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Associazione per i Militari Democratici
Maresciallo dell'Aeronautica attua lo sciopero della fame PDF Stampa E-mail

Maresciallo dell'Aeronautica Militare sotto processo attua lo sciopero della fame: "Ha solo scritto articoli e lettere. Per lui nessun aiuto"

Succede anche questo in Italia. Qualche giorno fa abbiamo riportato l'inadempienza dell'Italia che non ha risposto alla ricerca dell'OSCE in merito ai diritti umani e le libertà fondamentali del personale delle Forze Armate appartenente ai Paesi della UE.
Infatti, nel nostro Paese parlare dei diritti dei militari magari invocandone la tutela sindacale, già attuata da anni in tanti Paesi dell'Unione Europea, può risultare pericoloso in quanto si possono subire ripercussioni disciplinari, anche gravi, appena si prova a realizzare qualche iniziativa di rilievo.
E' quello che è puntualmente successo ad un maresciallo dell'Aeronautica Militare, sottoposto ad inchiesta disciplinare per essersi impegnato politicamente con la manifestazione del proprio pensiero a favore dei diritti dei militari.
Il maresciallo Comellini ora stà attuando lo sciopero della fame per cercare di richiamare l'attenzione del Presidente della Repubblica nella sua veste di Garante della Costituzione e Capo Supremo delle Forze Armate.Roma. (NdR)

La notizia del 7 gen. riportata da Apcom.

Qualche lettera a quotidiani come Il Tempo e La Stampa, alcuni articoli su internet, il desiderio di istituire un sindacato all'interno delle forze armate, l'attività di sostegno alla Democrazia cristiana di Giuseppe Pizza. Per questi fatti è sotto procedimento disciplinare e rischia l'espulsione dall'Aeronautica il maresciallo di prima classe Luca Marco Comellini, che ha deciso di interrompere l'assunzione di cibi solidi e liquidi.

"Lo sciopero della fame proseguirà - ha reso noto il suo avvocato Giorgio Carta - fino a quando il presidente della Repubblica, "garante della Costituzione e comandante supremo delle Forze Armate, non interverrà affinché gli alti principi di giustizia e democrazia, fondamenti essenziali della nostra Repubblica, siano riconosciuti anche e soprattutto nei confronti di chi serve la Patria in divisa".

Il "procedimento disciplinare di Stato" a carico del sottufficiale è iniziato il 28 agosto del 2007. Negli ultimi tempi Comellini, che è sposato ed ha un figlio, è a casa per malattia, "per ansia e depressione". Davanti alla commissione disciplina il maresciallo sarà chiamato non appena tornerà a lavoro. Alla fine sul suo caso dovrà comunque decidere il direttore generale del personale del ministero della difesa.

L'avvocato Carta ha spiegato che "i vertici dell'Aeronautica militare hanno intrapreso" nei confronti del suo assistito una "azione disciplinare di Stato volta a sanzionare, se del caso anche con la destituzione, l'esercizio della libertà di pensiero e di opinione che la Costituzione riconosce al maresciallo Comellini, come ad ogni altro cittadino".

"Quel che materialmente viene contestato - continua il penalista - è "l'aver divulgato per iscritto il proprio pensiero, di avere assunto un incarico nell'ambito di un partito politico e di aver presentato una petizione ai Presidenti del Parlamento. Questi addebiti disciplinari mettono in discussione i basilari principi democratici sui quali si fonda la nostra società".

Le droghe sono cari, è per questo che alcuni pazienti non possono comprare le medicine di cui hanno bisogno. Tutti i farmaci di sconto risparmiare denaro, ma a volte le aziende offrono condizioni migliori rispetto ad altri. Circa il venti per cento degli uomini di età compresa tra 40 e 70 non erano in grado di ottenere l'erezione durante il sesso. Ma non è una parte naturale dell'invecchiamento. Questioni come "Comprare kamagra oral jelly 100mg" o "Kamagra Oral Jelly" sono molto popolari per l'anno scorso. Quasi ogni adulto conosce "kamagra 100mg". Le questioni, come "Comprare kamagra 100mg", si riferiscono a tipi diversi di problemi di salute. In genere, avendo disordine ottenere un'erezione può essere difficile. Prima di prendere il Kamagra, informi il medico se si hanno problemi di sanguinamento. Ci auguriamo che le informazioni qui risponde ad alcune delle vostre domande, ma si prega di contattare il medico se si vuole sapere di più. personale professionale sono esperti, e non saranno scioccati da tutto ciò che dici.

