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Dossier manovra finanziaria: i riflessi sul personale militare e delle forze di polizia PDF Stampa E-mail
Ma La Russa fa propaganda al TG2.

56 articoli, tantissimi commi e sottocommi, ma la scure che si abbatte sul personale del comparto Sicurezza e Difesa non è stata affatto alleggerita. Di seguito spieghiamo, punto per punto, dove e come operano i tagli previsti dalla manovra pubblicata nel supplemento ordinario n. 114 della Gazzetta Ufficiale con il Decreto Legge 31 maggio 2010 n. 78 contenente "Misure urgenti in materia di stabilizzazione finanziaria e di competitività economica".
art. 2, comma 1: a decorrere dal 2011, taglio lineare del 10% delle dotazioni di bilancio delle Amministrazioni;
art. 6, comma 8: a decorrere dal 1 luglio 2010, l'organizzazione di eventi celebrativi o cerimonie da parte di Forze Armate o Forze di Polizia è subordinata all'autorizzazione del Presidente del Consiglio su proposta del Ministro competente. Il personale che vi partecipa è da considerarsi non in servizio e, pertanto, non ha diritto a percepire compensi per lavoro straordinario, indennità a qualsiasi titolo, né a fruire di riposi compensativi;
art. 6 comma 12: dalla data di entrata in vigore del decreto (1 giugno 2010) non è più dovuta la diaria di missione all'estero,ad eccezione delle missioni internazionali di pace. Con ulteriore decreto interministeriale dovranno essere fissati i limiti concernenti il rimborso delle spese di vitto e alloggio;
art. 9, comma 1: il trattamento economico complessivo, ivi compreso il trattamento accessorio, dei dipendenti pubblici, anche di qualifica dirigenziale, negli anni dal 2011 al 2013 non può superare in ogni caso quello in godimento nel 2010. È fatta salva la corresponsione dell'indennità di vacanza contrattuale per il personale contrattualizzato;
art. 9, comma 2: a decorrere dal 1 gennaio 2011 e sino al 31 dicembre 2013, i trattamenti economici complessivi sono ridotti del 5%, per la parte eccedente 90.000 euro e fino a 150.000 euro, e del 10 %, per la parte eccedente i 150.000 euro. La riduzione non opera ai fini previdenziali;
art. 9, comma 4: il rinnovo dei contratti pubblici per il biennio 2008 - 2009 devono avvenire entro il limite del 3,2% ad eccezione del comparto Sicurezza - Difesa, per il quale sono confermati i 100 milioni di euro aggiuntivi già a suo tempo stanziati;
art. 9, comma 17: blocco del rinnovo del contratto relativo al triennio 2010-2012, senza possibilità di recupero futuro. È fatta salva l'erogazione dell' indennità di vacanza contrattuale;
art. 9, comma 21: blocco senza possibilità di recupero dei meccanismi automatici di adeguamento della retribuzione del personale non contrattualizzato e non validità degli anni 2011 - 2013 per la maturazione degli scatti e classi. Per tutto il personale (contrattualizzati e non), efficacia ai fini esclusivamente giuridici delle progressioni di carriera, comunque denominate, intervenute negli anni 2011, 2012 e 2013;
art. 9, comma 30: fissazione della decorrenza di un ipotetico riordino delle carriere a partire dal 1 gennaio 2011, assistito dallo stanziamento annuo di 119 milioni di euro disposto dall'art. 3, comma 155, della legge 350/2003. Recupero al bilancio dello Stato delle somme sino ad ora stanziate e non impegnate, pari a circa 770 milioni di euro;
art. 9, comma 35: obbligo di individuare i percettori dell'indennità di comando terrestre nei limiti degli stanziamenti previsti dall'art. 52, comma 3, del d.p.r. n. 164/2002, con conseguente impossibilità di corrisponderla alla stragrande maggioranza di coloro che sono stati individuati nella bozza di decreto predisposta a seguito dei ricorsi intentati;
art. 12, commi 1 e 2: per coloro che maturano il requisito per l'accesso al pensionamento, per vecchiaia1 o anzianità, nel corso del 2011, il diritto al trattamento pensionistico decorre trascorsi 12 mesi dopo la maturazione del requisito;
art. 12, comma 7: corresponsione dell'indennità di buonuscita in unico importo se pari o inferiore a euro 90.000 (lordi), in due importi annuali se compresa fra 90.000 e 150.000 (la prima rata di 90.000, la seconda a saldo), in tre importi annuali se superiore (90.000 il primo anno, 60.000 il secondo, saldo al terzo). La disposizione in parola non si applica ai collocamenti a riposo per raggiunti limiti di età e alle posizioni derivanti da domande di cessazione dall'impiego presentate e accolte prima dell'entrata in vigore del decreto (1 giugno 2010), a condizione che la cessazione dall'impiego avvenga entro il 30 novembre 2010. L'accoglimento della domanda determina l'irrevocabilità della stessa;
art. 12, comma 10: per le anzianità contributive maturate a decorrere dal 1 gennaio 2011, i trattamenti di fine servizio sono calcolati secondo la meno favorevole regola dell'art. 2120 c.c., con l'applicazione di un'aliquota del 6,91%.
La manovra economica e finanziaria 2011-2012 dispiegherà i suoi effetti peggiori però per mano dei singoli ministeri i quali, non dimentichiamolo, dovranno operare un taglio lineare del 10% delle dotazioni di bilancio. Purtroppo, in un comparto come quello della Sicurezza e della Difesa dove più del 90% degli stanziamenti di bilancio finisce in stipendi, sarà facile prevedere come questi ultimi saranno sicuramente oggetto di "particolari attenzioni" dei burocrati con le forbici.

