essere cittadini normali o speciali, talvolta molto speciali: normali, quasi normali, palazzinari, ma anche malavitosi della migliore tradizione italiana nelle loro variopinte accezioni del termine (mafiosi, camorristi, ndranghettisti e semplicemente spacciatori, sfruttatori di prostitute, gente perfino a reddito zero, riciclatori di denari scudati al 5%, ma con molti soldi in grado di ripulirli comprando immobili) gente insomma con denaro in bocca, cash o comunque fornita di validi prestanome. L'Italia ne è piena, perché scandalizzarsi. Sono piene le cronache quando Carabinieri, Polizia, Finanza, DIA e Procure sequestrano tutti i giorni a queste personcine immobili ed appartamenti provenienti da denaro frutto di attività illecite. Loro possono essere i TERZI. In buona fede, naturalmente, tutti in buona fede fino a prova del contrario, si creano così le condizioni senza volerlo, affinché ciò avvenga. Le cronache nere si riempiranno dopo, quando emergerà, se emergerà qualcosa.
Può accadere ed è accaduto, che, senza volerlo, naturalmente in buona fede, gli stessi esperti della Difesa, in una nota mandata all'Avvocatura dello Stato a fine novembre, allo scopo di incardinare una linea difensiva al TAR, con un umorismo involontario, associno con il termine "appetibilissimi" quei beni che ora saranno posti in vendita di una certa via di Roma. APPETIBILE VUOL DIRE APPETITOSO. Quei beni saranno probabilmente in gran parte, venduti all'asta. Ci spieghino quegli esperti di Via XX Settembre e dintorni che sapranno certamente della destinazione a vendita, da chi sono "appetibilissimi" un neologismo inquietante e terribile per chi, almeno per ora, e riuscito ancora ad abitarvi. La vergogna è un sentimento nobile, se se ne prende coscienza. Un po' di vergogna non sarebbe male.
Non è un belvedere, essere cacciati da casa e vedersi oggetto, per adesso teoricamente, da tali possibili manovre. E' meglio dirlo subito. CASADIRITTO MONITORERA' CON L'AIUTO DI TUTTI, ANCHE DELLA STAMPA, UNA PER UNA, TALI TIPI DI VENDITE E DI TALI AGGIUDICAZIONI D'ASTA, RIVOLGENDOSI POI, NEI CASI ALMENO DUBBI, A CHI PER DOVERE ISTITUZIONALE, E' TENUTO AD INDAGARE E REPRIMERE. Meglio sarebbe, per obbligo di trasparenza, e come promesso da persone attente e sensibili all'interno della Difesa, l'attivazione, anche se ormai tardiva, di un sito ufficiale della Difesa, che mettesse in chiaro tutte le norme, prima e dopo ed aiutasse gli utenti, nel difficile compito di districarsi nella giungla normativa creata Tali attività dovrebbero essere connesse a tutte le operazioni prima e dopo la vendita, aste comprese, con nomi, prezzi all'origine ed aggiudicazioni. Cervelli, computer e tecnici preparati non mancano, nel bene, come in questo caso, sarebbe davvero un bene per tutti. .Già nell'incontro con il Sottosegretario di allora Crosetto, avvenuto nel dicembre 2010, lo avevamo proposto. Niente è stato fatto.

APPRENDISTI STREGONI

Abbiamo già visto che cosa è avvenuto con l'applicazione , da parte dei Comandi e degli Enti ad essi sottoposti, del Decreto del 16 marzo 2011, canoni di mercato. Operando in quel modo, a volte maldestramente, si è ora aperto un enorme contenzioso con i TAR, i quali hanno per ora bloccato ai ricorrenti, quanto loro richiesto, in via cautelare; il giudizio ci sarà poi.
Quei canoni presentavano delle palesi anomalie:

- molti erano notificati in maniera che non rispettava nemmeno il decreto emanato;
- i canoni non erano a "norma". Per lo stato delle abitazioni, la cosa era nota
Fatto sta che il TAR, evidentemente non aveva una grande fiducia dell'operato di chi aveva trattato quelle "pratiche" e pertanto, volendo vederci chiaro, ha sospeso tutto fino a quando avrà spulciato nel merito. Se questa lezione nei comportamenti, non sarà presa come un ammonimento solenne per il verso giusto, nella fase delle vendite si ripeterà il bis.