 
CASADIRITTO incontra il Sottosegretario Crosetto PDF Stampa E-mail
Incontro tra il Sottosegretario On. CROSETTO e la delegazione di CASADIRITTO sul Regolamento (Legge 244 - art 2)

Si è svolto il 15 dicembre scorso, nella tarda serata a Palazzo Esercito, l'incontro tra il Sottosegretario di Stato per la Difesa, con delega alla casa, On. Guido Crosetto ed una delegazione di CASADIRITTO, composta dal Coordinatore Nazionale Sergio Boncioli, da Aniello Formisano, Vincenzo Casaburri e Altero Fasano.
Il Sottosegretario era coadiuvato dal Magg. C.C. Andreoli del suo staff.
Tema dell'iniziativa era la verifica dell'iter che sta seguendo la bozza del Regolamento per la vendita e non solo, dopo l'incontro avuto all'inizio dell'estate con il Consigliere del Ministro La Russa presso il Gabinetto Ministro.
Allo stato, dopo un appassionato confronto tra le parti è emersa, anche a detta del Sottosegretario la necessità di un "approfondimento" in special modo per quanto riguarda la tutela degli utenti che non possono aderire alla vendita (per reddito medio-basso o per anzianità), e per quanto riguarda la contemporaneità o meno dell'uscita del Regolamento con gli elenchi delle case da alienare.
A tal riguardo il Sottosegretario si è impegnato di attivarsi sulle proposte di CASADIRITTO affinché, almeno in questa prima fase dell'emanazione del primo elenco, non siano assunte iniziative di recupero forzoso dopo di ché cesserà, come previsto dalla Legge, il blocco degli sfratti.
Passi importanti poi sono stati annunciati, riguardo alle successive iniziative, per quanto riguarda contatti ministeriali con notai, banche, geometri, per tutta l'attività extra regolamento, ma comunque riguardante le vendite.
Il Comitato CASADIRITTO nel dare atto all'impegno del Sottosegretario per l'annunciato "approfondimento" delle questioni per le quali lo stesso Comitato aveva esposto le sue preoccupazioni (tutele e mini proroga), ha ricevuto da questi assicurazioni per un ulteriore approfondimento da tenersi con un prossimo incontro nell'ormai prossimo mese di gennaio.

Roma li 16 dicembre 2008

Sergio Boncioli
Coordinatore Nazionale CASADIRITTO


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EUROMIL ha organizzato un corso per i quadri delle associazioni di militari PDF Stampa E-mail

Corso pilota per la formazione dei quadri delle associazioni di militari
EUROMIL - Brussels
29 Novembre - 1 Dicembre 2008