La Russa e la propaganda

Intanto il ministro della Difesa al TG2 afferma che "se un militare guadagna 1.400 euro al mese, non è a lui che si devono chiedere i principali sacrifici": naturalmente si tratta solo di un tentativo di natura propagandistica per insaporire l'amaro calice che tutti i portatori di stellette dovranno bere. In una struttura stipendiale composta da parametri ed indennità rigidamente normati da disposizioni legislative, è evidente che se si tocca una di esse l'effetto si propaghera su tutta la catena gerarchia dei contrattualizzati ed anzi gli effetti peggiori li subirà - in termi assoluti - proprio "il militare che guadagna 1.400 euro al mese", cioè l'ultimo anello della scala gerarchica che dovrà stringere la cinghia molto di più dei suoi superiori che ne guadagnano 2.000.

Il pollo di Trilussa

Per giustificare l'accanimento con il quale questa manovra ha colpito il pubblico impiego - quindi anche il comparto Sicurezza e Difesa - i membri del governo hanno fatto uso, ancora una volta, di una verità artefatta e confezionata a scopi propagandistici: hanno detto infatti che le retribuzioni del pubblico impiego negli ultimi anni sono salite percentualmente in maniera superiore a quelle del settore privato ma hanno dimenticato di spiegare come ciò sia potuto accadere!
La più "proverbiale" osservazione a proposito delle medie statistiche è quella per cui se una persona mangia un pollo e un'altra no, in media i due hanno mangiato mezzo pollo a testa, ed è esattamente quello che è accaduto nel pubblico impiego: le retribuzioni di Generali, Ammiragli, Magistrati e degli altissimi funzionari dello Stato, tutti i "non contrattualizzati" cioè, hanno subito in questi anni aumenti di gran lunga superiori non solo nei confronti dei "contrattualizzati", ma anche nei confronti del settore privato. E siccome le retribuzioni di costoro fanno media con quelle modestissime dei contrattualizzati, eccovi spiegato il perchè le dichiarazioni del governo sono in realtà un trucco, un gioco di prestigio, per giustificare l'accanimento politico verso i pubblici dipendenti, quelli "contrattualizzati", la cui stragrande maggioranza non ha affatto avuto aumenti stipendiali "superiori a quelli del settore privato", ma nel gioco delle medie è come se anche loro avessero mangiato il proverbiale mezzo pollo.
Al netto della propaganda quindi la manovra finanziara messa su dal governo ha un chiaro sapore politico, perchè mentre si dimostra indulgente nei confronti degli evasori fiscali ai quali con lo "scudo" ha tassato i capitali illegalmente esportati solo con un misero 5%, si accanisce contro coloro che le tasse le pagano fino all'ultimo centesimo. Deboli con i forti e forte con i deboli dunque. Questa è l'esatta fotografia di questo governo.

