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6 settembre sciopero generale della Cgil contro la manovra iniqua del governo PDF Stampa E-mail

Camusso, rafforzate le ragioni dello Sciopero Generale
La CGIL si prepara alla mobilitazione del 6 settembre: "in gioco c'è il futuro del Paese". Per Camusso il 'vertice di Arcore' "ha solo accentuato il carattere di iniquità della manovra" »
Le ragioni dello Sciopero Generale del 6 settembre sono tutte confermate e anzi rafforzate dalle ultime decisioni del governo. "Il carattere ingiusto, iniquo e depressivo delle manovre del governo (siamo ormai alla terza, ma è plausibile che se ne prepari una quarta) è confermato e rafforzato da norme che, come sulle pensioni, appaiano un vero e proprio golpe". E' netto il giudizio del Segretario Generale della CGIL, Susanna Camusso che oggi ha incontrato la stampa per spiegare le ragioni politiche dello sciopero generale di martedì 6 settembre. Alla conferenza stampa ha partecipato anche Enrico Panini, Segretario Confederale, Responsabile dell'Organizzazione, che ha illustrato le modalità della mobilitazione.

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Secondo Susanna Camusso non è possibile avere dubbi. Le novità scaturite dal 'vertice di Arcore' non fanno che "accentuare il carattere di iniquità delle norme" e introducono altre misure, come appunto quelle sulle pensioni e in particolare in merito al riscatto del militare e della laurea per chi va in pensione con 40 anni di contributi che "si prestano ad un contenzioso giuridico infinito".
Viste tutte le novità e visto che vengono ritoccati solo due articoli mentre gli altri si lasciano inalterati, il giudizio politico della CGIL viene rafforzato e con esso i motivi che spingeranno i lavoratori a scioperare. La manovra rimane ingiusta e le ultime decisioni sul contribuito di solidarietà ne accentuano il carattere di provocazione sociale. Qualcuno magari potrà anche aver tirato un sospiro di sollievo per la cancellazione del contributo di solidarietà, ma nei fatti, ha detto con nettezza il Segretario Generale della CGIL, siamo in presenza di una manovra "classista", anche se il termine classe, ha spiegato Susanna Camusso, assume oggi un connotato diverso rispetto al passato.
E' chiaro a tutti comunque che la manovra discrimina i lavoratori pubblici. Solo su questa parte del Paese ricade la manovra. Non c'è equità perché è stato appunto cancellato il contributo di solidarietà per gli altri. "Direi - ha precisato Susanna Camusso - che si può dire che è una manovra 'classista' al contrario". Non sono solo i lavoratori pubblici ad essere colpiti perché in realtà la manovra "peggiora la condizione dei lavoratori in modo insopportabile. Il governo pensa a se stesso e non al futuro del Paese". E' anche molto grave il messaggio che emerge dalle misure sulle pensioni e il riscatto della laurea e del militare. Si vuole dire ai giovani che non ci si può fidare delle istituzioni e dello Stato e che non ci sono prospettive di lavoro per chi studia. Un messaggio devastante. Forse il più devastante che mai questo governo abbia mandato.
Il carattere vendicativo delle misure del governo è confermato per esempio anche dalle norme sulle cooperative. Dopo gli interventi sul lavoro, giudicati dalla CGIL una vendetta del governo, "hanno deciso ora di intervenire anche sulle agevolazioni fiscali per le società cooperative". Così, dopo le rinnovabili, con le cooperative sono stati colpiti gli "unici due settori in crescita nel Paese. Viene ovviamente il sospetto che si colpiscano tutti quei settori che in questi anni hanno avuto opinioni diverse rispetto al governo". Susanna Camusso ha ribadito inoltre tutte le critiche della CGIL alle altre norme confermate, dall'articolo 8 (che si prospetta come un vero e proprio attacco alla Costituzione), le norme sui disabili che reintroducono i reparti confino, mentre il Segretario Generale della CGIL ha polemizzato con il Segretario della CISL, Raffaele Bonanni che ha salutato con favore le novità sull'Iva e che auspica l'approvazione della delega fiscale bocciata dalla CGIL.
Rispondendo alle domande dei giornalisti, Susanna Camusso ha ribadito la volontà unitaria della CGIL. Ma ha invitato di nuovo tutti, CISL e UIL comprese, a prendere una posizione netta sulle misure del governo che devono essere fermate ora. In ogni caso, ha ribadito il Segretario Generale, la mobilitazione della CGIL non si fermerà neppure dopo l'approvazione della manovra: "in gioco c'è il futuro del Paese".
Manifestazioni e comizi in 100 piazze per dire che "un'altra manovra è possibile", che non vogliamo rassegnarci: la CGIL "ha scelto il territorio" per caratterizzare lo sciopero generale del prossimo 6 settembre. Il Segretario Generale Susanna Camusso chiuderà la manifestazione di Roma.
Sarà il quinto sciopero generale dall'insediamento del Governo Berlusconi, il secondo da quando alla guida della CGIL c'è Susanna Camusso. Sarà anche il primo da lungo tempo a metà settimana, di martedì, rompendo una lunga consuetudine di scioperi di venerdì. Verrà anticipato da iniziative come una giornata di sensibilizzazione a Cagliari con 800 delegati in strada, la notte del Lavoro a Teramo, volantinaggi anche sulle spiagge in tutt'Italia, ed una conferenza stampa il 3 settembre alla Mostra del Cinema a Venezia con Ottavia Piccolo per un focus sulla cultura. Mobilitazione anche su Facebook, con due milioni di visualizzazioni della campagna della CGIL, ed un milione e mezzo per la pagina contro l'abolizione delle feste civili.
In questa fase di preparazione la CGIL ha già potuto constatare "una partecipazione molto intensa, con discussioni molto partecipate", ha indicato il Segretario Confederale Enrico Panini, che oggi ha anticipato alcune modalità del prossimo Sciopero Generale. Ci saranno anche iniziative con l'associazione partigiani. A Napoli, il 6 settembre, il corteo della CGIL sarà aperto dai familiari dei marittimi di Procida da sei mesi in mano ai pirati in Somalia. Mentre in Puglia dagli immigrati, ed in particolare dai braccianti. A Genova ed in altre città numerose le commemorazioni delle vittime della guerra di liberazione.
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Manovra, la Cgil non molla
Conferenza stampa del segretario generale della Cgil Susanna Camusso che conferma le ragioni dello sciopero del 6 settembre, rafforzate dopo i cambiamenti impressi alla manovra dal vertice di Arcore. Nel mirino la norma sulle pensioni, quella che esclude dal computo per l'anzianità gli anni universitari e il servizio di leva. E rimangono intatte, naturalmente, le critiche agli altri articoli tra cui quello che stravolge il mercato del lavoro