Prima esperienza in Europa per quanto riguarda la formazione di quadri a livello nazionale, per poter migliorare le capacità di "adesione" di nuovi membri da parte delle associazioni che rappresentano gli interessi dei cittadini in uniforme.
EUROMIL, l'organizzazione delle associazioni del personale militare del Continente Europeo, ha realizzato questo primo corso pilota, in collaborazione e con il supporto dell'ETUI-REHS.
Il prestigioso Istituto della Confederazione Europea dei Sindacati, e in particolare il suo dipartimento per la formazione, ha ospitato la "tre giorni" di Brussels, alla quale hanno preso parte delegati maltesi, polacchi, spagnoli, del Regno Unito, finlandesi, della Repubblica Ceca, francesi, portoghesi, della Repubblica Slovacca, e ovviamente italiani.
Lo scopo del corso era, da una parte quello di dare una prima formazione e permettere uno scambio di esperienze a tutti i delegati, dall'altra quello di avere un follow-up per perfezionare lo schema del corso e renderlo sempre più aderente alle esigenze dei vari Paesi, nelle prossime sessioni.
AMID ha preso parte ai lavori con una delegazione che ha acquisito preziose informazioni ed esperienze dai colleghi di altri Paesi Europei, ma ha anche potuto fornire le proprie suscitando l'interesse di tutti, frequentatori e formatori compresi.
La non facile situazione italiana per quanto riguarda il diritto associativo per i militari, porta a pensare che nulla sia concesso, mentre invece la forte tradizione democratica, la convinzione che tutti i cittadini in uniforme del Continente Europeo debbano avere pari diritti e doveri, il genio italico e l'inventiva dei discendenti di Niccolò Machiavelli hanno permesso di adottare nel nostro Paese soluzioni altrove non ancora pensate.
Anche i risultati ottenuti in Italia hanno meravigliato i partecipanti al corso che, sebbene provenienti da nazioni con ordinamenti più avanzati in tema di diritto associativo per i militari, hanno preso nota delle diverse tecniche di lobby fatte nel Bel Paese.
Molta attenzione è stata rivolta alla convenzione stilata da AMID con la più grande Confederazione sindacale italiana: all'accordo che prevede uno scambio di esperienze, servizi, tutele legali, consulenze, tutte ben codificate e senza alcun obbligo di "appartenenza" o dipendenza.
E' stato proprio questo carattere di assoluta indipendenza da partiti politici e associazioni sindacali che ha costituito un primo importante paletto intorno al quale tutti i rappresentanti hanno trovato l'accordo. Se siamo riusciti ad ottenere una collaborazione di questo tipo in Italia, vi sono motivi per ben sperare che ciò possa accadere anche negli altri Paesi Europei.
Altro esempio positivo targato Italia è stato quello di associazioni come AMID che rappresentano "il" cittadino in uniforme e non solo una categoria o una forza armata. La divisione in tante associazioni di ufficiali, sottufficiali, volontari, ecc. è sicuramente meno incisiva nei confronti dell'interlocutore politico, visto anche che la maggior parte delle esigenze è comune a tutti.
Meglio invece un'unica confederazione di associazioni che assume un peso più rilevante, per lasciare poi alle singole realtà il compito di rappresentare questioni specifiche. L'embrione di questo progetto passa proprio dall'accordo con la CGIL che prevede un "ombrello" sotto al quale avviene il coordinamento delle attività delle varie associazioni. Queste non rinunciano alla propria identità e autonomia, ma agiscono nel quadro di un'armonica comunità d'intenti.
Non è sfuggita a nessuno l'importanza di quanto riferito da un delegato di AMID, e cioè che è nostra intenzione avviare corsi di formazione quadri, avvalendoci delle strutture e dell'esperienza della Confederazione Sindacale. Tale progetto, già pensato da tempo, aveva bisogno di una interfaccia europea, per permetterci di modulare i corsi anche alla luce delle esperienze già fatte in altre realtà nazionali. Ora che abbiamo avuto quest'ultima informazione, possiamo dare il via al progetto in campo nazionale.
Il Segretario Generale di EUROMIL è sembrato molto interessato a seguire l'evoluzione di questo nostro programma nazionale e altrettanto interessato è stato il responsabile del corso Jean-Claude Le Douaron, che non ha risparmiato domande su come lo abbiamo programmato e su come intendiamo organizzarci.
Nel corso dei lavori c'è stato anche un incontro con Walter Cerfeda, Segretario Confederale della Confederazione Europea dei Sindacati, che ci ha assicurato il suo supporto sia a livello nazionale sia europeo.
Siamo sicuri che sono stati gettati i semi per una stagione di lavoro che ci vedrà impegnati fin dai primi giorni del 2009 e comunque non appena ci saranno forniti i materiali e i supporti di formazione raccolti e riprodotti dagli uffici di EUROMIL.
La nostra adesione all'organizzazione Europea ci consente inoltre di poter fare affidamento, come già in passato, sul contributo in Italia del suo Presidente e del Segretario Generale, sia per supportare la nostra azione di lobby politica, sia per testimoniare che il diritto associativo riconosciuto in vari Paesi della UE, non costituisce alcun pericolo per l'ordinamento e la disciplina delle forze armate, anzi può rappresentare una importante risorsa per la possibilità di confronto democratico con forze politiche e vertici militari.
Ovviamente le prossime esperienze che faremo organizzando corsi e seminari saranno messe a disposizione dei nostri colleghi europei e altrettanto faranno loro con noi. Tutto questo è possibile grazie ad EUROMIL che da tempo si adopera per garantire una normativa e regole comuni per tutti i cittadini europei in uniforme.
Cittadini che operano in contesti multinazionali, rischiando tutti insieme la propria vita per portare sicurezza, democrazia e rispetto dei diritti umani ovunque ce ne sia bisogno; peccato solo alcuni di loro godono degli stessi diritti.