Forte stangata sui militari. Il Governo ha varato una serie di provvedimenti che peseranno moltissimo sulle spalle del personale, sia giovane che anziano

Roma, 2 Giu. - Blocco triennale degli aumenti stipendiali 2011-2013; riduzione delle unità che percepiscono l'indennità di campagna; blocco degli aumenti automatici per coloro che verranno promossi di grado; blocco degli aumenti per coloro che matureranno gli anni per percepire l'indennità di funzione a 17, 27 e 32 anni di servizio; riduzione della paga per chi lavora all'estero; blocco futuro del F.E.S.I., e chi più ne ha più ne metta...


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Manovra economica, il comparto Sicurezza e Difesa e il gioco delle tre carte

Non ci piace comunicare brutte notizie, ma abbiamo il dovere di fotografare la situazione attuale e fornire le nostre impressioni. Naturalmente parliamo della manovra economica 2011-2012 recentemente firmata da Napolitano e che presto approderà alle Camere dove Tremonti si sta attrezzando a respingere il solito assalto alla diligenza. Cominciamo con i punti fermi (o quasi). L'entità della manovra non cambierà, parola di Berlusconi, quando pochi giorni fa affermava che "il Parlamento potrà ovviamente introdurre delle modifiche a questa manovra, ma deve essere chiaro che i saldi di bilancio che sono previsti dalla manovra, che portano ad una diminuzione della spesa pubblica di 24,9 miliardi di euro in due anni, non potranno essere modificati neppure di una virgola".
Il testo finale della manovra firmato da Napolitano ha visto scomparire delle norme che avevano suscitato allarme e indignazione tra gli operatori del comparto facendo decidere agli estensori della norma una strategia più sottile: affidare ad ogni singolo ministero il compito di operare i tagli sui rispettivi bilanci, che si aggirano intorno al 10%. Ma qualcosa non ha funzionato, almeno così vogliono farci credere. Curiosamente assistiamo ad un divertente teatrino messo in piedi dal ministro Tremonti, dal ministro degli Interni Maroni e da quello della Difesa La Russa. In particolare quest'ultimo, che in passato ha dato prova di capirci ben poco di quello che accade al suo dicastero ed ancora meno dei meccanismi che lo regolano, adesso si esercita a fare la faccia dura con Tremonti: «io so come usare il bilancino della spesa e di tagli ne ho già fatti tanti» e ancora «a differenza degli insegnanti, dei magistrati e di altre categorie del pubblico impiego, i militari non possono scioperare. Ma non per questo devono essere penalizzati. C'è un ministro che parla per loro e il mio appello, dopo averlo fatto a Tremonti, lo rivolgo al Parlamento». Come a dire: tranquilli raga, ci penso io.
Purtroppo mentre continuano le esternazioni a favore di telecamera gli uffici finanziari di ogni stato maggiore di Forza armata (stessa cosa dicasi per gli altri dicasteri da cui dipendono gli operatori del comparto Sicurezza) hanno già preparato in gran segreto i documenti contenenti, in massima parte, tagli dolorosissimi alle retribuzioni del personale in uniforme che costituiscono quasi la totalità del bilancio dei dicasteri. Che fare allora? Propaganda, off course.
E mentre il teatrino continua, nel clima di incertezza e mancanza di documenti ufficiali il panico si scatena: taglieranno l'assegno funzionale, dicono alcuni, saltano le promozioni, rincarano altri. La verità è che nessuno sa ancora con certezza dove e come i tecnici in uniforme opereranno i tagli previsti dalla manovra finanziaria. Lo ripetiamo: il bilancino non è nelle mani di La Russa ne in quelle di Maroni, organi di vertice politico che per loro stessa natura non hanno idea delle rispettive (e complesse) macchine finanziarie dei loro dicasteri affidate invece totalmente nelle mani dei generali e dei tecnici.
La Russa ha paura. Questo è il dato certo. Ricorda benissimo che il malgoverno del dicastero della Difesa costò al suo predecessore Martino quasi 20.000 voti solo a Roma e non vuole fare la sua stessa fine, anche se ormai la sua figura di strenuo difensore delle Forze armate risulta appannata, specialmente da quando i gradi bassi si sentono abbandonati a loro stessi e la tanto decantata professionalizzazione ha presentato il conto: i professionisti della Difesa si sentono trattati come impiegati del catasto (con tutto il rispetto per quei lavoratori) con l'aggravante che sul fronte disciplinare, come sempre quando comanda la destra, si assiste ad una ulteriore compressione dei diritti individuali.
Tirando le somme, possiamo dire che in queste ore si assiste, ad opera della dirigenza politica, al desolante gioco delle tre carte, dove Tremonti fa la parte di quello che mischia le carte, i compari (La Russa e Maroni) gli reggono il gioco e la vittima di turno (il comparto Sicurezza e Difesa) veste i panni del gonzo a cui rifilare la fregatura.
Da GrNet