GLI APPRENDISTI STREGONI, PASSANO LA MANO?

Sembra appunto che siano stati sguinzagliati dei geometri attraverso convenzioni con le Associazioni di categoria, con appositi contratti. Cercano numeri, attribuiscono coefficienti, preparano accatastamenti, per fissare il prezzo di vendita. Le carte sembra siano passate in mano a personale più competente e meno creativo.

LA CRISI ECONOMICA E LE PROSSIME VENDITE

Nella fase più critica di questa crisi economica, erano note le responsabilità di chi, più volte sollecitato a cambiare le norme più assurde ed in contrasto con la legge, inserite nel Regolamento sulle vendite, le ha mantenute:

- eliminazione, di fatto, delle tutele;
- penalità aggiuntive per gli utenti con il titolo scaduto, con sconti previsti, quasi azzerati;
- vendite all'asta, abusive;
- spese per accatastamento a carico delle famiglie.

CASADIRITTO chiede che almeno, nella formulazione del prezzo di vendita, non si ripeta la figuraccia fatta nell'occasione dell'attribuzione dei canoni di mercato.
In questo momento, quello dell'atteso acquisto, per chi lo potrà sarà il momento della verità.
- si dovranno affrontare le pratiche per accendere i mutui, per persone la cui età media supera i 50 anni. Ora anche con il valore aggiunto derivante dall'incidenza dello spread e sulle sue ricadute sugli interessi.
- assieme ai mutui, si dovranno sottoscrivere e sottostare a polizze assicurative senza le quali gli Istituti Bancari non concedono il mutuo. Non sarà più sufficiente la sola ipoteca sull'immobile.
- per chi voglia avvalersi dell'usufrutto legale, difficoltà che ne rendono non accessibile nella pratica, la clausola. Come noto, per questo tipo di acquisto, i mutui non sono concessi. Si dovrà ricorrere al prestito con garanzie ed interessi enormi, trattandosi, come previsto dal Regolamento, destinato a persone sopra i 65 anni. ( art. 7 punto 4. a). 1° capoverso.)

Tutte difficoltà che potevano essere evitate, anche alla luce della crisi economica che morde ma mordeva anche quando il Regolamento era ancora in bozza. Da anni si ricorda delle difficoltà di arrivare alla quarta settimana. Tali difficoltà non potrebbero anche sopportare l'ulteriore difficoltà apportate da episodi di dilettantismo colpevole che stanno emergendo ora, nell'applicazione dei canoni di mercato.

LE LETTERE PER L'OFFERTA DI ACQUISTO IN PRIMAVERA
Le lettere raccomandate, con la comunicazione del prezzo di vendita e la richiesta dell'espressione della volontà di acquisto, previste all'art. 7 punto 5, sono in arrivo. Dal loro arrivo ci saranno poi soltanto 60 giorni per decidere. Cominceranno a pervenire già nella prossima primavera, aprile, maggio. Le 3.022 raccomandate non partiranno però contemporaneamente ma per singoli Comandi e all'interno di essi, per singole situazioni "stabilizzate" man mano che si saranno aggiustate le carte e formalizzato gli accatastamenti. Occorrerà stare, ancora una volta con gli occhi aperti. Suggeriamo che eventuali spese riferentesi ad accatastamento degli immobili siano accompagnate da regolari fatture fiscali, comprensive di spese vive e compenso per il professionista, e siano intestate con nome di chi riceve denaro e di chi quel denaro sborsa.
Ma ripetiamo ciò che è importante in via prioritaria è la formazione del prezzo di vendita relativo all'immobile. Controlliamo i dettagli anche con un esperto. Prima nella fase dell'attribuzione dei valori. Poi anche dal Notaio. Chiediamo quindi una attenzione particolare a tutta la catena che opera in nome e per conto dell'Amministrazione: i prezzi indicati non ammettono errori di sorta. In ballo c'è il futuro di una famiglia. Troppo per dare tutto in mano a degli apprendisti, stregoni o altra roba che siano.