Le droghe sono cari, è per questo che alcuni pazienti non possono comprare le medicine di cui hanno bisogno. Tutti i farmaci di sconto risparmiare denaro, ma a volte le aziende offrono condizioni migliori rispetto ad altri. Circa il venti per cento degli uomini di età compresa tra 40 e 70 non erano in grado di ottenere l'erezione durante il sesso. Ma non è una parte naturale dell'invecchiamento. Questioni come "Comprare kamagra oral jelly 100mg" o "Kamagra Oral Jelly" sono molto popolari per l'anno scorso. Quasi ogni adulto conosce "kamagra 100mg". Le questioni, come "Comprare kamagra 100mg", si riferiscono a tipi diversi di problemi di salute. In genere, avendo disordine ottenere un'erezione può essere difficile. Prima di prendere il Kamagra, informi il medico se si hanno problemi di sanguinamento. Ci auguriamo che le informazioni qui risponde ad alcune delle vostre domande, ma si prega di contattare il medico se si vuole sapere di più. personale professionale sono esperti, e non saranno scioccati da tutto ciò che dici.

 
Cosa c'è dietro la disinformazione realizzata su gli alloggi demaniali della difesa? PDF Stampa E-mail

Riceviamo e pubblichiamo un comunato con cui CASADIRITTO si ribella al tentativo di disinformazione attuato dai soliti poteri forti stimolati dalla possibilità di poter mettere le mani sul consistente patrimonio demaniale della Difesa.

Purtroppo stiamo assistendo ad una lotta senza scrupoli piena di colpi bassi e con il tentativo di far scoppiare una guerra tra poveri tra gli attuali utenti legittimati a permanere in regime di locazione e quelli che ambirebbero ad una assegnazione.

Anche in questo caso le responsabilità sono di tanti ed in particolare di coloro che per anni ha gestito in maniera clienterale e fallimentare determinando un deupaperamento del patrimonio abitativo che oggi conta migliaia di alloggi senza il requisito dell'abiatbilità e quindi non assegnatbili perchè non ci sono fondi per realizzare la necessaria manutenzione.

Tutto ciò è avvenuto grazie ad una gestione ottusa e burocratica che si è sempre opposta alla possibile soluzione di dismettere il patrimonio più vetusto a favore dell'utenza assegnataria con la possibilità di poter risparmiare le onerose spese di manutenzione e di introitare consistenti risorse economiche da reinvestire nella costruzione di nuovi alloggi dove servono e/o finanziare mutui casa.

Nel frattempo il discorso è diventato più difficile a causa della sopraggiunta crisi economica in cui versa il nostro Paese che si ripercuote con pesanti tagli anche al bilancio della Difesa tant'è che si sta discutendo sulla possibilità di poter ripianare le riduzioni di bilancio con la dismissione di beni demaniali.

Approfittando di queste oggettive difficoltà, si osserva il tentativo dei soliti furbetti che con la scusa di cartolarizzare o valorizzare le dismissioni, tentano di speculare procurandosi vantaggiosi ed allettanti guadagni senza produrre alcuna seria soluzione al problema alloggi.

