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Il governo ridisegna Difesa e intelligence: valzer di nomine Il Consiglio dei Ministri ha deciso: nuovi nomi ai vertici delle Forze Armate PDF Stampa E-mail
Il governo ha avviato un ampio rinnovamento dei vertici della Difesa e dei Servizi di Sicurezza, che sarà completato nei prossimi mesi. La prima tornata di nomine è arrivata al termine del Consiglio dei ministri di ieri ed in realtà era attesa alla fine del 2009. Alcuni incarichi infatti erano già giunti a scadenza. Il governo ha scelto i nuovi ufficiali che guideranno l'Aeronautica, la Marina, la parte tecnico-amministrativa della Difesa ed ha anche deciso un primo cambio della guardia per quanto riguarda i servizi di intelligence.

Il pacchetto di nomine, come è da prassi, è stato comunicato ai vertici dell'opposizione, in particolare del Pd, con il coinvolgimento del sottosegretario alla presidenza del Consiglio Gianni Letta. Ovviamente la scelta degli uomini è responsabilità del governo, ma trattandosi di incarichi che sono (o dovrebbero essere) assolutamente istituzionali, l'etichetta politica prevede una certa consultazione con l'opposizione. Non una concertazione.

Per quanto riguarda le Forze armate in particolare i nomi dei candidati sono stati proposti dal ministro della Difesa Ignazio La Russa, sulla base di una terna di candidature (in qualche caso i nomi sono anche di più).

Il governo ha innanzitutto deciso di confermare fino al 3 agosto 2010 il mandato del capo di Stato maggiore della Difesa, la poltrona più importante delle Forze armate, il generale Enzo Camporini, prossimo alla scadenza del mandato, che potrebbe beneficiare di un'ulteriore estensione.

Un altro avvicendamento importante anche quello nell'incarico di Segretario generale della Difesa-Direttore generale degli armamenti, da cui dipendono le 10 Direzioni generali del Ministero. Questa struttura, che dipende direttamente dal ministro e dal capo di Stato maggiore della Difesa, si occupa tra l'altro dell'approvvigionamento dei mezzi, dei materiali e dei sistemi d'arma per le Forze armate. Al suo vertice è stato posto il generale Biagio Abrate, capo di gabinetto di La Russa e, prima, dei ministri Arturo Parisi e Antonio Martino. L'attuale segretario generale della Difesa, Aldo Cinelli, lascia per raggiunti limiti di età.

A guidare l'Aeronautica sarà il generale Giuseppe Bernardis, attualmente sottocapo di stato maggiore della forza aerea. Bernardis prenderà il posto del generale Daniele Tei, che sta concludendo la sua carriera militare.

Una parziale sorpresa la nomina dell'ammiraglio Bruno Branciforte a capo di stato maggiore della Marina, per sostituire il parigrado Paolo La Rosa. In realtà la scelta di Branciforte, che guida dal 2006 l'Aisi, il servizio segreto "esterno", riflette il desiderio del governo di mettere un uomo nuovo all'intelligence. Il rapporto tra Branciforte è il governo era logorato, ma la scelta di promuoverlo alla guida della Marina conferma il riconoscimento per un ufficiale di grande valore.

Il Governo non ha però indicato chi subentrerà a Branciforte alla guida dell'Aise. Secondo le indiscrezioni più accreditate, tuttavia, dovrebbe trattarsi del generale Adriano Santini, che dal 7 agosto scorso è consigliere militare del presidente del Consiglio, incarico per il quale ha lasciato quello di sottocapo di Stato maggiore dell'Esercito. Non è escluso poi che il governo voglia proseguire nel rinnovamento della comunità intelligence.

Infine, è imminente anche la scelta del nuovo comandante del Comando operativo interforze, il Coi, che gestisce le operazioni militari all'estero: il candidato più accreditato è un altro ufficiale dell'esercito, il generale Giorgio Cornacchione, attuale vicedirettore operativo dell'Aisi.

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