Roma li 23 gennaio 2012
Sergio Boncioli
Coordinatore Nazionale CASADIRITTO
Documenti a riferimento:
- Decreto 112 del 18.5.2010 Regolamento Vendite
- Seduta V Commissione Bilancio Camera dei Deputati - Parere 17 dicembre 2009
- G.U. n.70 del 26 marzo 2011 Elenco alloggi Difesa in vendita
- Legge 244 del dicembre 2007 art. 2 comma da 627 a 631 Programma pluriennale alloggi Difesa
- Report vendite CASADIRITTO del 30 maggio 2011

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T E R A P I A D' U R T O

RICHIESTA D'INCONTRO URGENTE CON IL MINISTRO DI PAOLA
- Analizzare, riscontrare e riformulare i nuovi canoni, interrompendo intanto gli effetti del Decreto del 16 marzo 2011;
- Inviare alla Corte dei Conti il Decreto annuale redditi 2010, già firmato da tanti mesi.

INVITO AGLI UTENTI AD INVIARE IL FAX AL MINISTRO
Ormai è evidente. L'accanimento che si abbatte sulle famiglie, attraverso l'applicazione del Decreto del 16 marzo 2011, provoca, oltre l'indignazione, altri effetti concreti:
a) abbandono delle case (effetto auspicato che è alla base di chi ha ispirato quella legge);
b) ricorsi a non finire, con ulteriori costi aggiuntivi, per pagare gli avvocati, con tutte le incognite che il ricorso comporta, ma già con più di 600 canoni già sospesi.
In ambedue i casi, decisioni sofferte da prendere in tempi ristretti.