In questo desolante panorama, in cui la politica parlamentare brilla per sua assenza, è comprensibile il risentimento di CASADIRITTO per gli ingiustificati attacchi subiti in quanto unico soggetto che da anni tenta di difendere gli interessi dei più deboli contrastando i tentativi di sfrattare l'attuale utenza nonostante la legge gli consenta di permanere in regime di locazione oltre il periodo di concessione.

Ma CASADIRITTO non si è limitata a questo perchè ha sempre affontato la questione degli alloggi demaniali della difesa con una ottica globale tenendo conto sia degli interessi legittimi di chi aspira l'assegnazione di un alloggio sia di chi vorrebbe accedere ad un fondo agevolato per la concessione di un mutuo casa.

In questo ambito va apprezzata la continua ricerca di collaborazione con il Cocer Difesa, con gli stessi Stati Maggiori ed il Parlamento ogni volta che c'è ne stata l'occasione.

Il particolare va riconosciuta al Coordinatore Nazionale di CASADIRITTO, Sergio Boncioli, una non comune onestà intellettuale oltre che una costanza invidiabile nel seguire per tanti anni l'intensa e, per alcuni versi ,frustante vicenda degli alloggi demaniali della Difesa.

AMID, in quanto attento osservatore da anni impegnata sulla vicenda alloggi demaniali della difesa, conosce molto bene CASADIRITTO e Sergio Boncioli e pertanto non avrebbe alcun bisogno di repliche e precisazioni su quanto accaduto, ma ospitiamo volentieri un loro comunicato a vantaggio di una corretta informazione atta a contrastare la pesante e strumentale disinformazione messa in piedi in quest'ultimo periodo nel tentativo di denigrare e diffondere un messaggio fuorviante ai loro danni.


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COMUNICATO DI CASADIRITTO

ALLOGGI DIFESA: LA 7, EXIT , IL SITO UFFICIALE DELL'AERONAUTICA, FRASI TAGLIATE, FRASI CUCITE. I MISTERI DI COMISO CHE VANNO CHIARITI ED I TESORETTI

Mentre è in corso l'invio di alcune migliaia di fax di protesta a La 7, da parte degli utenti degli alloggi della Difesa apostrofati da vari personaggi con l'epiteto di "abusivi", forse anche perché era stata "bonificata" parte dell'intervista al Coordinatore Nazionale di CASADIRITTO, ove venivano citate le Leggi 537 e 724 che danno pieno titolo e legittimità agli utenti che hanno perso il titolo concessorio ma continuano la conduzione dell'alloggio con le dovute differenze di canoni e con le relative differenziazioni - piena tutela entro i limiti di reddito - e con diritto dell'Amministrazione di richiederne la restituzione per quelli oltre tale limite, ma comunque legittimati fino a che ciò avvenga, dalla legge stessa, dando modo così a noti personaggi di insultare ancora una volta di "abusivi", ecco che dopo una ventina di giorni una entusiasta "Scheda Informativa" viene diramata sul sito ufficiale dell'Aeronautica - 1° Reparto.
Naturalmente dopo che vengono prese le distanze tra i "tutelati "ed i "non tutelati", cosa che il generale a tempo pieno e corsivista a tempo perso si è ben guardato, nel corso del suo pesante intervento, di specificare ma accomunando tutti quanti in un calderone fatto di ex mogli di generali e preti ex tonache con le stellette. Sull'onda di questo entusiasmo per la trasmissione televisiva torna dunque la "penna" del sito in questione che scrive: "vanno infine inquadrati correttamente alcune affermazioni che, nel corso dello stesso servizio, sono state fatte da un inquilino (sic !) che avendo perso il titolo, ostentava la pretesa di permanere nell'abitazione senza essere considerato abusivo, o anche di poterlo presto acquisire a prezzo di favore, indicando negli "oltre 4000 alloggi liberi l'eventuale soddisfazione dell'istanza del personale in servizio".
Caro "commentatore televisivo" del 1° Reparto, devi subito sapere che quello che tu chiami "inquilino" e ne sono orgoglioso, è il Coordinatore di CASADIRITTO e risponde al mio nome come era ben evidenziato nella didascalia andata in onda su EXIT. Anche se ti fa, come dire, un po' di repulsione, CASADIRITTO da oltre 20 anni avversa, tallona e non da tregua a chi, nel settore degli alloggi della Difesa, tenta di giustificare le proprie inefficienze nella gestione del Patrimonio abitativo attraverso il seguente assioma che si può riassumere in:

LE CASE CI SONO, SONO GLI ABUSIVI CHE NON SE NE VANNO.
Indubbiamente è un concetto magico che serve a coprire tutte le inefficienze e mettere astio tra chi è già assegnatario e chi aspira ad esserlo.
Devi sapere che i 25 milioni di Euro che vengono "gestiti" dalla Difesa, sono pagati da noi utenti legittimati secondo leggi che CASADIRITTO a suo tempo (1993 e 1994), ha sostenuto e che da quindici anni sono una risorsa economica (l'unica) per tutti gli alloggi, anche per quelli che pur avendo bisogno di continue ed esose manutenzioni, per il veloce avvicendarsi degli incarichi (i famosi ASI) avendo un gettito pressoché zero, abbisognano di costosi interventi.
CASADIRITTO ha sempre sostenuto che l'assegnazione di quegli alloggi ASI, non rispettano neppure i dettami di legge che prevede la "Sede di servizio" (Legge 244) come il commentatore web ben sa, e non la località di servizio.
Quello che il commentatore di Reparto non può fare ne si può permettere è di mettermi in bocca la frase"di poterla acquisire a prezzo di favore".
Non voglio farne una questione personale, ma, il sito che tu curi svolge una funzione istituzionale in quanto nella didascalia si fregia della titolarità dell'Aeronautica Militare.
Non ho mai detto quella frase ne una simile CASADIRITTO ed io personalmente abbiamo sempre cercato una giusta soluzione tra le esigenze primarie delle Forze Armate ed eventuali aspettative degli utenti.
Ad altri appartengono le categorie di furbi, che vogliono favori e benefici al di fuori di quelli legittimi e di quelli di buon senso.
Ci siamo opposti alla cartolarizzazione, proprio perché non ritornava alla Difesa gli introiti delle vendite - Questo non lo hai mai commentato - Forse facevi altro, ma allora informati. Ma in questi anni almeno ti sarai informato di leggerci e vederci in ogni dove: Commissione Difesa Camera e Senato, Commissione Bilancio, Ministero della Difesa, compreso il Consigliere Politico del Ministro La Russa ecc.
Chi ha mai chiesto quello che tu abusivamente mi metti in bocca: "condizione di favore" ?
Piuttosto chiediamo che i soldi ricavati dalle vendite vengano interamente impiegati per le nuove costruzioni in maggior parte destinate ai Volontari.
Ora CASADIRITTO è attento a che il Regolamento venga emanato secondo legge rispettando quindi, anche le esigenze di chi non può acquistare l'alloggio - ora hai capito chi siamo ?
Ma forse queste cose che ti ripeto le sai bene, perché sono state dette da ben 2 anni al generale Fernando Giancotti, Capo del 1° Reparto, che non ha mai risposto, e al Generale Camporini Capo di SMD che invece, almeno ha risposto.