"La manovra non è cambiata, nel caso è peggiorata e le ragioni dello sciopero che abbiamo proclamato sono confermate e rafforzate dalle decisioni del governo". Così Susanna Camusso, segretario generale della Cgil inizia la conferenza stampa in una affollatissima saletta della Confederazione per illustrare motivazioni e modalità dello sciopero generale del 6 settembre con 100 manifestazioni in tutta Italia con il segretario confederale Enrico Panini, responsabile dell'organizzazione, che delinea un quadro di mobilitazione molto vasto malgrado i tempi ristretti . "L'ambiente è un po' più confortevole -dice ai giornalisti-di quello della recente conferenza tenuta in una piazza, ma se le cose vanno avanti preparatevi a lunghe presenze nelle piazze". "Non ci rassegniamo- prosegue Camusso- noi vogliamo cambiare una manovra classista, depressiva, iniqua e per questo daremo vita ad una mobilitazione che accompagnerà tutto l'iter parlamentare. Poi proseguiremo con le iniziative che riterremo necessarie". Un nuovo autunno caldo, viene chiesto? Ogni stagione ha le sue caratteristiche, sottolinea, ripeto "non ci rassegniamo a far pagare un prezzo così alto ai lavoratori,ai pensionati, ai giovani, alle donne, al Paese". " Non è vero- afferma- come è stato scritto che la manovra è cambiata. Dei venti articoli che la compongono solo due sono stati cambiati. Si è abolito l'accorpamento dei piccoli comuni ma si obbligano a gestioni comuni dei servizi e si è eliminato il contributo di solidarietà che faceva ombra a Berlusconi, il quale ora può dire che "non metto le mani nelle tasche degli italiani." In realtà le mette.