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Se si parla di tagli anche in Afghanistan si può spendere meno e meglio
I tagli alla spesa pubblica previsti dalla Finanziaria non risparmiano la Difesa che alle decurtazioni già previste per il triennio 2009-2011 aggiunge un nuovo taglio non ancora ufficializzato ma che pare andrà a pesare soprattutto sul Personale (col blocco delle retribuzioni e la riduzione di alcune indennità) e sull'Esercizio, cioè le spese di gestione e addestramento.
In una recente intervista il ministro della Difesa,Ignazio La Russa, ha affermato di poter gestire un taglio del 10 per cento delle risorse assegnate al suo dicastero ma che i fondi per le missioni non devono essere toccati anche per garantire la sicurezza dei militari impegnati oltremare.
In realtà la sicurezza militare si costruisce innanzitutto in Italia con un efficace e realistico addestramento dei reparti oggi reso impossibile dai tagli che da anni infieriscono proprio sulla voce "Esercizio". Solo le brigate destinate a operare in Afghanistan e in misura minore in Libano effettuano oggi addestramenti di un qualche significato operativo utilizzando per lo più i fondi assegnati per la missione (sganciati dal Bilancio della Difesa) mentre il costoso addestramento al combattimento è ormai da anni relegato a pochi reparti.
Gli alpini appena partiti per Herat e i rinforzi che li raggiungeranno nelle prossime settimane si sono addestrati sulle Alpi a temperature di 30/40 gradi inferiori a quelle che incontreranno nell'estate afgana e non hanno potuto effettuare tiri con le mitragliatrici pesanti Browning e con i lanciarazzi Panzerfaust-3 perché non ci sono né proiettili calibro 12,7 millimetri né razzi. Le poche scorte disponibili sono in dotazione alla missione in Afghanistan dove i militari arrivano senza essersi addestrati a impiegare armi che potrebbero risultare decisive in caso di scontro ravvicinato con i talebani.
Marina e Aeronautica non stanno certo meglio e solo grazie alla missione umanitaria (e promozionale dell'hi-tech militare italiano) ad Haiti la nuova portaerei Cavour ha potuto lasciare gli ormeggi ai quali era relegata dalla mancanza di carburante mentre fregate e cacciatorpediniere navigano in buona parte grazie ai fondi per la missione anti-pirateria nell'Oceano Indiano. Stesso problema per i cacciabombardieri dell'Aeronautica Amx e Tornado che si alternano a Herat consentendo agli equipaggi di addestrarsi al volo operativo che in Italia il bilancio non permette più di effettuare in misura sufficiente. Infierire con i tagli sul bilancio per salvaguardare i fondi destinati alle missioni potrebbe non essere un buon affare anche perché le operazioni oltremare non sono certo esenti da ottimizzazioni e tagli che potrebbero produrre risparmi importanti senza ridurre le capacità del contingente.

di Gianandrea Gaiani da Il Sole 24 ORE

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Il Pd al fianco dei poliziotti