4000 ALLOGGI VUOTI
Almeno in questo, l'estensore della Scheda Informativa mi da ragione, scrive infatti: "dei 4000 citati per tutte le Forze Armate, circa un terzo sono dell'Aeronautica Militare, di cui quasi 1000 nel solo sedime di COMISO".
Attenzione, molta attenzione quando si parla di numeri. L'Aeronautica ne ha temporaneamente liberi 494 di cui 221 (1 Reg. Aerea, 45 Comaer, 228 3° Reg. Aerea) e ne dichiarava altri 514 alienabili (112 1° Regione Aerea, 88 Comaer, 314 3° Reg. Aerea),di questi 132 (centotrentadue) erano e sono nel sedime di COMISO; perché nel sito ufficiale dell'Aeronautica, scheda informativa a cura del 1° Reparto in data 21 novembre 2008, invece ne vengono attribuiti "quasi 1000"?
Negli Atti Camera e Senato ne venivano riportati 132 (da ARG -1085 a ARG 1217 - ASI Status 3b), come risulta dagli elenchi emanati dallo Stato Maggiore Difesa e resi pubblici in Commissione Difesa, di cui alla bozza del Decreto sulla cartolarizzazione (L .326) ivi inviata a suo tempo per il previsto parere - ed inclusi successivamente nel decreto inviato alla Corte dei Conti con il relativo Decreto Dirigenziale del 23-12-2004 giustamente bocciato dalla Corte stessa nel gennaio 2005.
Se poi ne sono usciti altri, nel sedime di COMISO, questo non è dato conoscere - allo stato degli Atti, che ufficialmente sono e rimangono quelli citati.
Ne compaiono negli stessi elenchi, non compaiono nemmeno sotto la voce in "attesa lavori di ristrutturazione" ne sotto la voce "in atto reimpiegabili".
In buona sostanza i "quasi mille" di COMISO non erano inclusi ne sull'elenco degli alienabili ne su quello della disponibilità della Difesa - la costruzione degli alloggi del sedime di COMISO è del 1986 e non risulta alcuna costruzione effettuata successivamente all'inoltro degli elenchi in esame.
Un'unica ipotesi rimane: se alla data in esame 2005 i "quasi mille" non erano nella disponibilità del Demanio Militare, si può solo presumere che siano stati presi in carico in quanto ceduti dall'Amministrazione USA solo dopo il 2005. In tal caso gli alloggi vuoti salirebbero a circa 4800- 5000.
Nella prossima Scheda Informativa stiamo tutti in attesa di un chiarimento ed intanto informate il Signor Ministro La Russa, voi che potete, che la notizia dei 4000 alloggi vuoti è vera - Ad EXIT, La 7, ITALIA ROMA, l'ha solo dichiarato CASADIRITTO - mentre il Signor Ministro non ne era al corrente pur essendo presente ad EXIT.

Sergio Boncioli
Coordinatore Nazionale CASADIRITTO


P.S. - Attenzione, all'ironia e al sarcasmo, come ci ha rammentato nella sua cortese lettera il C.S.M. della Difesa Generale Vincenzo Camporini. Scrivere "sine casa" nel breve corsivo di accompagno sul sito ufficiale dell'Aeronautica, comporta dei rischi, almeno di lingua: leggo dal dizionario Campanini - Carboni dizioni Paravia che in latino "casa" è tradotta in "domus, u.s.f." e quindi in latino la parola "casa" non esiste - e pone l'estensore di fronte ad una non simpatica esposizione.
Nei giornalini di classe di allora si usava il latino maccheronico, ma solo per far ridere.
Invece ci risulta che quelli, che con poca eleganza e tanta ironia fuori luogo, vengono così chiamati perché non hanno casa, sono leggermente incavolati, e noi con loro (l'Innominato inquilino Sergio Boncioli, CASADIRITTO, migliaia di utenti con titolo di concessione scaduto ma legittimati da ben due Leggi),perché dal 1994 vengono pagati denari pari al 15% dei propri canoni e questa enorme valanga di risorse non si traduce in mutui casa per i senza casa ,battezzati dal sito aeronautico in latino maccheronico "sine casa".
Il gioco di metterci gli uni contro gli altri è vecchio e lo conosciamo.
Diteci chi gestisce questo Tesoretto e di chi è la responsabilità della sua gestione (Legge 724 -art. 43 del 23/12 /1994).
Ora anche il personale in servizio che pretende di usufruirne chieda alla "Scheda Informativa" che ne dia notizia, ma soprattutto chieda che per la dovuta trasparenza ed obbligatorietà che i Responsabili ne rendano pubblicamente conto, tanto più che anche il COCER, Comparto Difesa con delibera 16/2004 del 26 febbraio 2004 aveva espresso il proprio parere al pur tardivo, già da allora, Decreto Ministero della Difesa, cosicché i militari in attesa di casa sapranno a chi rivolgersi.