Un furto l'esclusione del riscatto di laurea e servizio militare

Questa volta si tratta di un vero e proprio furto che si realizza escludendo il riscatto degli anni di laurea e del servizio militare dal computo ai fini dell'anzianità. "E' stato fatto un golpe della cui gravità forse non tutti si sono resi conto. "La norma - ha sottolineato - penalizza tutti i lavoratori maschi di questo paese. Quelli che hanno fatto il servizio di leva "riceveranno il brillante risultato che quell'anno non vale e dovranno lavorare un anno in più", mentre quelli che hanno riscattato gli anni dell'università e hanno fatto un contratto con lo Stato dovranno "lavorare dai 4 agli 8 anni in più". La norma, afferma Camusso, "è discriminatoria" e può aprire dei contenziosi legali "infiniti". Ha fatto un esempio molto chiaro di cosa significa questo odioso provvedimento. Un medico se va bene a 28-29 anni può iniziare la professione. In pensione ci andrà a settanta anni. I tanti soldi che ha speso per il riscatto della laurea li "regala" allo Stato. Il "messaggio che arriva - è che non ci si può fidare dello Stato, delle istituzioni". I lavoratori hanno avvertito la gravità di questa decisione e già ci sono state proteste, manifestazioni spontanee. L'altra modifica alla manovra bis,che ora diventata ter, riguarda l'abolizione del prelievo sui redditi medio - alti. Siamo stati i primi- ha detto- a sottolineare che pagavano solo coloro che sono in regola con le tasse, che il prelievo andava esteso anche a categorie di lavoratori autonomi, professionisti nel segno di chi più ha più paga.

Violati i principi dell'uguaglianza dei diritti

"Se la parola Costituzione in questo paese ancora ha un senso -ha affermato- siamo alla violazione del principio dell'uguaglianza dei diritti e si infligge al paese un grave torto, perché fa cadere solo su una parte il peso delle manovre".

"Il prelievo resta però-ha proseguito -per i lavoratori pubblici (oltre che per i parlamentari): un'altra discriminazione ingiusta e sommando le manovre fin qui varate dal governo sui lavoratori pubblici si scaricano tutte le tipologie di intervento possibile": blocco dei tfr, blocco delle assunzioni, blocco dei rinnovi contrattuali, mantenimento del contributo di solidarietà, interventi sulle pensioni, blocco del turn over". Poi, di nuovo, c'è la stangata alla cooperative, ad imprese che in particolare operano nel settore dell'energia, che producono, danno lavoro". Si colpiscono i settori che hanno opinioni diverse dal governo. Solo due dei venti articoli cambiano . In peggio
Le misure approvate "sono uno schiaffo ai giovani.". "Restano tutti gli articoli - ha elencato Camusso- a partire "dall'ignobile articolo 8" che svuota la contrattazione nazionale apre la strada alla libertà di licenziamento, colpisce l'autonomia del sindacato, resta la soppressione, di fatto, delle tre festività, 25 Aprile, 1 Maggio, 2 Giugno, storia e anima del nostro paese, della nostra democrazia, resta il ghetto in cui si confinano i disabili. Tra l'altro abbiamo anche noi l'impressione che i conti non tornino. Abbiamo fatto le nostre verifiche ed è proprio così". "Siamo un paese costretto all'instabilità e a restare nella palude- ha detto- perché il governo pensa solo a un piccolo serbatoio di voti fedeli". In merito ai rapporti con gli altri sindacati Camusso ha affermato che "c,è una preoccupante sottovalutazione da parte di Cisl e Uil - si indicano obiettivi futuri per non giudicare ciò che avviene adesso. Sbagliano a minimizzare i problemi per non disturbare il manovratore. Noi invece non ci rassegniamo, continuano le iniziative per cambiare la manovra". Per quanto riguarda il rapporto con Confindustria Camusso ha confermato che l'articolo 8 snatura l'accordo firmato fra le parti. "Siamo decisi a far rispettare quanto abbiamo sottoscritto, anche se del caso ricorrendo ad azioni giudiziarie". Il segretario generale della Cgil ha concluso sottolineando che malgrado le dichiarazioni di apertura al confronto, il governo "non ascolta nessuno perché "è troppo impegnato a mediare al suo interno", "Non è in grado di ascoltare nessuna voce, né dall'opposizione né dalle forze sociali -, pensa a sé stesso e non al futuro del paese". Le promesse che fa, in effetti vengono scaricate su chi governerà dopo di loro, perché oggi non sono attuabili". "Dopo la terza - ha concluso - c'è il timore di una quarta manovra".

Cento manifestazioni in tutto il Paese

Subito dopo ha preso la parola Enrico Panini. Lo sciopero è di otto ore in tutti settori. Per quanto riguarda i trasporti le modalità variano da città a città A Roma dove si svolgerà una manifestazione regionale, cento in tutto il paese, con la partecipazione di Susanna Camusso, lo sciopero sarà dalla ore 9 alle 17. Nel trasporto aereo s dalle ore 10 alle ore 18, nelle ferrovie dalle 9 alle 17. Tante sono le iniziative in preparazione di questa giornata di lotta che si stanno sviluppando n tutto il paese fino alla volantinaggio sulle spiagge. Sono stati affissi 500 mila manifesti, saranno diffusi 2 milioni di volantini. La petizione per "salvare" le tre festività laiche ha raggiunto più di 50 mila firme in pochi giorni. Il clima che avvertiamo - conclude Panini- ci fa dire che "sarà una grande e importante giornata di lotta, abbiamo sentito crescere la protesta, la rabbia e insieme la volontà di battersi per cambiare la manovra. Noi ce la mettiamo tutta".