"E' singolare che l'esigenza di tutelare la riservatezza delle indagini e la privacy di chi, pur rientrando nelle operazioni di intercettazioni non è coimputato nel reato per cui si procede, si stia trasformando in una vera e propria mannaia all'operatività delle Forze di Polizia nella lotta alla criminalità organizzata, pedofilia, corruzione e all'infiltrazione mafiosa nelle istituzioni con il voto di scambio". Lo afferma Felice Romano, segretario generale del Siulp (Sindacato italiano unitario lavoratori polizia).
Secondo il Siulp, il Ddl in discussione alla Camera, così come presentato, 'significherebbe la morte di uno dei maggiori strumenti investigativi' per le Forze di Polizia. 'L'aspetto più devastante, pur condividendo la necessità di tutelare la segretezza delle indagini e la privacy di chi rientra nelle operazioni di intercettazioni, è nel limite massimo dei 75 giorni." 4 Giugno 2010.
"Il Siap, terzo sindacato della Polizia di Stato in ordine di iscritti, scende in campo a fianco dei magistrati contro la manovra del governo e i 'tagli indiscriminati' al comparto sicurezza.
La Segreteria nazionale, riunitasi oggi 'per definire le forme di protesta verso le misure previste in materia di stabilizzazione finanziaria assunte con il Dl 78/2010' ha infatti indetto lo stato di agitazione permanente decidendo 'di aderire allo sciopero indetto dai magistrati', come ha confermato il Segretario generale del Siap, Giuseppe Tiani. "Lo faremo idealmente - ha detto Tiani -ma solo perchè a noi viene impedito per legge e noi rispettiamo la legge".
"Il riflesso delle ulteriori riduzioni finanziarie mina le fondamenta dell'operatività delle forze di polizia - ha detto ancora Tiani - Condividiamo e solidarizziamo con l'Anm guidata da Luca Palamara che ha evidenziato l'incostituzionalita' di una disposizione con la quale si opera una decurtazione del trattamento economico solo per i dipendenti pubblici'. 'E' ormai evidente - ha proseguito Tiani - che il Governo considera sicurezza e giustizia un costo e non una risorsa, ma addirittura uno spreco visto gli investimenti e la fiducia che ripone nelle cosiddette polizie locali, pattuglie di militari e ronde, e questo è inaccettabile".(ANSA). 5 Giugno 2010
"La Confederazione Sindacale Autonoma di Polizia (Consap) "pur ritenendo condivisibile l'appello del Capo dello Stato ad affrontare con senso di responsabilità la delicata situazione economica attraversata dal Paese, ritiene la manovra finanziaria eccessivamente penalizzante per il personale delle forze di Polizia". E' quanto si legge in una nota che annunciando la protesta in programma per il 10 giugno prossimo spiega: "Non riconosce, infatti, l'impegno ed il sacrificio quotidiano che essi hanno mostrato in questi anni con una lotta serrata alla criminalità che ha portato ad un calo degli indici di delittuosità ed ha assicurato allo Stato diversi miliardi sottratti alla criminalità organizzata. Si bloccano i contratti (dall'anno 2010 in poi percepiremo soltanto le vacanze contrattuali), si cancella l'atteso riordino delle carriere per il riallineamento funzionale rispetto al pubblico impiego, si congelano le indennità legate alla contrattazione di secondo livello, si annullano le progressioni di carriera eventualmente disposte negli anni 2011, 2012 e 2013 che avranno effetto, per i predetti anni, ai fini esclusivamente giuridici e s'introduce un diverso sistema di calcolo della liquidazione con effetti penalizzanti per il personale. Una manovra, dunque, estremamente negativa per il comparto sicurezza ed assolutamente inaccettabile". "Alla faccia delle rassicuranti parole spese dal Ministro Maroni in Parlamento ha assicurato che "il provvedimento varato dal governo ha escluso il comparto sicurezza dal congelamento del rinnovo dei contratti pubblici in ragione della sua specificità". Maroni, in buona sostanza, ha solo garantito "l'esclusione dai tagli per il contratto 2008/2009" che per esclusiva responsabilità del cartello dei sindacati di polizia (siulp, sap, silp cgil, siap-anfp, ugl e coisp) non abbiamo chiuso diversi mesi fa e che nessuno può e deve toccarci". 6 Giugno 2010.
"Il Silp-Cgil, Sindacato italiano dei lavoratori di polizia, manifestera' davanti al Senato l'8 giugno contro il ddl intercettazioni in concomitanza con la ripresa della discussione in aula del provvedimento. Lo comunica il segretario generale dell'organizzazione Claudio Giardullo.
"La proroga di 48 ore in 48 ore delle intercettazioni dopo i primi 75 giorni - afferma Giardullo in una nota, spiegando i motivi della protesta - rende estremamente difficoltosa l'attivita' investigativa, perche' l'autorizzazione resta attribuita al Tribunale del capoluogo di distretto, cioe' a un Giudice collegiale che spesso ha sede in una citta' diversa da quella della Procura della Repubblica che sta operando".
Quanto all'individuazione dei 'reati spia' rispetto ai reati di mafia 'sarebbe particolarmente facile, se si volesse - prosegue Giardullo -. Basterebbe infatti chiedere agli uffici ai quali e' attribuita la competenza per questi reati, come la Direzione Investigativa Antimafia e la Direzione Nazionale Antimafia. Siamo certi che essi indicherebbero, soprattutto, la corruzione le truffe, il racket e l'usura"4 Giugno 2010.
Torno a Milano dopo una settimana intensa, la manovra economica, pur dovuta come principio generale, visto il momento terribile dell'economia globale ed europea, si sta per abbattere come una mannaia sugli operatori delle forze dell'ordine, in più il ddl intercettazioni azzoppa duramente la loro capacità d'indagine, e i sindacati di polizia, tutti i sindacati, di qualsiasi colore essi siano, si ribellano duramente.Rappresentano donne e uomini, oltre 110.000, che per stipendi molto molto bassi, con mezzi insufficienti, umiliati dal continuo blocco della contrattazione, sono impegnati ogni giorno per difenderci, in particolare con un governo che ha scelto la sicurezza come parola d'ordine principale. Cioè si invoca la sicurezza, ma contemporaneamente si umiliano gli operatori e si finge di aiutarli con ronde e impiego urbano dell'esercito.
Ovviamente poi, come nella migliore tradizione berlusconiana, si cerca di far finire tutto a tarallucci e vino: "Il governo ha rassicurato i vertici delle forze dell'ordine sul fatto che le misure contenute nella manovra non penalizzeranno il comparto sicurezza e difesa.
L'occasione per fare il punto sul delicato tema si è avuta ieri nel corso della cena offerta dal comandante generale dell'Arma, Leonardo Gallitelli, al termine dei festeggiamenti per il 196/o anniversario della fondazione della 'Benemerita'. In sostanza Berlusconi, tramite Letta, avrebbe rassicurato i vertici delle forze armate sulla volontà del governo di rivedere alcune misure durante l'esame del provvedimento in Parlamento. (ANSA 4 Giugno 2010)
Insomma, nel solito ambiente non istituzionale, il Premier rassicura, che nonostante il decreto del governo sia scritto in un modo, il Parlamento lo riscriverà in un altro; insomma nessun taglio, nessun congelamento per i nostri angeli custodi, ci mancherebbe, abbiamo scritto 28 miliardi di iniziative variabili; così dirà in un'altra cena ai Presidenti delle regioni, poi ai Sindaci, poi ai medici e agli altri dipendenti pubblici, due pacche sulle spalle e via.
Intanto, i nostri agenti o militari, difendono questa repubblica senza clamore e con pochi soldi, a volte di tasca loro e con grande rischio della vita, e noi li ringraziamo, come forse dovremmo fare più spesso.