LE GRAVI RESPONSABILITA'DEGLI ORGANI TECNICI E DIRIGENZIALI
Quello che è accaduto nell'applicazione del Regolamento, già CASADIRITTO lo aveva ampiamente previsto. Già dall'aprile dello scorso anno la nostra Associazione aveva consigliato gli utenti di richiedere ai Comandi interessati da cui dipendono i singoli alloggi, responsabili finali della notifica, ma anche responsabili in quanto controllori, della compilazione della scheda tecnica, (in quanto gli Enti, Genio o Infrastrutture che siano sono alle loro dirette dipendenze) di richiedere per lettera raccomandata copia della scheda tecnica, prima dell'applicazione del canone. Avevamo anche suggerito agli stessi utenti di avvalersi dell'operato di un geometra per verificare l'esattezza e la rispondenza dei dati raccolti. Tutto questo per evitare poi quello si che si è puntualmente verificato. Alcuni Comandi dell'Aeronautica avevano aderito alla richiesta (a pagamento, via delle marche da bollo) altri avevano risposto: "non esistono lo schede tecniche relative alla rideterminazione dei canoni di mercato" (Esercito). Una esemplare galleria bella e pluralistica perché varia.
"Conosciamo la bestia" recita un detto popolare. Un mixer, a volte di ottime professionalità, ma anche di inadeguatezza, sciatteria, e arroganza, (come documentato sul sito ufficiale di CASADIRITTO) da una parte provocato dalla scarsezza dei mezzi a disposizione, e dall'altra nel migliore dei casi, dalla paura di non farcela. Inoltre i tempi attuativi, dopo l'importante risultato ottenuto da CASADIRITTO di far decorrere l'attuazione dei canoni e la sua decorrenza, non dal 1 gennaio 2011 (come indica la legge) ma solo dopo l'avvenuta notifica, forse ha avuto l'effetto di avere stimolato la voglia di bruciare i tempi e ci fa immaginare a quale pressione psicologica e non solo, siano state sottoposte quelle sparute e talvolta impreparate "truppe" che avevano avuto l'incarico di "riempire" le schede:
- non era nota, a quegli esecutori, fino ad allora, la normativa di legge (di chi è stata la decisione di adottare i canoni OMI come prima opzione anziché canoni di mercato?);
- erano ignote le caratteristiche richieste degli alloggi ed i relativi dati per poter applicare i coefficienti K e non solo;
- non avevano avuto, dicono, il tempo per visitare le case;
- non avevano avuto il tempo per reperire i canoni di mercato, come la legge imponeva loro (lex, dura lex sed lex);
Ma che Paese è mai diventata l'Italia , ove:
Prima si inventano una legge per cacciare via le famiglie, poi si "scrivono" l'emendamento da far presentare al Parlamento, poi lo mettono dentro ad un Decreto che prevede il voto di fiducia, lo fanno approvare, redigono un Regolamento, che non prevede nessun passaggio parlamentare e poi affermano:
- non abbiamo avuto il tempo per visitare tanti alloggi;
- non abbiamo avuto il tempo per cercare i canoni di mercato.
Tutti" piccoli" particolari che erano pur inseriti all'interno delle" loro" disposizioni, di legge e regolamentari e quindi da osservare rigorosamente.
C'è qualcuno che voglia prendere un appuntamento con il Coordinatore per sapere e conoscere più ampi e dettagliati particolari? Accomodatevi. Possibilmente sarà data via prioritaria, ai Responsabili dell'Operazione.
Osservazioni misurate e pesate queste di CASADIRITTO, anche se realistiche e di verità, ma parole che debbono far pensare quelle tante persone perbene all'interno dell'Amministrazione , ma anche le altre, se eventualmente .....
Una via d'uscita maldestra, in ogni caso, che al primo vaglio della Magistratura Amministrativa si sta rivelando imbarazzante per i contenuti e fallimentari nei risultati, invischiando, ingiustamente la "DIFESA" tout court, causando un caduta di livello in questo settore, non facilmente rimediabile.
Sappiamo bene, che nel merito, la sentenza è prevista per la fine di maggio, ma già le Ordinanze del competente ed attento TAR del Lazio, a cui gran parte degli utenti e vari avvocati si sono rivolti con speranza e rispetto, mettono in luce il primo aspetto: Cara Difesa, quelle notifiche così come fatte ve le sospendiamo subito, e poi esamineremo meglio.

DANNO IRREPARABILE
Il danno morale e materiale però già si è consumato. Molte serrande e persiane sono sempre più malinconicamente chiuse. Da altre finestre si vedono balconi e davanzali con piante stecchite. Li dentro quelle case non c'è più nessuno. Sono fuggiti via. Non è come dicono e pensano alcuni, che tanto sapevano ove andare. C'è chi è andato in coabitazione dai parenti. Chi addirittura, in attesa di qualcosa, presso i residence. In ogni caso le conseguenze di un "day after". Non è stata una bella vittoria, ma un risultato discutibile, fatto con carte non regolamentari.
In ogni caso i vittoriosi, sperano di rimanere nell'anonimato, come quel documento. Non se ne possono vantare e speriamo per loro, nel senso cristiano, che almeno li colga il sentimento della vergogna.

QUALE TERAPIA, ASPIRINA? PUNTI DI CONTROLLO
Con tanta buona volontà, ci è apparso dalla sua espressione, abbiamo udito il Ministro, in Parlamento. Ha cercato di porre rimedio ad una situazione che solo può immaginare: ha dichiarato che ha istituito presso i Comandi i punti di controllo. Quei stessi Comandi che in maniera non proprio ortodossa avevano avviato le lettere di notifica. Qui custodet custodes? Forse era meglio che avessero controllato gli Enti tecnici da loro dipendenti o meglio li avessero forniti di risorse e mezzi, prima di emettere i provvedimenti.
I risultati, eccoli.
Nelle risposte che forniscono detti "Punti di Controllo" in poche parole "scaricano" le responsabilità della scheda tecnica. Quando capita, si abbandonano a considerazioni personali che poco hanno di giuridico, amministrativo o tecnico, ma piuttosto a libere espressioni del pensiero (?), il loro personale e discutibile pensiero. Talvolta condito da insulti al limite della diffamazione. Di tutto ciò ne abbiamo documentato ampiamente.