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MANOVRA:SILP-CGIL,IN PIAZZA IL 6/9 PER LEGALITA'E SICUREZZA

Il Silp-Cgil sarà in piazza il 6 settembre in tutte le manifestazioni indette dalla Cgil in occasione dello sciopero generale. Lo annuncia il Segretario Generale del sindacato, Claudio Giardullo.
"Il governo taglia per l'ennesima volta le risorse per la sicurezza e la legalità - dice Giardullo - confermando che considera queste funzioni una spesa e non condizioni essenziali per la crescita del Paese e taglia i diritti degli operatori di polizia anzichè ridurre gli sprechi e contrastare l'illegalità diffusa". "Dunque, dal versante delle forze di polizia la manovra appare pericolosa dal punto di vista della sicurezza e iniqua dal punto di vista sociale", per questo il Silp sarà in piazza il 6 settembre.

E le altre organizzazioni sindacali delle forze di polizia assieme a tutti i Cocer delle  forze armate non hanno nulla da dire sulla manovra?

Sindacato Italiano Lavoratori di Polizia per la Cgil
Segreteria Nazionale

MANOVRA FINANZIARIA
PROSEGUONO LE PENALIZZAZIONI NEL PUBBLICO IMPIEGO E PER IL PERSONALE DEL COMPARTO SICUREZZA
IL SILP PER LA CGIL PARTECIPA ALLE MANIFESTAZIONI ORGANIZZATE DALLA CGIL IN OCCASIONE DELLO SCIOPERO DEL 6 SETTEMBRE 2011
La recente manovra finanziaria, approvata con il D.L. 13 agosto 2011 n. 138, attualmente all'esame del Parlamento, prosegue nell'azione di penalizzazione dell'intero settore del pubblico impiego e, conseguentemente, del comparto sicurezza.
In particolare la nuova manovra finanziaria:
  • riduce ulteriormente, per il biennio 2012-2013, le spese delle Amministrazioni centrali dello Stato. Riduzioni che si vanno ad aggiungere a quelle già apportate con la manovra finanziaria approvata lo scorso mese di luglio (D.L. 6 luglio 2011 n. 98, convertito in Legge 111/2011) e che incideranno notevolmente sul funzionamento degli apparati pubblici dello Stato. La norma non esclude il Comparto Sicurezza dalle riduzioni finanziarie, con conseguente penalizzazione sul funzionamento dei servizi e sulla gestione degli uffici e, quindi, con grave danno per la sicurezza dei cittadini;
  • differisce il pagamento, senza interessi, della tredicesima mensilità nel caso in cui le Amministrazioni non raggiungano gli obiettivi di risparmio fissati con il D.L. 98 del 6 luglio 2011. In tal caso, la norma introdotta nella recente manovra finanziaria (D.L. 13 agosto 2011, n. 138) penalizza i lavoratori delle Amministrazioni centrali dello Stato per le responsabilità dei vertici politici ed amministrativi;
  • ritarda il pagamento del T.F.S. (Trattamento di Fine Servizio) per tutti i lavoratori del pubblico impiego che usufruiscono della pensione di anzianità. Attualmente il T.F.S. (o Indennità di Buonuscita) viene pagato entro 6 mesi. Con la nuova norma il pagamento avverrà entro 24 mesi. Essendo il T.F.S. una forma di salario differito, la norma, quindi, incide sulle risorse che appartengono al personale, poiché accumulate durante gli anni di servizio;
  • sposta la ricorrenza delle festività civili (25 aprile, 1° maggio e 2 giugno) e le festività dei Santi Patroni nei giorni di venerdì o lunedì, nel caso in cui le stesse cadano in un giorno diverso, minando, in tal modo, l'identità del nostro paese;
  • mantiene il blocco dei contratti fino al 2014;
  • conferma l'anticipo al 2014 del prolungamento dell'anzianità di servizio in relazione all'incremento della speranza di vita accertato dall'ISTAT, che si va ad aggiungere al prolungamento di un anno (c.d. "finestra mobile") fissato con il D.L. 78/2010, convertito in Legge 122/2010.
Sono queste le ragioni per le quali il SILP aderisce alle manifestazioni territoriali organizzate dalla CGIL in occasione dello sciopero generale indetto per la giornata del 6 settembre p.v..

Roma 27 agosto 2011


 
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