Emanuele Fiano
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E sul comparto Sicurezza e Difesa si scatena una battaglia tutta interna alla destra.

Roma, 9 giu - Allarme rosso per gli ex colonnelli di Alleanza Nazionale. Il generale "traditore", Gianfranco Fini, vuole rubare all'esercito regolare pidiellino il sostegno dei poliziotti e militari, tradizionale serbatoio di voti e di consensi a destra. Quindi, tutti ai posti di combattimento, pronti per neutralizzare l'insidioso atto di guerriglia. Stasera il capogruppo Pdl al senato, Maurizio Gasparri, incontrerà i sindacati di polizia e i Cocer delle forze armate per promettere battaglia non appena comincerà il dibattito parlamentare sulla manovra economica. Una manovra che penalizza fortemente tutto il comparto Sicurezza e Difesa e che sta provocando una vera e propria sollevazione fra agenti e militari. Quella di Gasparri però, più che una dichiarazione d'appartenenza nei confronti di un mondo tradizionalmente "amico" è il tentativo di scardinare l'antico legame fra i poliziotti e il presidente della Camera. La scorsa settimana, infatti, Fini ha ricevuto una delegazione di sindacalisti della Polizia, del Corpo forestale e della Polizia penitenziaria. Stando alle indiscrezioni, si sarebbe impegnato a difenderli quando la stangata tremontiana arriverà a Montecitorio.
La nostra impressione è che si stia consumando una battaglia tutta interna alla maggioranza a colpi di strumentalizzazione. Nè Fini e nè tantomeno Gasparri riusciranno, a nostro avviso, a rendere meno pesante il fardello economico imposto agli operatori del comparto e quindi l'unica strada percorribile è ancora quella della demagogia e della strumentalizzazione con la complicità, bisogna dirlo, di qualche sindacato e qualche Cocer che tradizionalmente hanno poco a cuore le sorti dei propri rappresentati preferendo invece profondersi in posture ossequiose pur di guadagnare un posto a corte. Naturalmente a spese dei bisogni di militari e poliziotti.
Così mentre una parte dei poliziotti scende in piazza per manifestare contro il ddl intercettazioni, dimostrando di avere a cuore non soltanto la pecunia ma anche la dignità del proprio lavoro, un'altra parte del mondo sindacale e dei Cocer si presentano sull'attenti al cospetto del duo Fini-Gasparri pronti ad ascoltare i soliti pistolotti propagandistici. Intanto Berlusconi e Tremonti avvertono: il saldo della manovra non cambierà di una virgola. Quello che temiamo è qualche cup de theatre sulla falsa riga della "specifità", una norma vuota che non conteneva nessun vincolo per il governo e nemmeno danari. Può darsi che di fronte all'intransigenza tremontiana di modificare la manovra venga tirato fuori dal cilindro qualche emendamento che prometterà agli operatori del comparto un "trattamento speciale". Dopo la fregatura della "specificità", riusciranno i nostri eroi a non farsi prendere per il naso un'altra volta? O meglio, riusciranno a prendere ancora in giro centinaia di migliaia di poliziotti e militari?