NO, CI VUOLE UNA TERAPIA ANTIBIOTICA.
Sembra paradossale che lo stesso giorno che il Ministro annunciava quel metodo dei "Punti di Controllo" per trovare un soluzione intelligente, anche se tardiva, nei fatti veniva smentito, come nel caso accaduto a Roma e documentato dimostra.
Questa discrasia tra ciò che il Ministro dice e ciò che gli combinano è la prova da il Ministro un provvedimento coraggioso, una volta acclarato e preso coscienza di questa situazione:
- schede praticamente vuote, nelle parti sensibili;
- schede apparentemente compilate, ma con dati approssimativi e/o errati;
- già oltre 600 casi di sospensione dai parte del TAR, solo per quello del Lazio, del canone applicato con la notifica. Praticamente tutti quelli esaminati. Altri ce ne saranno i prossimi giorni.
- mancanza di personale qualificato all'interno di alcuni Comandi, in grado di relazionarsi con le famiglie, sia interloquendo in via diretta che per iscritto, a chi si era loro rivolto in adesione a quanto i Comandi stessi avevano previsto.

UN PROVVEDIMENTO INSISTIAMO CORAGGIOSO MA REALISTICO QUELLO CUI SI CHIEDE. SAREBBE UNA SOLUZIONE SAGGIA PER POTER PRENDERE LE INIZIATIVE NECESSARIE E RIFORMULARE QUINDI CON MODALITA' AMMINISTRATIVE E COMUNICATIVE PIU' IDONEE E EFFICACI DIVERSE, QUELLE PROBLEMATICHE DEI NUOVI CANONI AVENDO A MENTE GLI EFFETTI PERVERSI CHE HANNO PROVOCATO.

CATEGORIE PROTETTE
Vorremmo che per queste categorie, che trovano attualmente collocazione all'interno del Decreto Legislativo n. 66 del 15 marzo 2010 art. 286 e 306, possa essere posta fine nel considerare come "preda" queste famiglie avendo sempre avuto la voglia inconfessabile di rimettere sempre in discussione i DIRITTI che essi hanno (famiglie con reddito basso o con portatori di handicap).
E' noto che anche di recente, c'è stato il maldestro tentativo sventato in extremis, solo dalla forza, prima di controllo, poi di mobilitazione, di CASADIRITTO che poi ha trovato occhi aperti, orecchie dritte anche all'interno della Difesa e del Parlamento. Quello che non si può tollerare è che periodicamente a qualcuno vene la voglia matta di "rovesciare il tavolo delle tutele". Vorremmo chiedere una volta per tutte di smetterla con questi blitz, come buon ultimo quello tentato e non riuscito, su canoni di mercato. CASADIRITTO ha nel suo DNA quello dei diritti e specialmente quelli di chi, per ovvie ragioni, hanno comunque un basilare problema in più. A tale riguardo cogliamo l'occasione per chiedere a gran voce l'uscita del Decreto Annuale relativo ai redditi 2010, la cui uscita comincia a preoccupare per i modi misteriosi che sta avvolgendo il provvedimento. Doveva andare alla Corte dei Conti già nel marzo 2011, ma poi se ne sono perse le tracce.

INVITO ALLE FAMIGLIE: INVIARE UN FAX URGENTE AL MINISTRO
Sui temi dei canoni di mercato e sulla ritardata registrazione del Decreto Annuale redditi 2010, invitiamo tutti ad inviare un fax al Ministro della Difesa affinché venga fissato un incontro con una delegazione di CASADIRITTO.

