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A Bologna il 16 gennaio scorso i DS hanno incontrato le R.M. e le Associazioni. Il resoconto della manifestazione. PDF Stampa E-mail

Gruppo DS-L’Ulivo della Camera dei Deputati

Gruppo DS-L’Ulivo del Senato della Repubblica

Gruppo Assembleare Uniti nell’Ulivo-DS della Regione Emilia-Romagna

DS – Unione regionale dell’Emilia-Romagna

LUNEDI’ 16 GENNAIO 2006

Ore 14.30, Hotel Europa (sala meeting) – via Boldrini 11 Bologna

“Il fattore umano nelle Forze Armate: le proposte dei Democratici di Sinistra per la riforma della rappresentanza militareâ€

INCONTRO DEI PARLAMENTARI E DEI CONSIGLIERI REGIONALI DS CON LE RAPPRESENTANZE E LE ASSOCIAZIONI MILITARI

· Presiede, Roberto Montanari (Segretario regionale DS Emilia-Romagna)

· Presentazione dell’iniziativa, On. Alfiero Grandi

Seguiranno gli interventi di parlamentari, consiglieri regionali e amministratori locali, associazioni militari e – a titolo personale – di rappresentanze militari.

· Concluderà l’incontro, On. Marco Minniti (Capogruppo DS nella Commissione Difesa della Camera dei Deputati)

Hanno assicurato la loro presenza:

Daniele Manca (Capogruppo Uniti nell’Ulivo-Ds dell’Assemblea regionale dell’Emilia-Romagna); i parlamentari Ds dell’Emilia-Romagna (on. Gabriele Albonetti, on. Valter Bielli, on. Carmen Motta, on. Katia Zanotti, sen. Daria Bonfietti, sen. Walter Vitali); i consiglieri regionali (Gabriella Ercolini, Miro Fiammenghi, Laura Salsi)

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I Democratici di Sinistra nell’incontro di Bologna del 16 gennaio 2006:
“Ci impegniamo a completare le riforme avviate nel 2001 puntando l'attenzione verso il personale dei gradi medio bassi; intendiamo realizzare un riordino complessivo e condiviso assieme ad una riforma democratica della Rappresentanza con il definitivo riconoscimento della libertà di associazione per i militari.â€

Si e tenuto ieri a Bologna, presso l’ Hotel Europa, il convegno organizzato dai rappresentanti del partito dei Democratici di Sinistra della Regione Emilia Romagna che, insieme ai parlamentari locali, hanno incontrato le Rappresentanze Militari e le Associazioni del settore.

Nella sala congressi, interamente occupata da militari e simpatizzanti giunti da varie parti d’Italia, la discussione è stata introdotta dall’onorevole Alfiero GRANDI, che in quanto attento osservatore delle vicende militari, è da sempre da sempre vicino alle Associazioni.

Sono poi intervenuti Carlo GERMI, segretario generale di FICIESSE, e Vincenzo FRALLICCIARDI presidente di AMID, nonché molti dei presenti. Particolarmente significativi sono stati gli interventi di Giovanni GRANDU del Silp, Giuseppe FORTUNA, Roberto BATTAGLIA della Cgil, Maurizio DORI nonché gli onorevoli Valter BIELLI e di Daniele MANCA.

Tutti hanno sottolineato la necessità di aumentare gli spazi di democrazia all’interno degli apparati militari attraverso una maggiore partecipazione del personale e dei loro rappresentanti consentendo una migliore fruizione dei diritti e delle tutele.

L’auspicio è stato che la nuova legislatura possa farsi carico delle questioni rimaste insolute con provvedimenti legislativi che siano soddisfacenti per tutte le parti in campo. Le questioni più delicate affrontate sono state:

  • una riforma della rappresentanza che introduca veri strumenti di tutela che consentano l’allargamento della democrazia partecipata;
  • una riforma dei codici militari che disciplini le missioni di pace all’estero senza mortificare la vita del militare;
  • una libertà di associazione da intendersi come risorsa e non come fastidio;
  • una semplificazione della vita quotidiana, comprendendo in ciò, adeguati stipendi, alloggi di servizio, e possibilità, quando possibile, di svolgere la propria attività vicino alla famiglia.

Particolarmente significativo è stato l’intervento conclusivo dell’onorevole Marco MINNITI che, nella sua qualità di capogruppo alla Commissione Difesa della Camera dei Deputati, ha l’autorevolezza per assumere impegni a nome dei Democratici di Sinistra.

In sintesi Minniti ha espresso posizioni e sostenuto tesi da noi fortemente condivise e, ciò che più conta, ha impegnato il partito dei Democratici di Sinistra dicendosi disponibile a far sì che tali proposte siano condivise da tutti i partiti dell’Unione.

In particolare egli ha affrontato le problematiche relative:

  • al Riordino delle Carriere che non avrebbe dovuto essere proposto a fine legislatura e senza stanziamenti
  • alla Legislazione di norme senza copertura finanziaria che l’attuale maggioranza propone per finalità puramente elettoralistiche
  • alla necessità di approvare provvedimenti organici e complessivi quale naturale completamento delle riforme realizzate nel 2001.
  • ad un maggior coinvolgimento degli organismi della Rappresentanza e delle Associazioni del personale al fine di ricercare le soluzioni più condivise possibili;
  • alla necessità di procedere ad una riforma della giustizia militare e dei codici penali militari, pensati negli anni della seconda guerra mondiale, considerando gli attuali scenari di impiego nelle missioni internazionali;
  • al dovere di dover garantire condizioni di lavoro dignitose per tutti gli appartenenti alle Forze Armate e Forze di Polizia;
  • all'approvazione di una riforma della Rappresentanza realmente democratica e caratterizzata da:
  • criteri di rieleggibilità;
  • l'elezione del presidente;
  • chiara definizione delle funzioni di contrattazione da cui devono essere esclusi gli Stati Maggiori;
  • pieni diritti per i delegati finalizzati all'affermazione delle tutele individuali e collettive.
  • In generale, al fine di risolvere tutte le problematiche rimaste in sospeso, egli ha auspicato di tendere al massimo l’arco della Rappresentanza puntando verso una autentica tutela di tipo sindacale.

    Per conseguire questi obiettivi si è detto convinto della necessità di garantire la libertà di associazione, affinché le Associazioni e la Rappresentanza divengano un insieme strettamente correlato tale da essere considerato una vera e propria risorsa democratica e non una minaccia per le istituzioni.

    Minniti ha concluso affermando che i Democratici di Sinistra intendono mantenere una linea di condotta coerente con gli impegni assunti.

    "Qualora vincessimo le prossime elezioni - ha detto - non vogliamo fare ciò che ha fatto la Destra creando grosse attese in campagna elettorale e facendo della sicurezza il cuore delle politiche di governo, salvo poi fallire clamorosamente disattendendo tutte le promesse. Infatti aveva promesso più uomini, più mezzi e più soldi ed invece sono stati realizzati tagli del 20% alle spese di funzionamento raggiungendo livelli mai toccati in passato. L’attuale livello di spesa per la difesa è sceso sotto lo 0,9 del PIL e costituisce il più basso livello mai raggiunto, il più basso in Europa. Di fatto sono state finanziate soltanto le missioni all’estero. Per fortuna è stata bloccata la riforma della Rappresentanza Militare, che avrebbe costituito una vera e propria controriforma; una battaglia durissima, vinta grazie anche ai COCER, che si sono mostrati sensibili e sono riusciti per la prima volta ad esprimere un parere unanime."

     
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