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MANOVRA: DI STANISLAO (IDV), LA RUSSA ''TAGLIERA''' STIPENDI AI MILITARI
(ASCA) - L'Aquila, 5 giu - ''Se il Ministro della Difesa nella manovra finanziaria chiede 'un occhio di riguardo per la specificita' del comparto sicurezza', io dico che bisogna tenere aperti tutti e due gli occhi e anche le orecchie!''.
Lo dice il capogruppo dell'IdV in Commissione Difesa della Camera, Augusto Di Stanislao, che aggiunge: ''La manovra effettuera' i tagli per mano dei singoli Ministeri i quali, non dimentichiamolo, dovranno operare un taglio lineare del 10% delle dotazioni di bilancio. Un bilancio, in questo caso, quasi completamente assorbito dalle spese per il personale, arrivate al 70% grazie ad un aumento dello stanziamento di 750 milioni, a fronte di un decremento degli investimenti (-560 milioni) e delle spese per l'esercizio e la formazione (-440 milioni)''. ''Come denuncio da sempre - riferisce Di Stanislao - abbiamo Forze Armate sempre peggio armate e peggio addestrate, anche se impegnate in difficili missioni all'estero. E visto che non si ha nessuna intenzione di tagliare le spese per gli armamenti, ho paura che a pagare saranno i militari, i giovani precari, i volontari in ferma breve che si vedono negata la riconferma del loro posto di lavoro. Anzi, compriamo nuovi caccia miliardari e poi a chi importa delle esercitazioni e della formazione!''. ''Nel 2009 - e' ancora l'esponente IdV - le esportazioni di armi italiane sono aumentate del 61% per un valore di 4 miliardi e 900 milioni per la felicita' delle banche che sulle armi investono e guadagnano molto e delle industrie armiere. Tutti abbiamo preso atto che bisognera' fare dei sacrifici - conclude Di Stanislao - vorrei solo sapere se l'occhio che La Russa tiene chiuso non sia proprio quello che guarda agli stipendi dei militari''.

Le droghe sono cari, è per questo che alcuni pazienti non possono comprare le medicine di cui hanno bisogno. Tutti i farmaci di sconto risparmiare denaro, ma a volte le aziende offrono condizioni migliori rispetto ad altri. Circa il venti per cento degli uomini di età compresa tra 40 e 70 non erano in grado di ottenere l'erezione durante il sesso. Ma non è una parte naturale dell'invecchiamento. Questioni come "Comprare kamagra oral jelly 100mg" o "Kamagra Oral Jelly" sono molto popolari per l'anno scorso. Quasi ogni adulto conosce "kamagra 100mg". Le questioni, come "Comprare kamagra 100mg", si riferiscono a tipi diversi di problemi di salute. In genere, avendo disordine ottenere un'erezione può essere difficile. Prima di prendere il Kamagra, informi il medico se si hanno problemi di sanguinamento. Ci auguriamo che le informazioni qui risponde ad alcune delle vostre domande, ma si prega di contattare il medico se si vuole sapere di più. personale professionale sono esperti, e non saranno scioccati da tutto ciò che dici.

 
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