Roma 16 gennaio 2012

Sergio Boncioli
Coordinatore Nazionale CASADIRITTO

Allegato: FAX da inviare al Ministro della Difesa

Al MINISTRO DELLA DIFESA
Amm. GIAMPAOLO DI PAOLA

Palazzo Baracchini - Via XX Settembre
00100 - R O M A
FAX 06-486721

A nome della mia famiglia, condividendo quanto da molti anni l'Associazione CASADIRITTO porta avanti, sul tema degli alloggi della Difesa, Le chiedo che la stessa Associazione venga da Lei ricevuta affinché possa rappresentarle le nostre preoccupazioni ed esporle le eventuali possibili richieste inerenti all'applicazione del Decreto del 16 marzo 2011 e all'emanando Decreto annuale relativo ai redditi del 2010. Auspico che l'incontro possa avvenire nei ristretti tempi che l'urgenza degli argomenti richiedono ed i tempi che i suoi impegni consentono.

Con osservanza

Famiglia --------------------------
Via -------------------------------- ----------------------------------
Città -------------------------------

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PER ROMA, MILANO, ALBENGA, TORINO, ANCONA, VENEZIA E NAPOLI, UN BUON INIZIO 2012
IL TAR NELL'ORDINANZA DEL 1O GENNAIO: SOSPENDETE QUEI CANONI
LA NOTA DELLA DIFESA ALL'AVVOCATURA GENERALE DELLO DELLO STATO

Inizia con successo, l'anno 2012: l'Avvocato Nicola Ciconte e l'intero suo Studio che gentilmente ci scrive, porta in cascina un'altra "lenzuolate di successi, con la sospensione per altri tantissimi ricorrenti, dei canoni folli. Come tutti sanno, sarà poi l'udienza già fissata per il 30 maggio, quella decisiva, che entrerà nel merito del decreto del 16 marzo 2011. Intanto per gli amici di Roma, Milano, Albenga, Torino, Ancona, Venezia, Ancona e di Napoli vadano le felicitazioni di CASADIRITTO, che continua nell'incessante impegno di perseverare nella sua battaglia difficile nella difesa dei diritti delle famiglie e contro ogni forma di abuso e sopruso sia di ordine amministrativo che morale, ma in ogni caso insopportabile.

Roma li 12 gennaio 2012 Sergio Boncioli

Si allega, lettera dell'avv. Nicola Ciconte

Memoria della Difesa all'Avvocatura Generale dello Stato

Date: Thu, 12 Jan 2012 11:30:02 +0100
Subject: udienza 10 gennaio 2012

Carissimo Sergio,
sono lieto di informarTi che, all'esito dell'udienza del 10 gennaio 2012 il Tar ha accolto tutte le istanze di sospensione ed ha fissato l'udienza di discussione del merito dei ricorsi al 30 maggio p.v.
Fino a quella data, pertanto, i provvedimenti di rideterminazione del canone sono tutti sospesi e i ricorrenti potranno continuare a corrispondere il vecchio canone.
Ti informo, altresì, che l'amministrazione si è costituita depositando una relazione (che Ti rimetto in allegato) che provvederò a contestare punto per punto giacché, come vedrai, del tutto infondata.
I ricorsi discussi alla detta udienza riguardano, per la precisione:
1. il secondo ricorso collettivo presentato contro il Comando Militare della Capitale nell'interesse di n.76 ricorrenti;
2. due ricorsi contro il Comando Regione Militare Nord nell'interesse di n.12 ricorrenti di Milano;
3. il ricorso contro Comando Regione Militare Nord nell'interesse di n.6 ricorrenti di Albenga;
4. il ricorso contro il Comando Regione Militare Nord nell'interesse di n.5 ricorrenti di Torino;
5. il ricorso contro la Marina Militare di Ancona nell'interesse di n.10 ricorrenti di Venezia;
6. altri 5 ricorsi individuali nell'interesse di ricorrenti di Roma (per 4 ricorrenti) e Napoli (1 ricorrente).
Vinta questa ulteriore battaglia, continua l'impegno volto ad ottenere, dopo l'udienza di fine maggio, l'annullamento dei provvedimenti di rideterminazione e, soprattutto, del vergognoso Decreto del Ministro della Difesa del 16 marzo 2011.
I miei più cari saluti a Te ed a tutti gli amici di Casadiritto

Avv. Nicola Ciconte

 
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