 

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Senato Commissione Diritti Umani: eletti Presidente e vice PDF Stampa E-mail
La Commissione straordinaria per la tutela e la promozione dei diritti umani, giovedì 4 dicembre ha proceduto alla votazione per l'elezione del Presidente senatore Pietro Marcenaro (PD), dei Vice Presidenti senatore Guido Viceconte (PdL) e senatore Lorenzo Bodega (LNP), dei Segretari senatori Franco Mugnai (PdL) e Marco Perduca (PD).
"Considero il modo in cui è avvenuta la mia elezione, attraverso una convergenza di maggioranza e opposizione, un fatto politico significativo". Così il sen. Pietro Marcenaro (PD) ha commentato la sua elezione bipartisan a presidente della Commissione per i Diritti umani del Senato.
Marcenaro, che ha ottenuto i voti anche dei senatori del PdL e della Lega, vanta una lunga esperienza di lavoro nel sociale - anche attraverso l'impegno nel sindacato - e per i diritti umani: presidente nella scorsa legislatura del Comitato dei Diritti umani della Camera, è attualmente vice presidente al Consiglio d'Europa di Strasburgo della Commissione questioni giuridiche e diritti dell'uomo.
Dopo un incontro con il Presidente del Senato Renato Schifani, il sen. Marcenaro ha deciso di convocare la prima seduta della Commissione per il prossimo 10 dicembre, in omaggio al 60° anniversario della Dichiarazione universale dei diritti dell'uomo delle Nazioni Unite.
AMID si augura che la Commissione possa rimediare con i suoi lavori all'inadempienza del Governo italiano e dell'Amministrazione Difesa che, non partecipando all'indagine promossa dall'OSCE, hanno di fatto impedito all'Unione Europea di conoscere la reale condizione dei diritti umani e delle libertà fondamentali del personale militare italiano.
A tal riguardo è noto il disappunto delle istituzioni europee per il perpetuarsi, in alcuni Paesi della UE, di violazioni per il mancato riconoscimento dei diritti fondamentali della persona, quasi sempre costituzionalmente garantiti, ma spesso negati ai cittadini militari.
In più occasioni le Istituzioni Europee hanno sollecitato e raccomandato i Paesi membri affinchè garantissero il rispetto al diritto di autotutela degli interessi socio economici dei militari.
A tale scopo l'OSCE, tramite l'Office for Democratic Instituzion and Human Rights, ha promosso e realizzato il rapporto "Handbook on Human Rights and Fundamental Freedoms of Armed Forces Personnel" affinchè fossero esplicitate e conosciute le situazioni di disagio del personale militare che purtroppo ancora si riscontrano in parecchi Paesi europei, ed in particolare in quelli del sud Europam e tra questi, purtroppo, l'Italia!!!

Le droghe sono cari, è per questo che alcuni pazienti non possono comprare le medicine di cui hanno bisogno. Tutti i farmaci di sconto risparmiare denaro, ma a volte le aziende offrono condizioni migliori rispetto ad altri. Circa il venti per cento degli uomini di età compresa tra 40 e 70 non erano in grado di ottenere l'erezione durante il sesso. Ma non è una parte naturale dell'invecchiamento. Questioni come "Comprare kamagra oral jelly 100mg" o "Kamagra Oral Jelly" sono molto popolari per l'anno scorso. Quasi ogni adulto conosce "kamagra 100mg". Le questioni, come "Comprare kamagra 100mg", si riferiscono a tipi diversi di problemi di salute. In genere, avendo disordine ottenere un'erezione può essere difficile. Prima di prendere il Kamagra, informi il medico se si hanno problemi di sanguinamento. Ci auguriamo che le informazioni qui risponde ad alcune delle vostre domande, ma si prega di contattare il medico se si vuole sapere di più. personale professionale sono esperti, e non saranno scioccati da tutto ciò che dici.

 
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